Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che
le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la
primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
- Ennio Flaiano -
Cicale,
sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
Salvatore Quasimodo (1901-1968)
C'è
un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell'erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell'erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.
Ho
veduto cadere
molti
frutti, dolci, su un'erba che so,
con un tonfo. Cosí trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d'aria
e il prodigio sei tu. C'è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.
con un tonfo. Cosí trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d'aria
e il prodigio sei tu. C'è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.
Ascolti.
La
parole che ascolti ti toccano appena.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.
Cesare Pavese (1908 - 1950)
Vi
sono scorciatoie
nel cielo,
luna d’estate?
luna d’estate?
Den Sutejo (1633-1698)
Nelle
azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
Arthur Rimbaud (1854 - 1891)
Guardi
chi passa nella grande estate:
la bicicletta tinnula, il gran carro
tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate
curvo, il ramarro.
la bicicletta tinnula, il gran carro
tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate
curvo, il ramarro.
Giovanni Pascoli (1855 -1912)
L’estate
ha toccato con le labbra il seno della nuda terra.
E ha lasciato il segno rosso di un papavero.
E ha lasciato il segno rosso di un papavero.
Francis Thompson (1859 -1907)
Distesa
estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini,
dell’albe senza rumore –
ci si risveglia come in un acquario –
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi.
dei grandi mattini,
dell’albe senza rumore –
ci si risveglia come in un acquario –
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi.
Vincenzo Cardarelli (1887 - 1959)
Nulla
di più bello sotto il sole che stare sotto il sole…
Nulla di più bello che guardare il bastone nell’acqua
e l’uccello nel cielo
ponderare il suo volo, e in basso i pesci nel banco.
Nulla di più bello che guardare il bastone nell’acqua
e l’uccello nel cielo
ponderare il suo volo, e in basso i pesci nel banco.
Ingeborg Bachmann (1926 - 1973)
Gabriele e Daniela
sposi, 19 giugno 2016
Buona giornata a tutti. :-)