Ora, il parroco non era affatto
contento che si festeggiasse all'interno della chiesa, ma i due dissero:
"Mangeremo un po' di torta, canteremo una canzoncina, berremo un po' di
vino e poi andremo a casa".
Il parroco si convinse. Ma essendo gli
invitati dei bravi italiani amanti della vita, bevvero un po' di vino,
cantarono una canzoncina, poi bevvero un altro po' di vino, cantarono qualche
altra canzone, e poi ancora vino e altre canzoni, e così dopo una mezz'ora in
chiesa si stava festeggiando alla grande. Tutti si divertivano da morire,
godendosi la festa. Ma il parroco, tesissimo, passeggiava avanti e indietro
nella sacrestia, turbato dal rumore che gli invitati stavano facendo.
Entrò il cappellano che gli disse: "Vedo che è molto teso".
"Certo che sono teso! Senti che
rumore stanno facendo, proprio nella casa del Signore! Per tutti i
Santi!".
"Ma Padre, non avevano davvero alcun posto dove andare!".
"Lo so bene! Ma è assolutamente
necessario fare tutto questo baccano?".
"Bè, in fondo, Padre, non
dobbiamo dimenticare che Gesù stesso ha partecipato una volta ad un banchetto
di nozze".
Il parroco risponde: "So
benissimo che Gesù Cristo ha partecipato ad un banchetto di nozze, non devi
mica venirmelo a dire tu! Ma lì non avevano il Santo Sacramento!".
Ci sono occasioni in cui il Santo Sacramento diventa più importante di Gesù Cristo. Quando l'adorazione diventa più importante dell'amore, allora la Chiesa diventa più importante della vita. Quando Dio diventa più importante del vicino, e così via. Questo è il grande pericolo.
Gesù ci voleva richiamare proprio a questo: prima le cose più importanti! "L'uomo è più importante del Sabato!"
- card. Carlo Maria Martini -
Guidaci verso la Pasqua
Ti
chiediamo, Signore Gesù,
di guidarci in questo cammino
verso Gerusalemme e verso la Pasqua.
Ciascuno di noi intuisce che tu,
andando in questo modo a Gerusalemme,
porti in te un grande mistero,
che svela il senso della nostra vita,
delle nostre fatiche e della nostra morte,
ma insieme il senso della nostra gioia
e il significato del nostro cammino umano.
Donaci di verificare sui tuoi passi
i nostri passi di ogni giorno.
Concedici di capire, in questa settimana che stiamo iniziando,
come tu ci hai accolto con amore,
fino a morire per noi,
e come l'ulivo vuole ricordarci
che la redenzione e la pace da te donate
hanno un caro prezzo,
quello della tua morte.
Solo allora potremo vivere nel tuo mistero
di morte e di risurrezione,
mistero che ci consente di andare
per le strade del mondo
non più come viandanti
senza luce e senza speranza,
ma come uomini e donne
liberati della libertà dei figli di Dio.
- cardinale Carlo Maria Martini -