mercoledì 23 febbraio 2022

Il funerale della volpe - Gianni Rodari

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale. Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.

La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.

Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale. Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo.

La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta.

E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.

- Gianni Rodari - 
da “Il libro degli errori” 1964

Ho letto una bella "leggenda" dei Cherokee ...
Un padre porta il figlio nella foresta, gli mette una benda sugli occhi e lo lascia lì da solo. Il giovane deve rimanere seduto su un tronco tutta la notte, senza togliere la benda finché i raggi del sole non lo avvertono che è mattino. Non può e non deve chiedere auto a nessuno. Se sopravvive alla notte, senza andare a pezzi, sarà un uomo. Non può raccontare della sua esperienza ai suoi amici, o a nessun altro, perché ogni giovane deve diventare uomo da solo. Il ragazzo è chiaramente terrorizzato, sente tanti rumori strani attorno a lui. Ci sono senz'altro bestie feroci che lo circondano. Forse anche degli uomini pericolosi che gli faranno del male. Il vento soffia forte tutta la notte e scuote il tronco sul quale è seduto, ma lui va avanti coraggiosamente, senza togliere la benda dagli occhi. In fondo, è l'unico modo per diventare uomo! Finalmente, dopo una notte terrificante, esce il sole e si toglie la benda dagli occhi. Ed è così che si accorge che SUO PADRE è seduto sul tronco di fianco a lui. È stato di guardia tutta la notte proteggendo SUO FIGLIO da qualsiasi pericolo. Il PADRE era lì, anche se il FIGLIO non lo sapeva. Anche nella notte più terrificante, nel buio più profondo, nella solitudine più completa, anche quando non ce ne rendiamo conto, non siamo mai soli.
- Leggenda Cherokee -


Dio è sempre al tuo fianco, anche se non lo vedi… Non dimenticarlo…

Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it



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