«Se dovessimo lasciare la croce su cui siamo confitti (non sconfitti), il mondo si scompenserebbe.
È come se venisse a mancare l'ossigeno nell'aria, il sangue nelle vene, il sonno nella notte.
La sofferenza tiene spiritualmente in piedi il mondo.
Nella stessa misura in cui la passione di Gesù sorregge il cammino dell'universo verso il traguardo del Regno».
«Il nostro dolore alimenta l'economia sommersa della grazia.
È come un rigagnolo che va ad ingrossare il fiume del sangue di Cristo.
Il Calvario è lo scrigno nel quale si concentra tutto l'amore di Dio... Anche noi, sulla croce, rendiamo più pura l'umanità e più buono il mondo... Il Calvario non è soltanto la fontana della carità, ma anche la sorgente della grazia»
È come se venisse a mancare l'ossigeno nell'aria, il sangue nelle vene, il sonno nella notte.
La sofferenza tiene spiritualmente in piedi il mondo.
Nella stessa misura in cui la passione di Gesù sorregge il cammino dell'universo verso il traguardo del Regno».
«Il nostro dolore alimenta l'economia sommersa della grazia.
È come un rigagnolo che va ad ingrossare il fiume del sangue di Cristo.
Il Calvario è lo scrigno nel quale si concentra tutto l'amore di Dio... Anche noi, sulla croce, rendiamo più pura l'umanità e più buono il mondo... Il Calvario non è soltanto la fontana della carità, ma anche la sorgente della grazia»
(don Tonino Bello)
Tratto da : Don Tonino Bello, Alla Finestra la Speranza , Milano, Paoline editoriale libri, 1988
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