Visualizzazione post con etichetta Padre Claude Wittock. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Padre Claude Wittock. Mostra tutti i post

domenica 14 febbraio 2021

Madonna della Guardia - Papa Benedetto XVI

O Vergine Maria,
che dall’alto del tuo Santuario
vegli su questo popolo a te devoto,
benedetta sei tu fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù.
Per l’umiltà del tuo cuore
Dio ti ha scelta come Madre del Figlio suo incarnato,
e per il coraggio del tuo animo
ti ha chiamata ad essere partecipe della croce
sulla quale il tuo Figlio moriva.
Così, per espresso volere di lui, tu sei divenuta Madre nostra.
Sii sempre benedetta, o Madre di Dio e degli uomini.

A te volgiamo il nostro sguardo di figli,
a te ricorriamo con fiducia incrollabile;
a te confidiamo le gioie e le pene nostre,
delle famiglie, della società, della Chiesa.
Tu guarda, accogli, illumina e consola ciascuno.
Insegnaci ad ascoltare il tuo Figlio Gesù
e a fare quello che egli nel suo Vangelo ci dice,
per testimoniarlo con la coerenza della vita,
restando liberi dalle suggestioni del mondo
e aperti sempre alle interiori mozioni dello Spirito.

A te, Santa Vergine della Guardia,
all’inizio del nuovo millennio,
la Città di Genova rinnova il suo affidamento,
memore delle sue avite tradizioni di limpida fede,
di intraprendenza operosa, di magnanima carità.
Rendi sicuro il nostro cammino, salda la speranza,
capace di comprensione e di perdono la vita.
Aiutaci ad essere veri discepoli di Cristo, ad amare la Chiesa,
ad essere messaggeri lieti del Vangelo,
sapendo che la fede è sorgente di civiltà e di bene per tutti.

(Benedetto PP. XVI )





L'evento miracoloso ebbe come protagonista Benedetto Pareto, un contadino della zona. 
Il cognome Pareto è relativo ad una serie di località rurali; nel caso era riferito ad un nucleo di famiglie che abitavano in una frazione della parrocchia di Livellato, detta Pareti, in dialetto Parei o Paej, da cui presero il cognome. 
Benedetto Pareto era sposato, ed aveva due figli, Pasquale e Bartolomeo, che avrebbero poi retto il primo santuario.
Il primo resoconto del miracolo risale al 1530, ed è costituito da una Memoria del santuario che, composta in tali anni, intende provare la veridicità dei fatti. In essa viene narrata la storia del miracolo, basandosi sul racconto di  diversi testimoni.
Nel 1490 Benedetto Pareto era sul Monte Figogna intento al lavoro, tagliava il fieno. Probabilmente verso le 10 del mattino, dato che attendeva la moglie che gli portasse il pranzo - nella Val Polcevera di allora i contadini mangiavano a tale ora -, ebbe la visione di una Signora maestosa, dal viso bellissimo, i modi dolcissimi, l'aspetto splendido. 
Ella gli disse essere la Regina del Cielo, e quindi precisò per rassicurarlo di essere Maria la Madre di Gesù. Gli indicò allora il punto del monte sul quale pretese fosse costruita una cappella a Lei dedicata. 
Poiché Pareto era povero, Ella gli promise l'aiuto necessario. Pareto raccontò il fatto alla moglie quando questa arrivò con il pranzo; la donna subito lo derise credendolo impazzito, e il contadino finse di dimenticare l'apparizione. Ma il giorno dopo, salito su un fico per mangiarne i frutti, il ramo si ruppe e la caduta lo lasciò in fin di vita. 
Aveva appena ricevuto i Sacramenti quando ebbe una seconda apparizione della Madonna, che gli rinnovò la richiesta di costruire la cappella e lo fece guarire di colpo. Il miracolo della guarigione convinse i presenti a credere nel miracolo, e Benedetto poté far tacere la moglie e richiamare persone volenterose di costruire l'edificio.
Benedetto Pareto pertanto riusciva a far costruire una piccola cappella che diveniva un centro di culto per tutta la Val Polcevera, sino alla zona di Genova. Un documento del 1507, del parroco di San Bartolomeo di Livellato, Giacomo Grandi, cita questa prima cappella associata alla sua parrocchiale. La chiesa originale è stata distrutta, ricostruita, ingrandita ed abbellita nei secoli. Indulgenze e privilegi vennero riferiti al santuario dall'arcivescovo De Franchi (1727), dal papa Clemente XIV (1773), dal papa Pio VI (1797). Il santuario era meta di pellegrinaggi da quasi tutte le parrocchie del circondario. Nostra Signora della Guardia (spesso indicato N.S. della Guardia) divenne una devozione genovese per iniziativa personale del papa Benedetto XV, genovese, il quale elevò il santuario al titolo di basilica minore.
Lo stesso papa nel 1917 fece costruire nei giardini vaticani un'edicola in cui fece porre la statua della stessa Madonna regalatagli dai genovesi.



























In ogni incontro si tratta di scoprire nell'altro il mistero di Cristo: ognuno porta Cristo in sé... Affinché un tale incontro sia possibile, dobbiamo - come Maria - alzarci e metterci in marcia..

- Anselm Grùn -











Preghiera per la sera

O Vergine, si fa tardi,
tutto si addormenta sulla terra,
è l’ora del riposo: non abbandonarmi!

Metti la tua mano sui miei occhi
come una buona madre.
Chiudili dolcemente alle cose di quaggiù.
L’anima mia è stanca di affanni e di tristezze,
la fatica che mi attende è qui a me vicina.
Metti la tua mano sulla mia fronte,
arresta il mio pensiero.
Dolce sarà il mio riposo,
se benedetto da te.
Perché domani il tuo povero figlio
si desti più forte
e riprenda allegramente il peso del nuovo giorno.

Metti la tua mano sul mio cuore.
Lui solo vegli sempre e
ridica al suo Dio
un amore eterno.

- Padre Claude Wittock -

Buona giornata a tutti. :-)


la mia pagina YouTube



giovedì 24 gennaio 2013

Madonna della Guardia - Papa Benedetto XVI -

O Vergine Maria,
che dall’alto del tuo Santuario
vegli su questo popolo a te devoto,
benedetta sei tu fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù.
Per l’umiltà del tuo cuore
Dio ti ha scelta come Madre del Figlio suo incarnato,
e per il coraggio del tuo animo
ti ha chiamata ad essere partecipe della croce
sulla quale il tuo Figlio moriva.
Così, per espresso volere di lui, tu sei divenuta Madre nostra.
Sii sempre benedetta, o Madre di Dio e degli uomini.

A te volgiamo il nostro sguardo di figli,
a te ricorriamo con fiducia incrollabile;
a te confidiamo le gioie e le pene nostre,
delle famiglie, della società, della Chiesa.
Tu guarda, accogli, illumina e consola ciascuno.
Insegnaci ad ascoltare il tuo Figlio Gesù
e a fare quello che egli nel suo Vangelo ci dice,
per testimoniarlo con la coerenza della vita,
restando liberi dalle suggestioni del mondo
e aperti sempre alle interiori mozioni dello Spirito.

A te, Santa Vergine della Guardia,
all’inizio del nuovo millennio,
la Città di Genova rinnova il suo affidamento,
memore delle sue avite tradizioni di limpida fede,
di intraprendenza operosa, di magnanima carità.
Rendi sicuro il nostro cammino, salda la speranza,
capace di comprensione e di perdono la vita.
Aiutaci ad essere veri discepoli di Cristo, ad amare la Chiesa,
ad essere messaggeri lieti del Vangelo,
sapendo che la fede è sorgente di civiltà e di bene per tutti.

(Benedetto PP. XVI )





L'evento miracoloso ebbe come protagonista Benedetto Pareto, un contadino della zona. 
Il cognome Pareto è relativo ad una serie di località rurali; nel caso era riferito ad un nucleo di famiglie che abitavano in una frazione della parrocchia di Livellato, detta Pareti, in dialetto Parei o Paej, da cui presero il cognome. 
Benedetto Pareto era sposato, ed aveva due figli, Pasquale e Bartolomeo, che avrebbero poi retto il primo santuario.
Il primo resoconto del miracolo risale al 1530, ed è costituito da una Memoria del santuario che, composta in tali anni, intende provare la veridicità dei fatti. In essa viene narrata la storia del miracolo, basandosi sul racconto di  diversi testimoni.
Nel 1490 Benedetto Pareto era sul Monte Figogna intento al lavoro, tagliava il fieno. Probabilmente verso le 10 del mattino, dato che attendeva la moglie che gli portasse il pranzo - nella Val Polcevera di allora i contadini mangiavano a tale ora -, ebbe la visione di una Signora maestosa, dal viso bellissimo, i modi dolcissimi, l'aspetto splendido. 
Ella gli disse essere la Regina del Cielo, e quindi precisò per rassicurarlo di essere Maria la Madre di Gesù. Gli indicò allora il punto del monte sul quale pretese fosse costruita una cappella a Lei dedicata. 
Poiché Pareto era povero, Ella gli promise l'aiuto necessario. Pareto raccontò il fatto alla moglie quando questa arrivò con il pranzo; la donna subito lo derise credendolo impazzito, e il contadino finse di dimenticare l'apparizione. Ma il giorno dopo, salito su un fico per mangiarne i frutti, il ramo si ruppe e la caduta lo lasciò in fin di vita. 
Aveva appena ricevuto i Sacramenti quando ebbe una seconda apparizione della Madonna, che gli rinnovò la richiesta di costruire la cappella e lo fece guarire di colpo. Il miracolo della guarigione convinse i presenti a credere nel miracolo, e Benedetto poté far tacere la moglie e richiamare persone volenterose di costruire l'edificio.
Benedetto Pareto pertanto riusciva a far costruire una piccola cappella che diveniva un centro di culto per tutta la Val Polcevera, sino alla zona di Genova. Un documento del 1507, del parroco di San Bartolomeo di Livellato, Giacomo Grandi, cita questa prima cappella associata alla sua parrocchiale. La chiesa originale è stata distrutta, ricostruita, ingrandita ed abbellita nei secoli. Indulgenze e privilegi vennero riferiti al santuario dall'arcivescovo De Franchi (1727), dal papa Clemente XIV (1773), dal papa Pio VI (1797). Il santuario era meta di pellegrinaggi da quasi tutte le parrocchie del circondario. Nostra Signora della Guardia (spesso indicato N.S. della Guardia) divenne una devozione genovese per iniziativa personale del papa Benedetto XV, genovese, il quale elevò il santuario al titolo di basilica minore.
Lo stesso papa nel 1917 fece costruire nei giardini vaticani un'edicola in cui fece porre la statua della stessa Madonna regalatagli dai genovesi.



























In ogni incontro si tratta di scoprire nell'altro il mistero di Cristo: ognuno porta Cristo in sé... Affinché un tale incontro sia possibile, dobbiamo - come Maria - alzarci e metterci in marcia..

- Anselm Grùn -











Preghiera per la sera

O Vergine, si fa tardi,
tutto si addormenta sulla terra,
è l’ora del riposo: non abbandonarmi!

Metti la tua mano sui miei occhi
come una buona madre.
Chiudili dolcemente alle cose di quaggiù.
L’anima mia è stanca di affanni e di tristezze,
la fatica che mi attende è qui a me vicina.
Metti la tua mano sulla mia fronte,
arresta il mio pensiero.
Dolce sarà il mio riposo,
se benedetto da te.
Perché domani il tuo povero figlio
si desti più forte
e riprenda allegramente il peso del nuovo giorno.

Metti la tua mano sul mio cuore.
Lui solo vegli sempre e
ridica al suo Dio
un amore eterno.

- Padre Claude Wittock -

Buona giornata a tutti. :-)