Troppo
spesso ci fermiamo alla bellezza del vangelo, ci lasciamo affascinare. Ma non
basta, dimentichiamo che il Vangelo è esigente. Dobbiamo lasciare tutto e
superare quanto abbiamo fatto (le nostre certezze) per gettare ancora la rete
sulla sua Parola.
Il
diritto di Cristo di prendere la Parola
Quando
si è cristiani,
non
fare tutto il possibile,
ognuno
al suo posto,
perché
il Vangelo di Cristo venga annunciato,
è
perpetrare un furto,
è
rubare il suo sangue,
perché
è a prezzo del suo sangue
che
Cristo ha conquistato di forza
il
suo diritto di prendere la parola
fino
alle estremità della terra,
per
sempre,
tutti
i giorni,
fino
alla fine del mondo.
- Madeleine Delbrêl -
(da: Provocazione
marxista a un’esistenza per Dio)
17
maniere di pregare senza averne l'aria
Utili
a coloro che sono disperati dal dovere di pregare.
1
Camminare in lungo e in largo
in una chiesa romanica, bella, abbastanza grande
Saint Philibert de Tournus per esempio
o una chiesa gotica
Chartres, Reims, Bourges
o barocca, come la Wieskirche
e non pensare a niente
niente di niente
lasciar errare lo sguardo
lasciar cantare la pietra
lasciare che il luogo dica
ed andarsene, dopo un po’,
senza alcuna fretta.
Camminare in lungo e in largo
in una chiesa romanica, bella, abbastanza grande
Saint Philibert de Tournus per esempio
o una chiesa gotica
Chartres, Reims, Bourges
o barocca, come la Wieskirche
e non pensare a niente
niente di niente
lasciar errare lo sguardo
lasciar cantare la pietra
lasciare che il luogo dica
ed andarsene, dopo un po’,
senza alcuna fretta.
- Maurice Bellet -
(Cahiers
pour croire aujourd'hui. Novembre 1993, n° 131)
Quando
esercitiamo la compassione, dobbiamo fare i conti con la paura del dolore.
Ci
vuole coraggio per essere compassionevoli; bisogna imparare a rilassarsi e ad
avvicinarsi dolcemente verso ciò che spaventa.
Per
coltivare la compassione bisogna attingere alla totalità delle proprie
esperienze, che comprendono le sofferenze, l'empatia, ma anche la crudeltà e il
terrore.
E' da lì che si deve passare.
La
compassione non è una relazione tra il guaritore e il ferito, ma tra pari.
Solo quando conosciamo bene le nostre tenebre possiamo immedesimarci nelle
tenebre altrui.
La sofferta partecipazione nasce nel momento in cui riconosciamo la nostra
comune umanità.
- Pema
Chodron -
da "Consigli a un Guerriero Compassionevole"