sabato 24 agosto 2019

Se smetti di tormentarti ritrovi la gioia di vivere - Dott. Raffaele Morelli

I grandi maestri mi hanno insegnato che purtroppo tutti noi tendiamo spesso a condurre una vita psichica che assomiglia a quella del bruco. 
Come lui, viviamo sulla terra, che diventa il nostro confine. Che cosa accade in natura? 
Un bel giorno il bruco, senza alcun programma e senza sapere perché, emette una sostanza che lo "imprigiona". Diventa un bozzolo e da un piccolo foro, da quella gabbia apparente esce la farfalla. 
Non correggere, contempla! 
Anni fa, alcuni ricercatori, vedendo la fatica con la quale la farfalla fuoriusciva da quel piccolo foro, pensarono di allargarlo per favorirne la nascita. 
Effettivamente, la creatura usciva più in fretta, ma poi non volava. 
Questo ci insegna che le nostre difficoltà, i disagi, i dolori sono analogicamente simili al parto della farfalla e come tali vanno viste. 
Hanno una funzione che va rispettata. 
Quando nasce, la farfalla vola di fiore in fiore, è un altro essere, del tutto differente dal bruco che l'ha generata. 
In ognuno di noi c'è un'altra persona, diversa da quella che mettiamo in campo abitualmente: occorre ricordarlo proprio nelle difficoltà, ogni volta che veniamo abbandonati, nelle crisi coi figli, nei problemi sul lavoro e così via. La vera scommessa è diventare chi sei destinato a essere. 
La partita decisiva di ognuno non ha a che vedere con l'essere una buona moglie o un buon marito, nell'avere rapporti sempre sereni con i figli o in ufficio. 
Non siamo nemmeno al mondo per essere buoni per forza, ma per far nascere la farfalla che siamo destinati a diventare. 
Dobbiamo vivere dimensioni e capacità che il bruco non può conoscere. 
Se una donna si sente distrutta, finita, disperata ma può ancora immaginare o sognare il volto di una vecchia o della mamma o della nonna, quella donna non è perduta, perché sa entrare in contatto con il lato sapiente dell'anima, rappresentato simbolicamente da quei volti. 
Quel lato sa "produrre" la farfalla, la farfalla che sei, unica e irripetibile. 
Dire addio ai tormenti è sempre possibile 
Ogni volta che ci tormentiamo per qualcosa che ci è accaduto, per un trauma subito o una delusione, dovremmo ribaltare il modo di pensare e vedere quel dolore come il segno di una metamorfosi in atto, un processo dove muoia il bruco delle identificazioni con l'esterno ("io sono così perché mi è capitato questo o quello") e nasca la farfalla, che vola solo dove deve andare davvero. 
Sarebbe un vero peccato che noi diventassimo farfalle ma ci imponessimo di non volare perché il bruco, il verme che striscia sulla terra ci sembra più tranquillo e al sicuro... 

- dott. Raffaele Morelli -
psichiatra, psicoterapeuta
da Riza psicosomatica Luglio 2019



La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi. 

- Danny Kaye - 



Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto. 

- Oscar Wilde -





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