Non è facile stare con un amico che sta soffrendo profondamente.
Ci mette a disagio. Non sappiamo cosa fare o cosa dire e siamo in ansia su come rispondere a quello che sentiamo. La nostra tentazione è quella di dire cose che provengono più dalla nostra stessa paura che dalla sollecitudine per la persona che soffre.
Talvolta diciamo cose come: "Bene, stai molto meglio di ieri", oppure: "Sarai presto di nuovo quello di prima", o ancora: "Sono sicuro che supererai tutto questo".
Ma spesso sappiamo che quello che diciamo non è vero, e anche i nostri amici lo sanno.
Ma spesso sappiamo che quello che diciamo non è vero, e anche i nostri amici lo sanno.
Non dobbiamo prendere gli altri in giro.
Possiamo semplicemente dire: "Sono il tuo amico, e sono felice di stare con te".
Possiamo dirlo con le parole o con il tocco della mano, o con un silenzio pieno d'amore.
Talvolta è bene dire: "Non devi parlare. Ecco, chiudi gli occhi, io sono qui con te, penso a te, prego per te, ti voglio bene".
(Henri J.M. Nouwen)
Fonte: “Pane per il Viaggio,pensieri di saggezza”di Henri J.M.Nouwen, ed. Queriniana, 1997
Henry Jozef Machiel Nouwen (1932-1996) sacerdote, nato in Olanda,
grande scrittore di testi religiosi e filosofici
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Il Signore mi ha fatto conoscere quanto non Gli piace
un'anima che parla troppo. "In una tale anima non trovo riposo. Il chiasso
continuo Mi stanca, ed in quel chiasso l'anima non distingue la Mia voce".
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