Il sasso nello stagno - Gianni Rodari
“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde
concentriche che si allargano sulla superficie, coinvolgendo nel loro moto, a
distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di
carta e il galleggiante del pescatore.
Oggetti che se ne stavano ciascuno per
conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati alla vita,
obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra di loro.
Altri movimenti
invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso
precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni
molecolari.
Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti
che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri
ricoperti a turno dalla sabbia.
Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono
in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad avere tempo e voglia si potrebbero
registrare tutti, senza omissioni.
Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta, suoni, immagini, analogie, ricordi, significati e sogni. In un movimento che interessa l’esperienza, la memoria, la fantasia, l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente per accettare e respingere, collegare, e censurare, costruire e distruggere […]”
- Gianni Rodari -
da: "Grammatica della fantasia"
Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta, suoni, immagini, analogie, ricordi, significati e sogni. In un movimento che interessa l’esperienza, la memoria, la fantasia, l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente per accettare e respingere, collegare, e censurare, costruire e distruggere […]”
- Gianni Rodari -
da: "Grammatica della fantasia"
“Intendo per «passione» la capacità di resistenza e di rivolta; l’intransigenza nel rifiuto del fariseismo, comunque mascherato; la volontà di azione e di dedizione; il coraggio di «sognare in grande»; la coscienza del dovere che abbiamo, come uomini, di cambiare il mondo in meglio, senza accontentarci dei mediocri cambiamenti di scena che lasciano tutto com’era prima; il coraggio di dire di no quand’è necessario, anche se dire di sì è più comodo, di non «fare come gli altri», anche se per questo bisogna pagare un prezzo.”
- Gianni Rodari -
scrittore, pedagogista e giornalista italiano
Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto
che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto
arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può
sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse
sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare,
all'affermazione della verità.
da: V per
Vendetta
Buona giornata a tutti. :-)