C’è nulla di peggio di un cristiano che non si cura della salvezza degli altri?
Non puoi qui tirar fuori la povertà; infatti quella donnetta che mise le due
monetine ti accuserà (Mc 12,48).
Anche Pietro diceva al paralitico: Non ho né
argento né oro (At 3,6).
Così Paolo era talmente povero da patire spesso la
fame e mancare del cibo necessario.
Non puoi mettere avanti la tua umile
condizione; gli apostoli infatti erano umili e di basse origini.
Non puoi
addurre il pretesto dell’ignoranza; anche loro erano illetterati. Fossi schiavo
o fuggiasco, puoi sempre fare ciò che dipende da te.
Così era la situazione di
Onesimo di cui Paolo fa l’elogio (Fil; Col 4,9).
Non puoi obiettare che sei
debole; così era anche Timoteo.
Chiunque può essere utile al prossimo, se vuole
compiere la sua parte.
Non vedete gli alberi delle foreste, come sono rigogliosi, come sono belli,
sviluppati, snelli e alti? Ma se avessimo un orto vorremmo avere melograni e olivi fecondi piuttosto che quelli sterili... Così
sono coloro che vedono soltanto i propri interessi...
Se il lievito mescolato alla farina non porterà
tutto a fermentazione, è davvero lievito?
E che dire di un profumo che non
investa quanti si accostano? Lo si chiamerà ancora profumo?
E non dire che è
impossibile influenzare gli altri al bene, perché, se sei cristiano, è
impossibile che qualcosa non si trasmetta; fa parte della natura stessa del
cristiano...
Dire che un cristiano non può essere utile al prossimo è come
negare al sole la possibilità di illuminare e riscaldare.
(San Giovanni Crisostomo)
sacerdote ad
Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa, ca 345-407
Omelie sugli Atti degli Apostoli, 20
Alberi inutili
"Quest'albero non dà frutti...Taglialo dunque! Perché sfruttare il
terreno?”. Ma quello rispose: “Padrone, lascialo ancora quest'anno,
finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime...tra un anno.."
E' brutto accorgersi, che non ci sono frutti.
Nel rapporto con gli altri.
Che non ti capiscono nel modo che vorresti.
Nella propria vita,
Quando e come te li aspetti.
E subito, potente, una sola tentazione.
Tagliare tutto e con tutti.
Superba disperazione del "tutto o nulla".
Subito.
E invece Tu sei un Dio lento.
"all'ira e ricco di amore".
Lontano da gesti eclatanti,
ci chiedi solo di continuare.
A "zappettare e a concimare."
A curare quello che ci umilia vedere.
La nostra povertà.
A maneggiare concime.
A sperare che dia frutti tra un anno.
Tempo di attesa,
che riteniamo "troppo "umiliante.
Perchè "troppo" orgogliosi. E impazienti.
"Il concime bisogna farlo riposare, seccare,
deve decomporsi lentamente.
Con il tempo diventa malleabile, inodore, leggero,
fecondo. E' allora che dà i fiori più belli e la crescita migliore.Dio si
serve del nostro passato come concime per la nostra vita. Per farci
crescere.
Ma se tieni la testa nel tuo passato ancora caldo,
quello ti soffoca.
Bisogna lasciarlo riposare. Dentro di noi, col
tempo e con la grazia, senza accorgercene, ciò che non va si decompone.
Dobbiamo amare ciò di cui proviamo vergogna e che ci sembra ignobile. Quel concime diventerà fonte di fecondità. ” .
Dobbiamo amare ciò di cui proviamo vergogna e che ci sembra ignobile. Quel concime diventerà fonte di fecondità. ” .
Tim Guénard
"Spesso diciamo che non siamo nulla,
anzi che siamo la miseria in persona, la spazzatura del mondo; ma
resteremmo molto male se ci prendessero alla lettera e se ci considerassero in
pubblico secondo quanto diciamo ... fingiamo di fuggire e di nasconderci solo
perché ci inseguano e ci cerchino; dimostriamo di voler essere gli ultimi,
seduti proprio all’ultimo angolino della tavola, ma soltanto per passare
con grande onore a capotavola.
L’uomo sinceramente umile sarebbe più contento se
fosse un altro, anzichè lui stesso, a dire di lui che è un miserabile, un
nulla, un buono a nulla; o, perlomeno, se sa che si dice, non si oppone, ma
approva di cuore.
Perché, se è vero che ne è convinto, è naturale che ne sia
contento di vedere condivisa la sua opinione."
- San Francesco di Sales -
Buona giornata a tutti :-)