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lunedì 19 novembre 2012

Il miracolo della Madonna di Fatima a Padre Pio, 6 agosto 1959 – Domenico Lucchetti -

Il 5 agosto del 1959 è una di quelle date fatidiche che rientrano negli avvenimenti più cari ella vita di Padre Pio.
Arriva finalmente a S. Giovanni Rotondo, la statua della Madonna di Fatima che viene portata in elicottero in tutti i capoluoghi di provincia.
Per San Giovanni Rotondo viene fatta un’eccezione.
Preparata da una serie di brevi catechesi svolte proprio da Padre Pio ammalato, la visita si rivela carica di suggestione oltre che di affetto verso la Madonna.
Durante la mattinata del 6 agosto il Padre può scendere in chiesa, soffermandosi più volte, seduto perché sfinito e seriamente malato, dinanzi all’immagine della Madonna di Fatima.
E, quale gesto affettuoso di tenerezza filiale offre, al bianco simulacro di Maria, la corona del rosario.
E’ il momento topico della visita del simulacro della Madonna a S. Giovanni. La statua viene abbassata fino al viso del Padre che finalmente la può baciare teneramente.
E’ lo stesso uomo, lo stesso innamorato di Maria, il sacerdote, che quarantaquattro anni prima, scrivendo a padre Agostino aveva così espresso i suoi teneri sentimenti verso l’Immacolata: "Vorrei avere una voce si forte per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna. Ma poiché ciò non è in mio potere, ho pregato, e pregherò il mio angiolino a compiere per me questo ufficio"(a Padre Agostino, il 1° maggio 1912, Epistolario pag. 277).
Tra le 14 o 15 del pomeriggio, l’elicottero con la statua della Madonna si alza in volo dalla terrazza della Casa Sollievo della sofferenza.
Davanti a Padre Pio che si trova affacciato alla finestra del coro della Chiesa, l’elicottero compie tre giri attorno alla piazza gremita di fedeli.
Poi s’allontana verso le Terre di Sicilia.
A questo punto, con gli occhi inumiditi dalla commozione, padre Pio rivolge a Maria un breve lamento intriso di abbandono filiale: "Madonna, Mamma mia, sei entrata in Italia e mi sono ammalato; ora te ne vai e mi lasci ancora malato" (Raffaele da S.Elia a Pianisi, ms. c. ff. 112-114. Cf Diario p. 187; G. CURCI, l’Innamorato della Madonna, o.c., pp. 46-47).
In questo stesso istante Padre Pio avverte come un brivido scorrere per tutta la persona e guarisce miracolosamente dal male che i medici gli avevano diagnosticato: un tumore alla pleura.
E’ lo stesso Padre Agostino, amico e direttore spirituale di Padre Pio fin dagli anni di seminario a confermare la guarigione immediata del frate stigmatizzato: "In un momento il Padre si sentì come una forza misteriosa nel suo corpo e disse ai confratelli: Sono guarito!"(Padre Agostino da S.Marco in Lamis, Diario, p.240) per la visita di Nostra Signora di Fatima a S. Giovanni Rotondo cfr. Fernando da Riese Pio X, Padre Pio da Pietrelcina, Crocifisso senza croce, Ed. omonime, pag. 424-425).
Per dare completezza alla narrazione di quanto avvenuto, bisogna riportare la testimonianza del dottor Giuseppe Sala, il quale precisa che "in quel tempo, il Padre era già clinicamente guarito dalla pleurite essudativa; si prevedeva una convalescenza, che si sarebbe potuta protrarre per mesi e mesi, salvo complicazioni, ignorandone l’esito e obbligando il paziente a sospendere la consueta attività.
Il dott. Sala riconosce che "padre Pio si riprese in modo inaspettato e con la terapia predisposta dai medici"(Lettera del dott. Giuseppe Sala, S.Giovanni Rotondo 24 settembre 1971, ms, in APG, ff. , in Fernando da Riese Pio X, Padre Pio da Pietrelcina, Crocifisso senza croce, ed omonime, pag. 426).
Un gruppo di medici ha l’occasione di fare visita a Padre Pio e rendersi pienamente consapevole di una guarigione istantanea e rapida, dallo stesso Padre Pio attribuita alla Madonna quando afferma con convinzione: " la Madonna è venuta qui, perché voleva guarire Padre Pio".


(Domenico Lucchetti)
San Giovanni Rotondo (Foggia)



Non bisogna scoraggiarsi, perché se nell'anima vi è il continuo sforzo di migliorare, alla fine il Signore la premia facendo fiorire in lei ad un tratto tutte le virtù come in un giardino fiorito.
(San Pio da Pietrelcina)

«Affido al cielo tutti i popoli e le nazioni del mondo e affido alla Vergine di Fatima tutti i sacerdoti».(Papa Benedetto XVI, Fatima 13 maggio 2010)


Lo Spirito di Dio è uno spirito di pace e anche nelle colpe più gravi ci fa sentire un dolore che è tranquillo, umile, con sicurezza, che è proprio a causa della sua misericordia.
Lo spirito del demonio, invece, eccita, esaspera e ci fa sentire, in quel dolore, rabbia contro noi stessi, che dobbiamo, al contrario, essere caritatevoli con noi stessi prima di tutto.
Quindi se ogni pensiero si agita, mai questa agitazione viene da Dio, che ti dà la pace, essendo lo Spirito di pace, ma dal diavolo.

- San Pio da Pietrelcina -


"Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l' occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue." - Padre Pio -


Buona giornata a tutti. :-)





martedì 23 ottobre 2012

Il transito di padre Pio – Gli ultimi momenti in una testimonianza esclusiva di chi era vicino a lui - Padre Pellegrino Funicelli


Comincia così il racconto della testimonianza di padre pellegrino Funicelli, Frate Cappuccino che al momento del trapasso di padre Pio era accanto a Lui.

"Poco dopo le ore 21 del 22 settembre 1968, quando Padre Mariano si era allontanato dalla cella n. 4 ed io vi ero entrato, Padre Pio per mezzo del citofono mi chiamò nella sua stanza: era a letto, coricato sul fianco destro.

Mi domandò soltanto l’ora segnata dalla sveglia posta sul suo comodino. Dai suoi occhi arrossati asciugai qualche piccola lagrima e ritornai nella stanza n. 4 per mettermi in ascolto presso il citofono sempre acceso.

Padre Pio mi chiamò ancora per altre cinque o sei volte fino alla mezzanotte; ed aveva sempre gli occhi rossi di pianto, ma di un pianto dolce, sereno.

A mezzanotte come un bambino pauroso mi supplicò: ” Resta con me, figlio mio “; e cominciò a chiedermi con molta frequenza l’orario. Mi guardava con occhi pieni d’ implorazione, stringendomi fortemente le mani. Poi, come se si fosse dimenticato dell’ orario richiestomi in continuazione, mi domandò: ” Uagliò, a ditte a Messe? “. Risposi sorridendo: ” Padre spirituale, è troppo presto adesso per la Messa “. Ed egli replicò: ” Beh, stamattina la dirai per me “. Ed io: ” Ma ogni mattina la dico secondo le sue intenzioni “.

Successivamente volle confessarsi e terminata la sua sacramentale confessione disse: ” Figlio mio, se oggi il Signore mi chiama, chiedi perdono per me ai confratelli di tutti i fastidi che ho dato; e chiedi ai confratelli ed ai figli spirituali una preghiera per l’ anima mia “.

Risposi: ” Padre spirituale, io sono sicuro che il Signore la farà vivere ancora a lungo, ma, se dovesse aver ragione lei, posso chiederle un’ ultima benedizione per i confratelli, per i figli spirituali e per i suoi ammalati ?”.

E lui: ” Sì che li benedico tutti; chiedi anzi al Superiore che la dia lui per me questa ultima benedizione “. Infine mi ha chiesto di rinnovare l’ atto della professione religiosa.

Era l’ una quando mi disse: ” Senti, figlio mio, io qui a letto non respiro bene. Lasciami alzare. Sulla sedia respirerò meglio “. L’ una, le due, le tre erano di solito gli orari in cui soleva alzarsi per prepararsi alla santa Messa, e prima di sedersi sulla poltrona soleva fare quattro passi per il corridoio. Quella notte notai con mia grande meraviglia che camminava dritto e spedito come un giovane, tanto che non vi era bisogno di sostenerlo. Giunto sull’ uscio della sua cella disse: ” Andiamo un po’ sul terrazzino “. Lo seguii tenendogli la mano sotto il braccio; egli stesso accese la luce e arrivato vicino alla poltrona si sedette e guardò in giro per il terrazzino curiosando: sembrava che con gli occhi cercasse qualcosa. Dopo cinque minuti volle tornare nella cella. Cercai di sollevarlo, ma mi disse: “ Non ce la faccio “. Infatti si era appesantito. ” Padre spirituale, non si preoccupi “, gli dissi incoraggiandolo e prendendo subito la sedia a rotelle che era a due passi. Per le ascelle lo sollevai dalla poltrona e lo posi a sedere sulla sedia. Egli stesso sollevò i piedi da terra e li poggiò sul predellino. Nella cella quando l’ ebbi adagiato sulla poltrona, egli indicandomi con la mano sinistra e con lo sguardo la sedia a rotelle mi disse: ” Portala fuori “.

Rientrato nella cella, notai che il Padre incominciava ad impallidire. Sulla fronte aveva un sudore freddo. Mi spaventai, però, quando vidi che le sue labbra cominciavano a diventare livide. E ripeteva continuamente: ” Gesù, Maria ” con voce sempre più debole. Mi mossi per andare a chiamare un confratello, ma egli mi fermò dicendo: ” Non svegliare nessuno “. Io mi avviai ugualmente e correndo mi ero allontanato di pochi passi dalla sua cella, quando mi richiamò ancora. Ed io pensando che non mi richiamasse per dirmi la stessa cosa tornai indietro. Ma quando mi sentii ripetere: ” Non svegliare nessuno “, gli risposi con un atto di implorazione:” Padre spirituale, adesso mi lasci fare”.

E di corsa mi avviai verso la cella di padre Mariano, ma vedendo aperto l’ uscio di fra Guglielmo entri, accesi la luce e lo scossi: ” Padre Pio, sta male “. In un momento fra Guglielmo raggiunse la cella del Padre ed io corsi a telefonare al dottor Sala. Questi giunse dopo dieci minuti circa e appena vide il Padre preparò subito l’ occorrente per fargli un’ iniezione. Quando tutto fu pronto fra Guglielmo ed io cercammo di sollevarlo, ma non riuscendovi dovemmo adagiarlo sul letto: Il dottore fece l’ iniezione e poi ci aiutò a riadagiarlo sulla poltrona, mentre il Padre ripeteva con voce sempre più fievole e con il movimento delle labbra sempre più impercettibile: “ Gesù, Maria “.

Frattanto chiamai dal dottor Sala cominciavano ad arrivare Mario Pennelli, nipote di Padre Pio, il direttore sanitario della Casa Sollievo dottor Gusso, e il dottor Giovanni Scarale; mentre chiamati da me erano già arrivati il padre guardiano, il padre Mariano ed altri confratelli.

Mentre i medici davano l’ ossigeno prima con la cannula e poi con la maschera, il padre Paolo da San Giovanni Rotondo amministrava al Padre spirituale il Sacramento degli infermi e gli altri confratelli inginocchiati all’ intorno pregavano.

Alle ore 2,30 circa dolcemente chinò la testa sul petto: era spirato."

 
Padre Pellegrino Funicelli cappuccino

San Giovanni Rotondo (Foggia)



Non ti lamenterai mai delle offese, da qualunque parte ti vengono fatte, ricordandoti che Gesù venne saturato di obbrobri dalla malizia degli uomini che egli stesso aveva beneficato.
Scuserai tutti con la carità cristiana, tenendo innanzi agli occhi l'esempio del divino Maestro che scusò persino i suoi crocifissori dinanzi al Padre suo.

(S. Pio da Pietrelcina)
 
 
Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: «Padre Pio è mio». Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell'anima mia e più ancora. Li ho rigenerati a Gesù nel dolore e nell'amore. Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: «Signore, io resto alla porta del paradiso; vi entro quando ho visto entrare l'ultimo dei miei figli».
Soffro tanto per non potere guadagnare tutti i miei fratelli a Dio. In certi momenti sto sul punto di morire di stretta al cuore nel vedere tante anime sofferenti senza poterle sollevare e tanti fratelli alleati con satana.

San Pio da Pietrelcina


 

Non bisogna scoraggiarsi, perché se nell'anima vi è il continuo sforzo di migliorare, alla fine il Signore la premia facendo fiorire in lei ad un tratto tutte le virtù come in un giardino fiorito.

- San Pio da Pietrelcina -

 

sabato 14 luglio 2012

La "punizione" di Dio - Don Vincenzo Carone -

"Tante persone partecipano assiduamente agli incontri, liturgie e iniziative parrocchiali, però riguardo a certe norme della morale cristiana hanno una facilità illusoria, si comportano con Cristo come tanti giovani si comportano tra di loro: ti voglio bene, però amoreggiano con un altra persona.

Non si può fare cosi con Cristo, Dio non è una persona che tu puoi imbrogliare con parole dolci, non accetta la superficialtà della vita cristiana, non accetta che tu imbrogli la fede e la morale secondo quello che ti fa comodo. Gesù vuole i fatti, San Giacomo in una sua lettera scrive: "fammi vedere la tua fede senza le opere e io con le mie opere ti faro vedere la mia fede."

Se sei veramente pentito di aver trascurato il tuo rapporto con Dio e hai deciso di ritornare a Lui, la tua deve essere una conversione vera, devi accettare la volontà di Dio in tutte le manifestazioni liete e tristi della tua vita, devi lasciare veramente quello che ti impediva di amare il tuo Signore perchè tenevi nel tuo cuore cose o persone che non ti è lecito amare.

Dio è sempre pronto a darti la forza per rompere i legami che contraddicono alle leggi che Lui ha dato a tutti gli uomini e a tutte le donne; è sempre pronto a renderti possibile rinunziare a quello a cui fin’ora non hai rinunziato, specialmente l’ostinazione della tua mentalità nella menzogna di satana e nella falsità che hai avuto con te stesso e con gli altri.

Non pensare che Dio si vendichi contro di te se tu non ti converti, non ti darà mai tormenti e castighi, non avrà nessuna reazione violenta e disumana, cerca di capire una volta per sempre che Dio non fa queste cose.

Vedi quello che sta succedendo nella nostra storia, una crisi che diventa ogni giorno più drammatica, questa crisi l’abbiamo voluta noi, é la conseguenza logica di una vita personale, familiare e sociale che ha rifiutato ogni norma di comparamento secondo le regole della morale più elementare e secondo le regole della giustizia.

Quando gli italiani votarono a favore del referendum che rendeva lecito il divorzio, Padre Pio disse: "gli italiani non hanno più voluto essere comandati da Dio, adesso saranno comandati dai delinquenti. "

Tutti li abbiamo accettati, tutti li abbiamo sostenuti perchè ci consentivano di godere il benessere, ci consentivano di fare tutto quello che volevamo, abbiamo sempre creduto alle fandonie che ci raccontavano, perchè ci faceva piacere sentirle, e adesso ci troviamo a terra con la tempesta che si affaccia all’ orizzonte della nostra storia.

La punizione di Dio, diceva Padre Pio è quella di non darci nessuna punizione, Dio lo abbiamo cacciato via da noi, e Lui non ha inveito contro di noi, ci ha lasciati liberi di seguire i desideri del nostro cuore, in nome della nostra libertà siamo andati dove ci portava il nostro cuore, e adesso cominciamo a vedere che siamo andati a finire in un mare di guai.
Dobbiamo imparare dalla Storia Sacra: soltanto quando gli Ebrei ritornavano a Dio, Dio interveniva con un miracolo che li liberava dalla dura schiavitù in cui si erano cacciati da soli.
Dio non viene se noi non lo invochiamo con la nostra conversione, se non lo riconosciamo come Padre Nostro."

(Don Vincenzo Carone)



Bisogna essere forti per diventare grandi: ecco il nostro dovere. La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritrarci, ma bisogna trionfarvi."(San Pio da Pietrelcina)


 Vivete nella Fede, trasmettetela ai figli, testimoniatela nella vita, amate la Chiesa, vivete in essa e per essa, fate spazio nel cuore a tutti gli uomini, perdonatevi a vicenda, costruite ambienti di pace ovunque siete.
Ai non credenti dico: cercate Dio, Egli sta cercando voi.
E ai sofferenti dico: abbiate fiducia, Cristo che vi ha preceduto vi darà la forza di far fronte al dolore.
Ai giovani: spendete bene la vita, è un tesoro unico.
A tutti: la Grazia di Dio vi accompagni ogni giorno.
E salutatemi i vostri bambini, appena si svegliano. Come vorrei che questo mio "buon giorno" fosse per loro presentimento di una buona vita, a consolazione vostra e mia, e di tutta la Chiesa. 

- san Giovanni Paolo II, papa -



Buona giornata a tutti. :-)




domenica 8 gennaio 2012

Preghiera all’Angelo Custode - San Pio di Pietrelcina -

O santo angelo custode,
abbi cura dell’anima mia e del mio corpo.
Illumina la mia mente
perché conosca meglio il Signore
e lo ami con tutto il cuore.

Assistimi nelle mie preghiere
perché non ceda alle distrazioni
ma vi ponga la più grande attenzione.

Aiutami con i tuoi consigli, perché veda il bene
e lo compia con generosità.

Difendimi dalle insidie del nemico infernale
e sostienimi nelle tentazioni
perché riesca sempre vincitore.

Supplisci alla mia freddezza nel culto del Signore:
non cessare di attendere alla mia custodia
finché non mi abbia portato in Paradiso,
ove loderemo insieme il Buon Dio per tutta l’eternità.

(San Pio di Pietrelcina)



Abbandoniamoci come bambini nelle braccia della Mamma Celeste.
(San Pio di Pietrelcina)

Buona giornata a tutti. :-)