Perché il compito di un genitore è di
far mancare qualcosa, perché se non ti manca niente a che ti deve servire la
curiosità, a che ti serve l’ingegno, a che ti serve il talento, a che ti serve
tutto quello che abbiamo in questa scatola magica, non ti serve a niente no? Se
sei stato servito e riverito come un piccolo lord rimbecillito su un divano, ti
hanno svegliato alle 7 meno un quarto la mattina, ti hanno portato a scuola, ti
hanno riportato a casa, ti hanno fatto vedere immancabilmente Maria De Filippi
perché non è possibile perdersi una puntata di Uomini e Donne, perché sapete
che è un’accusa pedagogicamente brillantissima.
Ma una cosa di buon senso, il coraggio
di dire di no? Vedete io me lo ricordo, tanti anni dopo, l’1 in matematica e
non mi ricordo le centinaia di volte che mi hanno dato 6, perché il 6 non dice
niente, è scialbo, è mediocre. Me lo disse mio padre quando tornai a casa.
“Papà ho preso 1 in matematica”.
Pensai che avrebbe scatenato gli
inferi, non sapevo cosa sarebbe successo a casa mia. Lui invece mi disse:
“fantastico, 4 lo prendono in tanti, invece 1 non l’avevo mai sentito. E quindi
hai un talento figliolo”. E poi passava dall’ironia ad essere serio: “Cerca di
recuperare entro giugno se no sarà una gran brutta estate”. Fine. Non ne
abbiamo più parlato. Perché lui credeva in me. E quando credi in un ragazzo non
lo devi aiutare, se è bravo ce la fa. Perché lo dobbiamo aiutare? Io aiuto una
signora di 94 anni ad attraversare la strada, ci mancherebbe altro. Perché devo
aiutare uno di 18? Al massimo gli posso dire: “Sei connesso? Ecco, questa è la
strada , tanti auguri per la tua vita”. Si raccomandano le persone in
difficoltà, non un figlio. Perché devi raccomandare un figlio? Perché non ce la
fa? Che messaggio diamo? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Tante volte
ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come
un vaso cinese. Dove lo sistemi? Dentro la vetrinetta, sopra l’armadio? Hai
messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima? Se hai messo al mondo
un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove sa andare.
Educare non ha nulla a che fare con la
democrazia, dobbiamo comandare noi perché loro sono più piccoli. In uno stagno
gli anatroccoli stanno dietro all’anatra. Avete mai visto un’anatra con tutti
gli anatroccoli davanti? È impossibile, è contro natura. Perché le anatre sono
intelligenti, noi meno.
Un genitore è un istruttore di volo,
deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a
sessant’anni, così diventi una specie di badante gratis. Questo è egoismo, non
c’entra niente con l’amore. L’amore è vederli volare.
- Paolo Crepet -
che ha dimenticato come far ridere i
bambini
e invece di una favola regaliamo un
dvd
invece dei colori compriamo loro un
pc.
Siamo figli di un mondo distratto
che ha dimenticato come giocare con la
palla
far correre un aquilone in riva al
mare
e correre a piedi scalzi nei prati.
Siamo figli degli smartphone, dei
tablet e dei pc
vogliamo conoscere chi c’è dall’altra
parte del mondo
senza vivere chi è accanto a noi.
Siamo figli di un mondo distratto
fatto di sms e di buongiorno dimenticati
di un caffè postato sui social
e un caffè oramai freddo ancora da
bere.
Siamo figli di un mondo distratto
che ha dimenticato come far sorridere
un bambino
(Silvana Stremiz)
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