Riparami, Signore.
Come si ripara
un motore in avaria,
una radio muta,
un vetro frantumato.
Riparami, perché in me
c’è qualcosa che non funziona.
C’è un difetto di fabbricazione
che mi rende
incomprensibile a me stesso.
Io non faccio quello che voglio
ma quello che detesto.
In me c'è in me il desiderio
di fare il bene
ma mi manca la capacità
di metterlo in pratica
e ad ogni ostacolo
scivolo e frano a terra.
Di fronte al male
la mia volontà si scioglie.
Vorrei essere acqua
e divento fango,
vorrei esser cielo
e divento fumo.
Non compio il bene che voglio
ma il male che non voglio.
Perché, Signore?
Chi manovra i fili
della mia vita?
Quando voglio fare il bene,
il male è accanto a me.
Ti dico di sì,
e un attimo dopo
ti volto le spalle.
Voglio la pace
e sono guerra.
Chi mi liberà da questa schiavitù?
Portami in braccio.
Di più.
Riparami dal di dentro.
Di più.
Rimettimi a nuovo.
Per essere me,
come tu mi hai pensato.
(Eric Pearlman)
"Abbiamo la pazienza del tempo,
non un’impazienza irritata o scandalizzata perché le parole non danno
immediatamente, non esprimono immediatamente il loro significato o, come è
stato detto e citato, non ci lasciano innamorati dell’Infinito. Il tempo che
passa ci farà innamorati dell’Infinito in ogni cosa finita in cui noi ci
imbatteremo!
Dobbiamo chiedere alla Madonna la grazia di essere
parte della sua maternità, perché per questo siamo fatti e questa è la scoperta
che forse abbiamo compiuto nei raduni di quest’anno; la scoperta che la vita ci
è data, ci è richiamata, la vita ci è data perché fossimo richiamati a questo
grande fatto: un bambino appena concepito sta nel cuore di sua madre."
- Luigi
Giussani -
“Cari giovani, lasciatevi condurre dalla forza dell’amore
di Dio, lasciate che questo amore vinca la tendenza a chiudersi nel proprio
mondo, nei propri problemi, nelle proprie abitudini; abbiate il coraggio di “partire”
da voi stessi per “andare” verso gli altri e guidarli all’incontro con Dio.”
- Messaggio di papa Benedetto XVI per la 28^ Giornata
Mondiale della Gioventù -
... ci sono momenti...
che non vuoi la compagnia...
nemmeno della tua ombra...
Oggi è la festa di San Giuseppe lavoratore
e primo giorno del mese di maggio dedicato alla Vergine Maria
Fioretto
Oggi, in onore della Madonna e di San
Giuseppe, sposo castissimo della Beata Vergine e protettore dei lavoratori,
quello che facciamo a livello di lavoro materiale, spirituale, culturale e di
qualsiasi altro genere, facciamo per amore di Dio e per servire
disinteressatamente i fratelli, senza attenderci alcuna ricompensa. Un tempo
della nostra giornata dedichiamo agli altri senza attenderci compensi e premi.