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martedì 21 maggio 2024

La danza della realtà - Alejandro Jodorowsky

Vorrei ritornare alla mia giovinezza e appollaiarmi di nuovo sul ramo di un albero insieme al mio amico poeta, e come quella volta indimenticabile vorrei dedurre dal molto che non sappiamo quel poco di prezioso che sappiamo:
Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo, ma so che è mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so che cosa sia l’amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudeltà.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da ciò che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.


- Alejjandro Jodorowsky -



Fu così che ti costruii, trasportando in carne i miei sogni
con lo splendore della luna donandoti una pelle d’argento
collocando un occhio vivo nelle tue mille mani che implorano
affinchè duplicata in quattro tu fossi il calice della mia tavola
e nelle tue innumerevoli labbra si tatuasse il nuovo credo.
La tua voce senza fine che entra nel mondo come un’ostia rossa
fino a paralizzare l’infinito specchio in un’eterna immagine 

- Alejandro Jodorowsky - 




Non dire tutto ciò che sai; non credere a tutto ciò che ascolti; non fare tutto ciò che puoi. Mantieni dentro di te un giardino segreto.

- Alejandro Jodorowsky -



Buona giornata a tutti. :-)



mercoledì 11 agosto 2021

Ti chiameranno “pazza” - Alejandro Jodorowsky

Ti chiameranno “pazza” perché lo sei, perché sei nata con il dono di vedere le cose in un altro modo e questo li spaventa.

Ti chiameranno ′′intensa′′ perché lo sei, perché sei nata con il valore ben indossato per permetterti di sentire tutto pienamente e questo li intimidisce.

Ti chiameranno ′′egoista′′ perché è così, perché hai scoperto di essere la cosa più importante della tua vita e questo non gli conviene.

Ti chiameranno in molti modi, con molti giudizi, per molto tempo, ma resta ferma in te e in quello che vuoi, e ti prometto che un giorno ti chiameranno per dirti: ′′ Grazie di esistere ".

 - Alejandro Jodorowsky -


Ti stanchi di chi promette di esserci e non c’è mai, ti stanchi di correre dietro alle persone, di amare troppo per poi ridurti a pezzi, ti stanchi di essere l’unica a dare, ti stanchi di dover sempre ricominciare da sola, di dover sempre rialzarti anche se non hai più forze, ti stanchi ma anche il tuo cuore si stanca di avere crepe, la tua mente si stanca di pensare troppo e di avere sempre tanti problemi, di non essere mai libera.

Ti stanchi di non essere mai la prima scelta di nessuno.

E quando sei al limite cambi, sei fredda, diventi acida, non ti fidi più di nessuno e ti fai scorrere la vita addosso aspettando costantemente qualcuno che ti salvi da questa indifferenza.

Si sono cambiata, ma non per colpa mia.

  ~ Charles M. Schulz ~


Mi è capitato di amare tanto

e di dare tanto,

così tanto da dimenticarmi di me.

Mi è capitato di sentirmi sbagliata

e di permettere che mi facessero sentire tale.

Mi è capitato di elemosinare

amore e attenzioni.

Ho usato tutta la pazienza che avevo.

Poi ho scelto me.

Ho capito che alla fine ero io

l'unica persona su cui avrei potuto contare.

E adesso non mi accontento più.

E non è presunzione.

È solo voglia di un amore all'altezza

del cuore che ho.

 ~ Riccardo Bertoldi ~

Tratto dal libro: "Scrivimi, magari ti amo ancora"


Buona giornata a tutti :-)


www.leggoerifletto.it



 


venerdì 18 giugno 2021

Calice - Alejandro Jodorowsky

Fu così che ti costruii, trasportando in carne i miei sogni
con lo splendore della luna donandoti una pelle d’argento
collocando un occhio vivo nelle tue mille mani che implorano
affinchè duplicata in quattro tu fossi il calice della mia tavola
e nelle tue innumerevoli labbra si tatuasse il nuovo credo.
La tua voce senza fine che entra nel mondo come un’ostia rossa
fino a paralizzare l’infinito specchio in un’eterna immagine.


- Alejandro Jodorowsky - 



L’infermità emozionale della nostra società è catastrofe ancora più grande della bomba atomica e le uniche terapie possibili sono creatività e bellezza.

- Alejandro Jodorowsky -



Perdonami per sentire
quello che non dici
in quello che dici. 

- Alejandro Jodorowsky - 




Buona giornata a tutti :-)





lunedì 12 ottobre 2020

Mi piace - Alejandro Jodorowsky


Mi piace sviluppare la mia coscienza per capire perché sono vivo, cos’è il mio corpo e cosa devo fare per cooperare con i disegni dell’universo.
Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili e si crea false forme di condotta, plagiata da personalità importanti.
Mi piace rispettare gli altri, non per via delle deviazioni narcisistiche della loro personalità, ma per come si sono evolute interiormente.
Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio, il cui cuore critica gli altri senza sosta, la cui sessualità vive insoddisfatta, il cui corpo s’intossica senza saper apprezzare di essere vivo.
Ogni secondo di vita è un regalo sublime.
Mi piace invecchiare perché il tempo dissolve il superfluo e conserva l’essenziale.
Non mi piace la gente che per retaggi infantili trasforma le bugie in superstizioni.
Non mi piace che ci sia un papa che predica senza condividere la sua anima con una “papessa”.
Non mi piace che la religione sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.
Mi piace collaborare e non competere.
Mi piace scoprire in ogni essere quella gioia eterna che potremmo chiamare Dio interiore.
Non mi piace l’arte che serve solo a celebrare il suo esecutore.
Mi piace l’arte che serve per guarire.
Non mi piacciono le persone troppo stupide.
Mi piace tutto ciò che provoca il riso.
Mi piace affrontare, volontariamente, la mia sofferenza, con l’obiettivo di espandere la mia coscienza.


- Alejandro Jodorowsky -





La solitudine può essere una ingiusta condanna o una splendida conquista. Imparare a stare bene da soli è il miglior modo per imparare a stare bene con gli altri. La compagnia sarà una scelta e non più una necessità. 
Cercheremo gli altri per essere un regalo reciproco, mai per riempire la nostra solitudine. 
Ed impareremo ad evitare quelli che ci tolgono la nostra solitudine senza darci la loro compagnia. 

(Agostino Degas)



Buona giornata a tutti :-)

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martedì 6 agosto 2019

I Vangeli per guarire di Alejandro Jodorowsky

La ricerca di conferme è sintomo di insicurezza personale se trovi qualcuno che te la aggrava....il problema del "basso" è suo non tuo...spetta a noi stessi riacquistare sicurezza e non permettere mai a nessuno di sminuirci!

Che caratteristiche deve avere una persona per guarire qualcuno? 

(Javier Esteban - intervistatore)

- Alejandro Jodorowsky -
da “Lezioni per Mutanti” Interviste con Javier Esteban

In realtà la maggior parte dei problemi che ci tormentano sono quelli che vogliamo avere. Siamo vincolati alle nostre difficoltà in quanto sono loro che formano la nostra identità, sono loro che ci permettono di definirci in quanto persone ...con un determinato carattere. La gente vuole smettere di soffrire ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, e desidera continuare a vivere in funzione dei suoi adorati problemi. 

- Alejandro Jodorowsky - 







Che consigli daresti per vincere le paure di cui soffriamo?

Ogni caso è diverso dall'altro, ma ho sempre detto che bisogna esprimere le paure in forma psicomagica. 

Bisogna scoprire che cosa ci impaurisce e farlo. Se una persona teme di morire, le organizzo una funzione funebre, la seppellisco simbolicamente. 

Chi ha paura di essere povero, lo mando in un altra città a chiedere l'elemosina per un giorno. Faccio sì che si collochino sul limite di quello che temono. Che lo affrontino.

Georg Groddeck ha detto una cosa che mi è piaciuta molto: “hai paura di ciò che desideri”. 

Se una persona ha paura di essere omosessuale, lo mando abbigliato come un travestito in un bar per omosessuali.

Per sconfiggere la paura, bisogna far sì che entri nella tua vita in maniera concreta.


-Alejandro Jodorowsky -
da "Psicomagia"




Sono profondamente convinto della magia della vita.
La magia non è superstizione, la magia è la natura del mondo. Il mondo non è logico nè razionale, è magico, ed esiste un legame stretto tra tutto ciò che accade.
Il tempo non è lineare, gli effetti a volte si producono prima delle cause, alcune cose sono inspiegabili... la realtà è miracolosa, è magica.
Segue principi che non sono scientifici. La realtà non è scientifica.
Questa vita che noi vorremmo logica è in realtà folle, scioccante, meravigliosa e crudele. Il nostro comportamento che pretendiamo logico e consapevole, di fatto è irrazionale, pazzo, contraddittorio.
La realtà è come un sogno nel quale dobbiamo lavorare per poter passare progressivamente dal sogno inconscio, che può sempre trasformarsi in incubo, al sogno "lucido". Se osserviamo lucidamente la nostra realtà scopriamo che è poetica, illogica, esuberante. 

- Alejandro Jodorowsky -


Buona giornata a tutti. :-)


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martedì 9 aprile 2019

La venditrice di lampade e nasi – Alejandro Jodorowsky

In quella città quasi nessuno aveva le finestre. Le case erano cubi neri. 
Non si conosceva la luce. Le strade erano percorse da fiumi di tenebre perché l’atmosfera contaminata formava uno scudo impenetrabile per le carezze del sole. Gli abitanti di questo mondo non avevano il naso. 
Sentendosi felici, abitavano nell’ ombra, preoccupati solo di lavorare per riempire lo stomaco e soddisfare i loro desideri sessuali. 
Un bel giorno comparve un’anziana che gridava: “Vendo una lampada e un naso!”. 
Un tizio che passava di lì si sentì attratto da quella strana signora: i suoi occhi brillavano al buio come due lucciole. Comprò la lampada e il naso. Quando stava per pagare, l’anziana non volle i suoi soldi. 
L’uomo tornò in tutta fretta nel suo cubicolo. Appena ebbe chiuso la porta, un odore insopportabile gli invase le fosse nasali fino a scuotergli il cervello. 
Allora accese la lampada: quella che aveva sempre creduto una stanza bella, pulita, tranquilla, era in realtà un nido di ragni, spazzatura, cibi imputriditi, mobili tarlati, strati di unto, escrementi di ratto. 
Non riuscì più a vivere in quel posto schifoso! Vagò per le strade finché incontrò di nuovo la vecchia signora. “Strega, cos’hai fatto alla mia casa elegante? Prima vivevo bene, come tutti gli altri, ma appena ho messo il naso e ho acceso la lampada, quei due oggetti hanno cambiato il mio mondo. Perché tanta cattiveria?” L’anziana signora rispose: “Il tuo mondo non è cambiato: è sempre stato così! Prima non te ne accorgevi e credevi di stare bene in un posto che presto o tardi ti avrebbe distrutto. Quando si acquisiscono organi nuovi e si accende la luce, soffriamo perché riusciamo a vedere noi stessi come siamo davvero e non come crediamo di essere. Adesso che sai com’è la tua realtà, devi aprire le finestre, uccidere i parassiti, pulire le pareti, disinfettare la tua casa e solo allora potrai essere felice. E a quel punto dovrai dare la lampada e il naso a qualcun’ altro, proprio come ho fatto io.


- Alejandro Jodorowsky -


Il senso della nostra vita è misterioso; 
è «nelle mani di Dio», come dicevano i nostri vecchi. 
«Nelle mani di Dio», 
come qualche volta riusciamo a dire anche noi, 
con minore forza e verità. 
Ma questo «essere nelle mani di Dio»
innanzitutto vuol dire che qualunque cosa noi si subisca,
o qualunque cosa attraverso la quale noi 
quotidianamente passiamo, 
qualunque cosa accada, 
tutto è per un positivo, per un bene. 
Non si può staccare
l'idea del Mistero di Dio dalla parola bene. 
Tutto è nelle mani di Dio 
e quindi tutto è per il bene.

Da: "Voi chi dite che io sia"?



"Dio non ci rimette mai sulla strada dritta, no,
non ci rimette sulla strada dritta,
perché si serve delle nostre svolte,
dei nostri vagabondaggi,
delle nostre deviazioni
per inventare una strada nuova,
la strada unica di ciascuno,
propria di ciascuno."

F. Hadjadj



Buona giornata a tutti :-)




giovedì 11 ottobre 2018

Non si guarisce qualcuno, si aiuta qualcuno a guarirsi - Alejandro Jodorowsky

Che caratteristiche deve avere una persona per guarire qualcuno? 
- Javier Esteban - intervistatore


Non si guarisce qualcuno, si aiuta qualcuno a guarirsi. 
Chi vuole guarire un altro è un vanitoso. Neppure l'altro guarisce se stesso. 
E' Dio che lo guarisce. 
Credo che il motore di tutto ciò sia la bontà. 
Quando una persona sviluppa in sé il sentimento della bontà, percepisce i sentimenti dell'altro e fa quello che può per toglierlo dal male. 
Bisogna mettersi nei panni dell'altro e fare il possibile perchè l'altro scopra come curarsi. Per questo è necessario che l'altro aumenti il proprio livello di coscienza e cambi la propria visione delle cose. 
Tutti noi percepiamo la vita da un certo punto di vista, più o meno variabile.
Quando cambiamo punto di vista, anche la nostra vita cambia.


Il terapista, per guarire, deve lasciar da parte la morale? 
- Javier Esteban - intervistatore


Deve essere amorale, ma non immorale. L'immoralità rivela una malattia. 
Essere amorale per il terapista significa non giudicare. 
Come un medico: se un assassino è ferito, il chirurgo lo aiuta e gli sutura la ferita. 
Il terapista deve agire nello stesso modo. Deve lasciare da parte i pregiudizi, e a maggior ragione deve farlo un terapista che si basa sulla psicologia.

- Alejandro Jodorowsky -

da “Lezioni per Mutanti” Interviste con Javier Esteban



Quando, a New York, stavo montando il mio film “La Montagna Sacra”,
ho avuto problemi di tutti i tipi e ogni notte inzuppavo di sudore sei o sette magliette.
Sono andato a trovare un saggio cinese che mi avevano consigliato.
Era poeta, gran maestro di tai-chi e medico.
Non appena mi ha visto, mi ha domandato:
“Qual'è il suo scopo nella vita?”.Sono rimasto frastornato, privo di risposta.
Lui ha continuato: “Se lei non mi dice qual'è il suo scopo nella vita, non posso curarla”.
Allora ho capito che se un' imbarcazione attraversa la vita senza un fine non arriva in nessun porto.
Ciò che fa sì che la vita non ci divori è avere uno scopo.
Quanto più elevato sarà, tanto più lontano ci porterà.
Come mistico ho un unico scopo: conoscere Dio.
Non il Dio di cui si parla dappertutto, ma quella cosa incredibile che muove l'universo.
Non solo: il mio scopo è dissolvermi tranquillamente in lui.
Questo è il mio fine...


- Alejandro Jodorowsky -

da “Lezioni per Mutanti” Interviste con Javier Esteban




In realtà la maggior parte dei problemi che ci tormentano sono quelli che vogliamo avere. 
Siamo vincolati alle nostre difficoltà in quanto sono loro che formano la nostra identità, sono loro che ci permettono di definirci in quanto persone ...con un determinato carattere. 
La gente vuole smettere di soffrire ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, e desidera continuare a vivere in funzione dei suoi adorati problemi. 

- Alejandro Jodorowsky -


Buona giornata a tutti. :)



domenica 22 luglio 2018

Vieni a me - Alejandro Jodorowsky

«Amare significa, in ogni caso, essere vulnerabili. 
Qualunque sia la cosa che vi è cara, il vostro cuore prima o poi avrà a soffrire per causa sua, e magari anche a spezzarsi. 
Se volete avere la certezza che esso rimanga intatto, non donatelo a nessuno, nemmeno a un animale. 
Proteggetelo avvolgendolo con cura in passatempi e piccoli lussi; evitate ogni tipo di coinvolgimento; chiudetelo col lucchetto nello scrigno, o nella bara del vostro egoismo. 
Ma in quello scrigno - al sicuro, nel buio, immobile, sottovuoto - esso cambierà: non si spezzerà; diventerà infrangibile, impenetrabile, irredimibile.

L’alternativa al rischio di una tragedia è la dannazione. L’unico posto, oltre al cielo, dove potrete stare perfettamente al sicuro da tutti i pericoli e i turbamenti dell’amore è l’inferno.
Sono convinto che il più sregolato e smodato degli affetti contrasta meno la volontà di Dio di una mancanza d’amore volontariamente ricercata per autoproteggerci».



da: Clive Staples Lewis, I quattro amori, Jaca Book, Milano, 2001, pp. 111-112




Le sofferenze familiari, come gli anelli di una catena, si ripetono di generazione in generazione finché un discendente acquista consapevolezza e trasforma la sua maledizione in una benedizione.

- Alejandro Jodorosky - 




Vieni a me come brezza senz'uscita
per nascere in ciò che dalla ferita scaturisce
là dove non è più possibile nidificare
Umile e silenziosa t'abbandoni al torrente
libera non ti dici ma sai sorridere quando non chiedi
perchè tutto hai perso tranne te stessa
Entrando nel piacere ombra su ombra
io della tua pelle vuota, tu dell'oblio della mia anima
come sopravvissuti di tutte le guerre
ogni carezza è un uccello miracoloso
ogni bacio un parto
ogni orgasmo un Eden nel nulla...

- Alejandro Jodorowsky -
(Di ciò di cui non si può parlare)

Edward Dufner (1872 – 1957), Summer Evening - det.


Buona giornata a tutti. :-)










martedì 12 giugno 2018

da: "La danza della realtà" - Alejandro Jodorowsky,

Dietro ogni malattia c’è il divieto di fare qualcosa
che desideriamo oppure l’ordine di fare qualcosa
che non desideriamo.
Ogni cura esige la disobbedienza a questo divieto
o a quest’ordine.
E per disobbedire è necessario abbandonare la
paura infantile di non essere amati; vale a dire di
essere abbandonati.
Questa paura provoca una mancanza di coscienza:
non ci si rende conto di quello che si è davvero,
cercando di essere quello che gli altri si aspettano che noi siamo.
Se si persiste in questa attitudine, si trasforma la
propria bellezza interiore in malattia.
La salute si trova solo nell’autentico, non c’è bellezza senza
autenticità, ma per arrivare a quello che siamo
davvero dobbiamo eliminare quello che non siamo.
Essere quello che si è:
questa è la felicità più grande.

- Alejandro Jodorowsky - 




Sintomo è la manifestazione fisica di qualcosa al quale ci opponiamo al nostro interno.
Se rifiutiamo di assumere consapevolmente un principio, questo principio si introduce nel nostro corpo e si manifesta sotto forma di sintomo. 

Quasi sempre ci si richiede di modificare un comportamento per correggere uno squilibrio e questo è buono per la nostra evoluzione perché ci obbliga ad agire. Noi siamo come i pazienti che chiedono al dottore di curare i sintomi, per non essere costretti a confrontarsi con la causa del male. Sarebbe molto meglio che lavorassimo su noi stessi.

- Alejandro Jodorosky - 


Dobbiamo pensare che non siamo una generazione, ma varie generazioni, non siamo individui, siamo umanità... 

Dobbiamo capire che l'altro esiste e che quello che dai lo dai e basta.

- Alejandro Jodorosky - 




Compresi allora i soprusi che la mia famiglia mi aveva fatto subire. 

Vidi con esattezza la struttura dell'inganno. 
Mi attribuivano la colpa di ogni ferita che mi avevano inferto. 
Il boia non smette mai di proclamarsi vittima. 
Grazie a un abile sistema di negazioni, privandomi di ogni genere di informazione – e non sto parlando di informazione orale ma di esperienze per la maggior parte extraverbali – ero stato spogliato di ogni diritto, trattato come un mendicante senza terra al quale veniva offerto con bontà sdegnosa un frammento di vita. 
I miei genitori sapevano che cosa stavano commettendo? Assolutamente no. Senza volerlo, facevano a me quello che era stato fatto a loro. 
E così, reiterando di generazione in generazione i misfatti emozionali, l'albero di famiglia continuava ad accumulare una sofferenza che durava da parecchi secoli.

- Alejandro Jodorosky - 
da: La danza della realtà