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sabato 24 agosto 2013

Credo nella Preghiera - Padre Andrea Gasparino -


Credo che la preghiera non è tutto, ma che tutto deve cominciare dalla preghiera: perché l’intelligenza umana è troppo corta e la volontà dell’uomo è troppo debole; perché l’uomo che agisce senza Dio non dà mai il meglio di sé stesso.
Credo che Gesù Cristo, dandoci il “ Padre nostro” ci ha voluto insegnare che la preghiera è amore.
Credo che la preghiera non ha bisogno di parole, perché l’amore non ha bisogno di parole.
Credo che si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama.
Credo che non sapremo mai con esattezza se la nostra è preghiera o non lo è, ma esiste un test infallibile della preghiera: se cresciamo nell’amore, se cresciamo nel distacco dal male, se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio.
Credo che impara a pregare solo chi impara a tacere davanti a Dio.
Credo che impara a pregare solo chi impara a resistere al silenzio di Dio.
Credo che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore il dono della preghiera, perché chi impara a pregare impara a vivere.

(Padre Andrea Gasparino)


“Ricordiamolo bene tutti: non si può annunciare il Vangelo di Gesù senza la testimonianza concreta della vita.”

Papa Francesco


“Leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato.”

Papa Francesco


Un pensiero .. ai cristiani che, in varie parti del mondo, si trovano in difficoltà nel professare apertamente la propria fede e nel vedere riconosciuto il diritto a viverla dignitosamente. 
Sono nostri fratelli e sorelle, testimoni coraggiosi - ancora più numerosi dei martiri nei primi secoli - che sopportano con perseveranza apostolica le varie forme attuali di persecuzione, non pochi rischiano anche la vita per rimanere fedeli al Vangelo di Cristo. 

Papa Francesco Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2013


Preghiera della sera

Signore, benedici questa notte,
che diventi per me un tempo santo,
un tempo in cui tu stesso mi parli nel sonno.
Benedici il mio sonno,
affinché possa riposarmi
e alzarmi domattina con energia rinnovata,
per portare a termine ciò a cui mi hai chiamato.
Benedicimi in questa notte,
affinché sia al sicuro e sorretto nelle tue mani buone.
Preservami dalla malattia e dalla morte.
Invia i tuoi santi angeli affinché mi custodiscano nella pace.
E benedici anche tutti coloro che questa notte piangono perché sono tristi.
Benedici coloro che non riescono a dormire.
E mostra loro che tieni la tua mano buona su di loro.
Benedica me e tutti coloro che mi sono cari il Dio buono e misericordioso,
il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Anselm Grun

Buona giornata a tutti. :-)






venerdì 7 giugno 2013

Una prova schiacciante - Padre Andrea Gasparino -




Gesù crocefisso! Come posso guardarti
con tranquillità, con indifferenza? 
Povera la Madre tua, 
crocefissa senza nemmeno una croce,
crocefissa con te
senza poter far nulla per te,
crocefissa accanto a te
mentre ti aiuta a sopportare. 
Cristo, sei nato tra i poveri, 
hai voluto il posto più povero per nascere,
hai voluto per primi intorno a te
i disprezzati;
ora vuoi morire tra i ladri. 
Certo,non dai alcun valore  
alle valutazioni umane; 
sembra che per te debbano essere
tutte capovolte, tanto sono fallaci. 
Penso a quando issarono la croce: 
che tortura fu la tu! 
Gesù, non riesco a pensare  
alla tua posizione, al respiro spasimante, 
al peso del tuo corpo,
a quelle mani inchiodate.
Ma perché hai scelto proprio
la morte più terribile? 
Lo so perché: 
volevi dare una prova che sfidasse i secoli,
per chiamare all’amore gli uomini. 
Grazie per la scritta sul capo: 
mi dici che sei venuto e sei morto
per essere re,mio re:
vuoi regnare nel mio cuore.

(Padre Andrea Gasparino) 



"La preghiera di ringraziamento è un autentico sentiero della gioia, ringraziare è aprire gli occhi su quanto Dio ci ama, aprire gli occhi su quanto è bella la vita" 

(Padre Andrea Gasparino)




“Ora, dal cielo, vi aiuterò veramente. Non abbiate paura di nulla” 
dal testamento di Padre Gasparino


"Si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama"

- Padre Andrea Gasparino -


Preghiera per la sera

Signore, al termine di un altro giorno
ti consegno la mia storia:
le mie afflizioni e le mie gioie,
i miei dubbi e le mie certezze,
lo sconforto e la speranza,
gli affetti e le delusioni.
Ti ringrazio,
per l'aiuto e il bene ricevuto:
la pazienza nelle cose irrisolte,
la serenità nelle emergenze,
la calma negli imprevisti.
Non abbandonare chi è solo,
allevia le sofferenze di chi è stremato dal dolore,
solleva chi è depresso e sfiduciato,
sorreggi chi vacilla nella fede.
Signore, al termine di un altro giorno ascolta e benedici.

Amen


Buona giornata a tutti :-)




sabato 2 febbraio 2013

Decalogo della docilità allo Spirito Santo - Padre Andrea Gasparino -


1. Lo Spirito parla sottovoce

Lo Spirito è rispettosissimo della tua libertà; è un amore forte e discreto quello dello Spirito, basta un po' di orgoglio e di superficialità e la Sua voce non ti raggiunge più. Lo Spirito tace, tace e attende.

Il Papa nell'enciclica sullo Spirito Santo dice: "Lo Spirito è la suprema guida dell'uomo, la luce dello spirito umano".

2. Se lo Spirito martella c’è un problema che scotta

Quando lo Spirito insiste è perché ci segnala una piaga, bisogna aprire gli occhi. Ogni ritardo ad accogliere la Sua voce fa gravi danni alla tua vita spirituale; ogni prontezza nel rispondere ti rinnova e ti apre a percepire meglio la Sua luce. Ma quante volte lo Spirito martella: "Lascia quell' amicizia. Lascia quell'occasione, lascia quel vizio". E allora quando lo Spirito martella bisogna partire.

Il Papa nell'enciclica, dice: "Sotto l'influsso dello Spirito matura e si rafforza l'uomo interiore. Lo Spirito costruisce in noi l'uomo interiore, lo fa crescere e lo rafforza".

3. Il segreto della gioia è dare continue gioie allo Spirito Santo

Ma bisogna partire dalla concretezza, dalle piccole cose. Ogni atto di umiltà, ogni atto di generosità alimenta la gioia che lo Spirito Santo semina in noi. Quando fate un atto di bontà, voi, se non state attenti, dopo vi inorgoglite un po'. Quando fate un atto di bontà adesso non fate più così; fermatevi e dite: "Grazie, Spirito Santo". Io ho inventato per me questa preghiera; quando faccio una gentilezza adesso dico: "Grazie, Spirito Santo, ancora, ancora", per dirgli: "Continua a ispirarmi la bontà, continua a mettermi un' occasione di fare qualcosa di bello per te". Ecco, continuamente lo Spirito Santo è all' opera, ma bisogna lasciarlo operare.

Il Papa nell'enciclica al numero 67 dice: "La gioia che nessuno può togliere è dono dello Spirito Santo".

4. Lo Spirito non si stanca di parlarti, istruirti, di formarti

Lo Spirito, voglio dire, è la fedeltà dell'amore e usa i mezzi più semplici: ispirazioni, consigli di persone che ti amano, esempi, testimonianze, letture, incontri, avvenimenti...
Il Papa nell'enciclica al numero 58 dice: "Lo Spirito Santo è l'incessante donarsi di Dio".

5. La Parola di Dio è la prima antenna dello Spirito Santo

Voglio dire: impara a leggere la Parola di Dio implorando lo Spirito; non leggere mai la Parola senza lo Spirito. Nutriti della Parola invocando lo Spirito. Prega la Parola nello Spirito. Quando prendi in mano la Parola, primo: alza l' antenna dell' ascolto dello Spirito; poi prega, prega lo Spirito. E' con la Parola e la preghiera che impari a distinguere la voce dello Spirito.

Il Papa nell'enciclica al numero 25 dice: "Con la forza del Vangelo lo Spirito Santo rinnova costantemente la Chiesa". Vedete, la Parola di Dio è l'antenna costante che rinnova la Chiesa, per cui la Chiesa si collega con lo Spirito Santo.

6. Non cessare di ringraziare lo Spirito per quello che fa per te

La tua vita è un intreccio misterioso e continuo di doni dello Spirito Santo: dal Battesimo fino alla morte. Dalla tua nascita fino alla morte c'è un filo d' oro: i doni dello Spirito; un filo d'oro che percorre tutta la tua vita. Tu percepisci appena alcuni doni, ma devi sforzarti di trovarne tanti. E dei doni che percepisci comincia a ringraziare.

Il Papa nell'enciclica al numero 67 dice: "Davanti allo Spirito io mi inginocchio per riconoscenza".

7. Il maligno copia dallo Spirito e fa di tutto per contrastare la sua opera

Satana è la scimmia di Dio, copia da Dio. Anche lui manda le sue ispirazioni, anche lui manda i suoi messaggi, manda i suoi messaggeri.

Certe volte, quando aprite i mass media c'è il messaggero che vi aspetta, ma la potenza dello Spirito Santo sbaraglia con un soffio Satana. Basta affidarci a Lui totalmente e prontamente; poi vinciamo qualunque seduzione di Satana se siamo ben legati allo Spirito Santo.
Incontro sempre più persone che sono impaurite di Satana: non c'è da aver paura di Satana perché abbiamo lo Spirito Santo. Quando ci leghiamo allo Spirito Santo, Satana non può più nulla. Quando invochiamo lo Spirito Santo, Satana è bloccato. Quando sulle persone imploriamo lo Spirito Santo Satana è inefficace.


Il Papa nell'
enciclica al numero 38 ha scritto: "Satana, il perverso genio del sospetto, sfida l'uomo a diventare l'avversario di Dio".

8. Un’ offesa frequente allo Spirito è non rapportati a Lui come persona

Insisterò sempre su questo punto, perché noi non trattiamo lo Spirito Santo come una persona.

Eppure Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che "Vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà quello che vi ho detto", ci accompagnerà, ci convincerà sul peccato, ci strapperà cioè dal peccato.
Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che è il nostro sostegno, il nostro maestro, eppure molto spesso noi non ci rapportiamo a Lui come una persona viva, viva che vive in mezzo a noi. Lo
consideriamo
una realtà lontana, sfuggente, irreale.

Il Papa ha detto queste bellissime parole, al numero 22 dell'enciclica: "Lo Spirito è non solo un dono alla persona ma è la Persona dono". La Persona che si fa dono, il donarsi incessante a Dio.
E allora abituatevi a cominciare sempre la giornata dicendo: "Buongiorno, Spirito Santo", che è vicino a voi, in voi, e a terminare la giornata dicendo: "Buonanotte Spirito Santo", che è in voi e che guida anche il vostro riposo.


9. Gesù ha promesso che il Padre dà lo Spirito a chiunque lo chiede

Non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza.

Il Papa al numero 65 dell'enciclica dice: "Lo Spirito Santo è il dono che viene nel cuore dell'uomo insieme con la preghiera".

10. Lo Spirito è l’Amore di Dio effuso nei nostri cuori

Più viviamo nell'amore, più viviamo nello Spirito Santo. Più seguiamo il nostro egoismo più ci allontaniamo dallo Spirito Santo. Però lo Spirito non si arrende mai, continuamente ci stimola nell'amore.

Il Papa nell'enciclica dice: "Lo Spirito Santo è Persona-Amore, in Lui la vita intima di Dio si fa dono".
Mi dona incessante la Sua vita intima, perché l'amore di Dio effuso nei nostri cuori è lo Spirito Santo.

(Padre Andrea Gasparino)
Fonte: Scuola di Preghiera a cura di Padre Gasparino

un pò di biografia: http://leggoerifletto.blogspot.it/2011/03/padre-andrea-gasparino-biografia.html





Fra le meraviglie del mondo e l'angoscia dei cuori umani, lo Spirito annodò questo legame che chiamasi fede.

- Lanza del Vasto -




Abbiamo sete dello Spirito Santo o abbiamo un'inconsapevole timore di esso? Noi avvertiamo che se lo Spirito Santo viene, non può lasciare le cose come le trova. Tutto quello che lo Spirito Santo tocca, lo Spirito Santo cambia! La nostra preghiera per ricevere lo Spirito Santo a volte assomiglia alla preghiera di Agostino prima della sua conversione.: "Donami la castità e il dominio di me, ma non subito" Siamo tentati di dire, "Vieni Spirito Santo....ma non ora".

- padre Raniero Cantalamessa -



...La grazia dello Spirito Santo, non è qualcosa che possiamo meritare o conquistare: possiamo solamente riceverla come puro dono. L'amore di Dio può effondere la sua forza solo quando gli permettiamo di cambiarci dal di dentro. Noi dobbiamo permettergli di penetrare nella dura crosta della nostra indifferenza, della nostra stanchezza spirituale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questo nostro tempo, Solo allora possiamo permettergli di accendere la nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri più profondi.

- papa Benedetto XVI -  alla GMG di Sidney, 20 luglio 2008


“Chiunque parlerà contro il Figlio dell’Uomo, gli sarà perdonato; 
ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato”. (Luca 12,8-12)


buona giornata a tutti 

www.leggoerifletto.it











domenica 10 giugno 2012

Lettera ai giovani sulla sessualità (5) - Padre Andrea Gasparino

4 • EDUCARSI AL SACRO

Questo è il grado superiore di educazione sessuale, finché non si giunge qui, manca il più nell'educazione ses­suale. Bisogna che entri nel tuo cuore una verità sublime: il sesso è una realtà segnata dal sacro. La prova è questa: Dio ha legato la sessualità al mistero della vita.

Dicono che nella spiritualità indù il rapporto sessuale è compiuto dagli sposi come un atto sacro. Conosco tanti sposi cristiani che vivono il rapporto matrimoniale come un atto sacro, preparato nella preghiera e nella purifica­zione da ogni egoismo. Il loro donarsi per amore, diventa un momento di grazia che li arricchisce.

La formazione al sacro deve cominciare in tempo, fin dalla fanciullezza: imparando il rispetto per tutto ciò che è attinente al mistero della vita e del sesso. È una mentalità che dobbiamo rafforzare nell'adolescenza.

Per esempio quando l'adolescente passa vicino a una donna incinta, deve imparare a fare una preghiera per la piccola creatura che quella mamma porta in sé, e un'altra per quella mamma, perché sia capace a educare quel bimbo in modo sapiente, e sia capace di sopportare tutti i sacrifici che Dio le chiederà per la vita di quel bimbo.

L'incontro con una mamma in attesa di un figlio è un momento di grande commozione per l'adolescente. Quando questo senso del sacro è vivo, si capisce che la sua maturazione sessuale sta giungendo a un livello altis­simo.

Rapporti prematrimoniali

Parliamo un momento, è il suo posto più giusto, dello spinoso problema dei rapporti prematrimoniali.

È un punto importante nella formazione dei giovani, è la loro prova del fuoco. Da questo problema nasce la se­rietà del futuro matrimonio, o il suo sfascio.

Mi ha sempre colpito un dato di fatto impressionante: i matrimoni falliti che ho incontrato nella mia vita, sono partiti tutti con rapporti prematrimoniali sbagliati. Non ho ancora incontrato un solo caso di matrimonio ben riu­scito che affondava la sua radice in un fidanzamento sba­gliato.

Il fidanzamento e il matrimonio sono due realtà legate, ma diverse: il fidanzamento è preparazione e attesa. Il matrimonio è compimento.

Perché la Chiesa dice no ai rapporti prematrimo­niali? Per tanti gravi motivi. Eccone alcuni.

1. Il rapporto prematrimoniale è un'ingiustizia e una slealtà, perché la Chiesa considera l'atto matrimo­niale come un atto con cui ci si impegna irrevocabilmen­te. Ora è lecito prendere alla leggera questo atto? E gio­care con questo atto? «Pongono il segno del matrimonio senza che vi sia il matrimonio», si legge in un documento dell'Episcopato tedesco: è qui la sua gravità.

Un giovane mi ha chiesto: «Perché la Chiesa, nono­stante la mentalità che circola, è sempre sulle sue posizio­ni di massima severità in questa faccenda?».

Ho risposto: ma la Chiesa non c'entra, è la severità di Cristo che obbliga la Chiesa ad aprire gli occhi e a farli aprire. Alla Chiesa sarebbe più comodo essere blanda, fa­re la tollerante come fanno tutti, come ormai è di moda.

Ma non può, perché Gesù Cristo ha parlato chiaro sulla santità del matrimonio - cioè sulla sua serietà - fino a dire: «Avete inteso che fu detto: "Non commettere adul­terio", ma io vi dico: chiunque guarda una donna per de­siderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuo­re» (Mt 5,27).

Il vincolo matrimoniale è così sacro, che basta uno sguardo impuro, un desiderio impuro, a sporcarlo e a in­frangerlo. Ora giudica tu come è grave il divertirsi con l'atto matrimoniale.

E la coscienza te lo conferma, se sei profondamente sincero, che Cristo ha ragione: non si può donare il cor­po senza donare se stessi.

2. Un motivo serio che convalida la severità della Chiesa è questo: la libertà prematrimoniale impove­risce la conoscenza vera, e non verifica affatto l'amore.

La prova dell'amore tra i due ragazzi è macchiata e di­sturbata dalla loro sensualità; chi indulge ai rapporti pre­matrimoniali giunge al matrimonio senza aver fatto la prova dell'amore.

E l'amore senza gratificazioni quello che conta: due giovani che si lasciano andare vanno al matrimonio con gli occhi bendati, senza sapere se saranno capaci di esse­re reciprocamente fedeli.

3. Un'altra riflessione che mi impressiona è questa: l'amore vero non è mai cedimento o conquista, l'amore vero rende migliori e sereni. Voglio vedere com'è la coscienza e la pace interiore di chi corre dietro ai suoi istinti e alle sue passioni.

Una ragazza mi ha confidato: «Ho risposto così al mio ragazzo che cercava soddisfazioni sensuali: "Ho detto no perché: non ti considero un ragazzino da accontentare, ma ti considero un amico da aiutare a crescere, e che aiuta me a crescere.

Se mi ami veramente, devi considerarmi una persona, non devi considerarmi un oggetto. Baloccarti con l'amore è troppo infantile. Non voglio sciupare l'amore"».

Sono risposte che vengono dallo Spirito Santo.

4. C'è un'insidia che sembra vestita di luce, ma è pie­na di menzogna. Eccola: dobbiamo vedere se siamo fatti una per l'altro, se fra noi c'è armonia sessuale.

Menzogna! Il matrimonio non è un gioco sessuale. Il divertirsi non chiarisce certo l'armonia sessuale. E il ri­spetto che crea l'armonia, non il divertirsi. Il divertirsi usando un atto sacro, scatena e fomenta l'egoismo; non crea l'armonia, la minaccia.

Ho sentito un sacerdote presentare questo paragone: «Sono chiamato al sacerdozio, ma prima del giorno in cui sarò consacrato non posso né celebrare la Messa né dare l'assoluzione. Se lo facessi commetterei un delitto. Eppu­re a tre mesi dalla prima Messa conosco già il messale e ho finito i miei studi».

Solo col sacramento dell'Ordine il novello sacerdote riceve da Cristo il sì che lo investe della missione di sacer­dote per tutta la vita.

Così due giovani col matrimonio ricevono il sì di Cri­sto che li rende capaci di un sì reciproco, fedele per tutta la vita, e insieme sono investiti della missione sublime di trasmettere la vita.

5. Lo so che l'andazzo è grande e troppa gente ci ca­sca. Si dice: «Ci mettiamo insieme e vediamo», e si sot­tintende: se non va, ognuno ritorna per conto suo.

Non è un ragionare da persona, è un ragionare ani­malesco. È lo sfascio della famiglia, che spesso la fa pa­gare ai figli. È la premessa per gli squilibri affettivi, è cal­pestare la missione matrimoniale, è la strage della fami­glia nel presente e nel futuro.

Un'altra famiglia che nasce sullo sfascio di un matri­monio andato a monte, è una desolazione! Che consi­stenza potrà avere costruire su un divorzio un'altra fami­glia, calpestando cocciutamente la legge di Dio?

(continua)
(Padre Andrea Gasparino)

4) http://www.leggoerifletto.blogspot.it/search/label/Gasparino%20Andrea
3) http://www.leggoerifletto.blogspot.it/2012/05/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita-3.html
2) http://www.leggoerifletto.blogspot.it/2012/04/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita-2.html
1) http://www.leggoerifletto.blogspot.it/2012/04/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita.html

Il bacio, Picasso

Solo per oggi, e domani ancora…
Alzati presto. Fai un sorriso
Lascia andare i sensi di colpa, non guardarti indietro.
Fai un piano, credi in te stesso.
Goditi ciò che sei. Accetta la tua umanità.

Chiedi aiuto, e accetta ciò che gli altri hanno da darti.
Ringrazia.
Cambia, senza indugio e con coraggio.
Accetta ciò che non puoi cambiare. Sii paziente.
Mantieni le promesse, quelle del tuo cuore.
Non indugiare sul passato.
Vivi con amore ogni momento. Costruisci un domani migliore.
Apri il tuo cuore, esplora la tua anima.
Ricorda, i miracoli accadono.
Sorridi.

(Stephen Littleword)

mercoledì 23 maggio 2012

Lettera ai giovani sulla sessualità (4) - Padre Andrea Gasparino

3 • EDUCARSI ALL'AMORE

Parlo di amicizie. Devi processare le tue amicizie con serenità e con garbo, ma devi farlo, perché l'amicizia deve farti crescere, non imprigionarti nella tua debolezza.

L'amicizia è uno dei doni più grandi che Dio fa all'uo­mo, è un dono delicato che esige cure e attenzioni. L'amicizia è un dono meraviglioso di Dio, per formar­ci all'amore.

L'amore! La parola umana più profanata, la più bel­la e la più maltrattata, la più semplice e la più fraintesa. L'amore è rispetto della persona, non scatenamento dei propri egoismi. Quando sentite la parola amore siete tal­mente abituati alla sua profanazione, che subito il pen­siero vi porta a qualcosa di negativo.

Bisogna assolutamente verificare le nostre idee sull'a­more. Tutti! perché tutti nasciamo per amare.

Quand'è che un ragazzo ama una ragazza?

Quando cerca il suo bene, il suo vero bene. Il suo vero bene però non sta in quel che piace a te, sta in quel che piace a Dio:

sei fragile? Devi diventare forte, e io ti devo aiutare;

hai un bisogno reale? Io ti aiuto a colmarlo, ma non approfitto di te per i miei egoismi;

sei bella? Ma prima di scegliere la tua bellezza scelgo la tua persona, scelgo i valori profondi che ci sono in te.

L'attrazione fisica non è la profondità dell'amore, è un coefficiente abbastanza secondario dell'amore. Quan­do avrai scelto la compagna della tua vita, se l'hai scelta nell'amore vero, tu le sarai legato anche quando la sua bellezza sparirà.

Tu hai scelto la sua persona, non la sua giovinezza, non la sua bellezza, non il suo fascino, anche se tutti que­sti elementi hanno avuto il loro ruolo per la tua scelta.

E la prova qual è, se hai scelto la persona più che le sue qualità esteriori? La prova è che sei pronto a qua­lunque sacrificio per lei. L'amore è donarsi nella gioia, ma anche nel sacrificio. Finché non sei pronto al sacrificio dei tuoi gusti, il tuo non è amore autentico.

Quando vedo che certi ragazzi vanno al matrimonio con una spensieratezza completa, come se andassero a uno spettacolo rock, mi gela il sangue nelle vene, perché mi domando: quanto tempo starà in piedi quel matrimo­nio? Cosa ne sarà dei loro bambini se ne avranno?

Sì, perché troppi ragazzi vanno al matrimonio senza essere capaci di amare, senza aver capito che amare è do­narsi fino al sacrificio.

Nessuno ha detto loro che amare è:

- sacrificarsi, rinnegarsi, rispettare i gusti dell'al­tro,

- tacere quando si ha una voglia matta di parlare,

- rinunciare a tutti i propri capricci,

- saper rispondere a tutti i bisogni,

-saper indovinare i desideri,

- cercare in ogni momento il vero bene dell'altro ri­nunciando al proprio tornaconto e alle proprie scelte,

- sapersi donare, cambiare la tua esistenza in dono! E questo non per un giorno, ma per la vita intera.

Ec­co, tutto questo è amare.

La formazione del carattere

Così, l'amore esige prima del matrimonio una revisio­ne seria, un'adeguata formazione del carattere. Chi va al matrimonio senza aver formato il carattere è un po­veretto, come chi si sposa e non ha nemmeno la casa.

Se il tuo carattere si accende come un fiammifero alla prima contraddizione, come farai a reggere quando na­sceranno i contrasti profondi tra te e lei?

Anche la formazione del carattere è amore: devi li­marlo in modo da saper convivere e rispettare le angola­ture degli altri.

Se il tuo carattere è sempre in frizione, il tuo matri­monio starà poco ad andarsene a gambe levate.

E la formazione all'amore, non sognare di farla sei mesi prima del tuo matrimonio: la devi iniziare al più pre­sto, subito.

Comincia ad amare in casa, ma seriamente. Comin­cia a sacrificarti in casa, seriamente, e senza crederti un eroe.

La tua casa è un'ottima palestra per addestrarti ad amare, e per limare il tuo carattere. Più presto cominci, migliore sarà il tuo matrimonio.

(continua)

(Padre Andrea Gasparino)
1°) http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/04/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita.html
2°) http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/04/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita-2.html
3°) http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/05/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita-3.html

Lorenzo Lotto (1480-1557)
Madonna col Bambino e S.Giovannino, particolare (1518)


Dannazione ragazzo, non innamorarti di una ragazza solo perchè ha un bel culo, o una terza piazzata bene. Non innamorarti solo perchè ha belle forme, quelle con il tempo andranno a farsi fottere. Piuttosto, innamorati del profumo della sua pelle, dell'emozioni che ti regala con un sorriso. Innamorati dei suoi abbracci e delle sue carezze. Innamorati delle sue imperfezioni, rendile uniche e inimitabili. Cogli la sua vera essenza, ubriacati di lei. Non badare alle forme, scava nel suo animo e arriva fino al centro del suo cuore. Innamorati di questo, perchè è l'unica cosa che troverai sempre.
(Bob Marley)