L'onda chiese al mare: "Mi ami?"
Ed il mare le rispose "Il mio amore è così forte,che ogni volta che ti allontani verso la terra,io ti tiro indietro per riprenderti tra le mie braccia.
Senza di te la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto,senza emozioni. Tu sei l'essenza del mio esistere!"
Senza di te la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto,senza emozioni. Tu sei l'essenza del mio esistere!"
L'onda fù felice.
Tra le braccia del mare, facendo finta ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose,per renderle preziose.
Ed ogni volta il mare la riprendeva,con le sue braccia grandi,per riportarla a sè. Raccontano che una volta la luna illumina il mondo, e l'onda bianca lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per ritirarle, facendo finta a volte di non poterlo fare, perchè l'onda potesse assaporare anch'essa quella precarietà che rende le cose preziose.
L'onda e il mare sono ancora lì,nel gioco infinito delle emozioni.
E fanno finta che sarà l'ultima volta che l'onda partirà verso la terra,per non tornare più.
Ma poi, alla fine è più forte su tutto il bisogno di riprendersi.
Nel sogno di un amore senza fine.
William-Adolphe Bouguereau (1825-1905), L'Onda, 1896
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Le isole fortunate - Fernando Pessoa
Quale voce viene sul suono delle onde
che non è la voce del mare?
(Fernando Pessoa)
E’ la voce di qualcuno che ci parla,
ma che, se ascoltiamo, tace,
proprio per esserci messi ad ascoltare.
ma che, se ascoltiamo, tace,
proprio per esserci messi ad ascoltare.
E solo se, mezzo addormentati,
udiamo senza sapere che udiamo,
essa ci parla della speranza verso la quale, come un bambino
che dorme, dormendo sorridiamo.
udiamo senza sapere che udiamo,
essa ci parla della speranza verso la quale, come un bambino
che dorme, dormendo sorridiamo.
Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando,
tace la voce, e solo c’è il mare.
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando,
tace la voce, e solo c’è il mare.