mercoledì 6 luglio 2011

Romeo e Giulietta - Scena V - William Shakespeare

Scena V - L'orto dei Capuleti

Romeo e Giulietta, grazie all'aiuto di Frate Lorenzo si sono uniti in matrimonio. Il frate li ha sposati nella speranza che dall'amore dei due giovani scaturisse poi la pace fra le rispettive famiglie.
Romeo, coinvolto suo malgrado in una rissa, uccide Tebaldo cugino di Giulietta. Il Principe condanna Romeo all'esilio a Mantova. I due sposi riescono a passare insieme un'unica notte d'amore.
Giulietta - Vuoi già partire? L'alba è ancor lontana.
Era dell'usignolo,
non dell'allodola, il cinguettio
che ha ferito poc'anzi il trepidante
cavo del tuo orecchio. Un usignolo,
credimi, amore; è lui che canta, a notte,
laggiù sull'albero di melograno.

Romeo - No, cara, era l'araldo del mattino,
l'allodola; non era l'usignolo.
Guarda, amor mio, quante strisce di luce
maligne sfrangiano le rade nuvole
che si dissolvono laggiù all'oriente.
Le fauci della notte sono spente
e già s'affaccia il luminoso giorno,
quasi in punta di piedi,
sugli alti picchi brumosi dei monti.
Debbo andarmene e seguitare a vivere,
o restare e morire.
Quel barlume laggiù
non è ancora la luce del mattino.
Io la conosco bene: è una meteora
che il sole irradia e rende luminosa
perché ti sia torciere questa notte
a illuminarti la strada per Mantova.
E però resta. Non devi partire.

Oh, che m'arrestino pure, m'uccidano!
S'è così che tu vuoi, io son felice!
Son pronto a dir con te che quel grigiore
laggiù non è lo sguardo del mattino,
ma soltanto un riflesso smorto e pallido
della faccia di Cinzia;
e a negare con te che sia l'allodola,
a martellar gli archivolti del cielo
con le sue note, sopra il nostro capo.
L'ansia di rimanere
è più forte di quella di partire.
O morte, vieni, e sii la benvenuta!
Così vuole Giulietta, e così sia!
Sei soddisfatta adesso, anima mia?
Parliamo pure. Non è ancora giorno.

È giorno, invece, è giorno! Ahimè, fa' presto!
Va'! È l'allodola quella che canta,
ora, con quel suo verso fuori tono,
sforzandolo con aspre dissonanze.
Dicono che l'allodola
sa modulare in dolci variazioni
le note del suo canto; questa no,
perché in luogo di dividere le note
in armonia, divide noi. L'allodola,
dicono pure, ha scambiato i suoi occhi,
col ripugnante rospo.
Che si siano scambiate anche le voci?
Perché questa, che va destando il giorno,
ci strappa trepidanti dalle braccia
l'uno dell'altro, e mi ti porta via.
Vattene, va', si fa sempre più chiaro.
Sempre più chiaro in cielo,
sempre più buio dentro i nostri cuori.

(William Shakespeare)



Romeo e Giulietta, 1968, diretto da Franco Zeffirrelli. Gli attori principali, entrambi premi Oscar: Leonard Whiting (Romeo) 17 anni, Olivia Hussey (Giulietta) 16. Per questa scena di nudo tra due minorenni, Zeffirelli dovette ottenere un permesso speciale dalla censura italiana. In America e in Inghilterra il film uscì “solo per adulti”. Alla stessa Hussey fu proibito entrare in sala per vedere il film perché ritenuto per adulti a causa della sua breve scena di nudo, e lei commentò. "come è possibile che non possa vedere sullo schermo qualcosa che - vedo nello specchio ogni giorno - ".
Se ti interessa il monologo di Romeo sotto il balcone: 
http://leggoerifletto.blogspot.com/2011/06/romeo-e-giulietta-atto-ii-scena-ii.html
Se ti interessa il duetto di Giulietta e Romeo al balcone:
http://leggoerifletto.blogspot.com/2011/06/romeo-e-giulietta-nel-giardino-dei.html

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