Come base e nerbo della vita comune secondo
il vangelo è la carità fraterna. La comunione alla vita di Dio è la sola fonte
di un amore reciproco.
La forza la si trae dall’essere partecipi di un appello comune.
La forza la si trae dall’essere partecipi di un appello comune.
La vita comune è sopra ogni altra cosa il terreno dove affonda le sue radici la
nostra carità.
Nella vita comune noi possiamo verificare, fortificare, espandere il nostro stato di carità.
Questo non avverrà mai a poco prezzo.
Ma ogni difficoltà può essere, con l’aiuto di ognuno, meno difficile per ognuno, come può per ognuno divenire troppo difficile a causa di ognuno.
Nella vita comune noi possiamo verificare, fortificare, espandere il nostro stato di carità.
Questo non avverrà mai a poco prezzo.
Ma ogni difficoltà può essere, con l’aiuto di ognuno, meno difficile per ognuno, come può per ognuno divenire troppo difficile a causa di ognuno.
La vita comune non deve renderci giudici gli
uni degli altri.
Dei fratelli non si giudicano tra loro, ciò di cui possiamo dare giudizio è se la vita insieme è deviata, lesa, disonorata.
“Fare amare l’amore” in ognuno, ad ognuno nella vita comune, è tutta un’arte, una delle arti più belle che esistano.
La sua iniziazione sarebbe lunga. Occorrerebbe la volontà di una certa apertura, di una certa attenzione, di scoprire ciò che è “l’altro” negli altri.
Dei fratelli non si giudicano tra loro, ciò di cui possiamo dare giudizio è se la vita insieme è deviata, lesa, disonorata.
“Fare amare l’amore” in ognuno, ad ognuno nella vita comune, è tutta un’arte, una delle arti più belle che esistano.
La sua iniziazione sarebbe lunga. Occorrerebbe la volontà di una certa apertura, di una certa attenzione, di scoprire ciò che è “l’altro” negli altri.
L’interdipendenza che lega i membri della
fraternità li sottomette gli uni agli altri.
Ognuno deve considerare gli altri come persone che gli sono state affidate, tutti devono essere consapevoli che ognuno dei fratelli gli è stato affidato; affidato come si affida qualcuno ad un amico prima di morire.
Ognuno deve considerare gli altri come persone che gli sono state affidate, tutti devono essere consapevoli che ognuno dei fratelli gli è stato affidato; affidato come si affida qualcuno ad un amico prima di morire.
Chiunque siano le persone le ameremo
con tutte le nostre forze, ma anche con quell’amore incredibile che Dio
soltanto ha, che Dio soltanto è.
Se sembriamo avere delle preferenze è perché l’amore non può non agire, non può non rispondere secondo i bisogni. Se pensiamo vi siano delle “preferenze evangeliche”, non sono delle vere preferenze, ma è solo l’amore che non può lasciare aver fame coloro che hanno fame, essere nudi coloro che non hanno abito, piangere coloro che piangono, peccare quelli che peccano, dimenticare coloro che si trovano nelle tenebre della morte.
Se sembriamo avere delle preferenze è perché l’amore non può non agire, non può non rispondere secondo i bisogni. Se pensiamo vi siano delle “preferenze evangeliche”, non sono delle vere preferenze, ma è solo l’amore che non può lasciare aver fame coloro che hanno fame, essere nudi coloro che non hanno abito, piangere coloro che piangono, peccare quelli che peccano, dimenticare coloro che si trovano nelle tenebre della morte.
La vita insieme non è che un moto d’aria
sottile e violento per impedire, per impedirci di carbonizzare o di vegetare
sotto le ceneri, perché fuori, chiunque, qualunque cosa, riceva quello che può
attendere dall’amore.
Se la fraternità non incontra una certa
gioia, c’è da temere che non persegua un certo amore.
- Madeleine Delbrel -
da: "Comunità secondo il Vangelo", ed. Gribaudi 1996
Al di sopra di beghe, pettegolezzi, livori, deve
ispirarci la carità cristiana.
- San Giuseppe Moscati -
Carità (s.f.). Un'amabile disposizione dell'animo che
induce a perdonare negli altri i peccati e i vizi cui siamo dediti noi stessi.
- Ambrose Bierce -
Che cos'è una comunità senza carità fraterna? Un
purgatorio o meglio un inferno anticipato.
- Giuseppe Allamano -
Buona giornata a tutti. :-)