E pure il tuo figlio
il divino tuo figlio, il figlio
che ti incarna, l'amato
unico figlio uguale
a nessuno, anche lui
ha gridato
alto sul mondo:
“Perché...?”
che ti incarna, l'amato
unico figlio uguale
a nessuno, anche lui
ha gridato
alto sul mondo:
“Perché...?”
Era l'urlo degli oceani
l'urlo dell'animale ferito
l'urlo del ventre squarciato
della partoriente
urlo della stessa morte:
“perché?”
l'urlo dell'animale ferito
l'urlo del ventre squarciato
della partoriente
urlo della stessa morte:
“perché?”
E tu non puoi rispondere
non puoi...
non puoi...
Condizionata onnipotenza sei!
Pretendere altro è vano.
T'invocava con tenerissimo nome:
la faccia a terra
e sassi e terra bagnati
da gocce di sangue:
e sassi e terra bagnati
da gocce di sangue:
le mani stringevano zolle
di erba e fango:
di erba e fango:
ripeteva la preghiera del mondo:
“Padre, abbà, se possibile”...
“Padre, abbà, se possibile”...
Solo un ramoscello d'olivo
dondolava sopra il suo capo
a un silenzioso vento...
dondolava sopra il suo capo
a un silenzioso vento...
Ma non una spina Tu
gli levasti dalla corona.
gli levasti dalla corona.
Trafitto anche il pensiero:
non può, non può lassù
il pensiero non sanguinare!
non può, non può lassù
il pensiero non sanguinare!
Oh, le ferite della mente!
E non una mano
gli schiodasti dal legno:
gli schiodasti dal legno:
che si tergesse
dagli occhi il sangue
dagli occhi il sangue
e gli fosse dato
di vedere
almeno la Madre
di vedere
almeno la Madre
là,
sola...
Perfino potenti
e maestri di ferocia
e gente, al vederlo
si coprivan la faccia.
e maestri di ferocia
e gente, al vederlo
si coprivan la faccia.
E lui a fluttuare
dentro una nuvola:
dentro una nuvola:
dentro
la nuvola del divino
Nulla!
la nuvola del divino
Nulla!
E dopo
solo dopo
Tu e noi
a ridargli la vita
solo dopo
Tu e noi
a ridargli la vita
No, credere a Pasqua non è
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera
è al venerdì santo
quando Tu non c'eri
lassù!
è al venerdì santo
quando Tu non c'eri
lassù!
Quando non una eco
risponde
al suo alto grido
risponde
al suo alto grido
e a stento il Nulla
dà forma
dà forma
alla tua assenza…
- padre Davide Maria Turoldo -
Siamo qui, o signore Gesù.
Siamo venuti come i colpevoli
ritornano sul luogo del delitto,
siamo venuti come colui che Ti ha seguito,
ma Ti ha anche tradito,
tante volte fedeli e tante volte infedeli,
siamo venuti
per riconoscere il misterioso rapporto
fra i nostri peccati e la Tua Passione:
l'opera nostra e l'opera Tua,
siamo venuti per batterci il petto,
per domandarti perdono,
per implorare la Tua misericordia,
siamo venuti
perchè sappiamo che Tu puoi,
che Tu vuoi perdonarci,
perchè Tu hai espiato per noi.
Tu sei la nostra redenzione
e la nostra speranza.
- Beato Paolo VI, papa -
Davanti alla Croce
Noi ti adoriamo, Cristo Gesù.
Ci mettiamo in ginocchio
e non troviamo parole sufficienti
per esprimere quel che proviamo
davanti alla tua morte in croce.
Noi desideriamo, o Cristo,
gridare oggi verso la tua misericordia
più grande di ogni forza e potenza
alla quale possa appoggiarsi l'uomo.
La potenza del tuo amore
si dimostri ancora una volta più grande
del male che ci minaccia.
Si dimostri più grande dei molteplici peccati
che si arrogano in forma sempre più assoluta
la cittadinanza nella vita degli uomini.
Preghiera per il Venerdì Santo
Dio Redentore, eccoci alle
porte della fede,
eccoci alle porte della morte,
eccoci di fronte all’albero della croce.
Solo Maria resta in piedi
nell’ora voluta dal Padre, nell’ora della fede.
Tutto è compiuto,ma, allo sguardo umano,
a sconfitta sembra completa.
Sul ruvido legno della croce, tu fondi la chiesa:
affidi Giovanni come figlio
a tua madre, e tua madre, da questo momento
entra nella casa di Giovanni.
Tutto è compiuto. Tu hai dato la vita,
apri il nostro cuore a questo dono totale.
Sul legno hai elevato tutto a te.
O Signore,
disceso dalla croce raggiungi l’uomo in lacrime,
per dirgli che l’hai amato fino in fondo.
Ci siamo
anche noi
ai piedi
della tua croce.
Siamo venuti
per chiederti
ancora qualcosa:
un ultimo favore,
un aiuto per oggi,
qualche briciola
di benessere
in più.
E tu,
con l’ultimo
sorso di vita,
invece
di assecondare
i nostri
sciocchi
capricci
ci doni
una madre.
La tua.
La nostra.
anche noi
ai piedi
della tua croce.
Siamo venuti
per chiederti
ancora qualcosa:
un ultimo favore,
un aiuto per oggi,
qualche briciola
di benessere
in più.
E tu,
con l’ultimo
sorso di vita,
invece
di assecondare
i nostri
sciocchi
capricci
ci doni
una madre.
La tua.
La nostra.
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XII stazione. Gesù in croce, la madre e il
discepolo (Giovanni 19,26-27)
- Patrizio Righero -
- Patrizio Righero -
Nel
nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
in cielo, in terra e sottoterra,
perché Gesù si è fatto obbediente
fino alla morte, alla morte di croce:
per questo Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
in cielo, in terra e sottoterra,
perché Gesù si è fatto obbediente
fino alla morte, alla morte di croce:
per questo Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
Silenzio e digiuno