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sabato 13 maggio 2023

Consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria – Papa Pio XII

Nell’ottobre del 1942, in risposta ad un messaggio inviatole da Suor Lucia nel 1940, Papa Pio XII consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria. All’inizio del 1943, Suor Lucia spiegò che in un'apparizione le era stato rivelato che era stato accettato questo Atto di Consacrazione per contribuire a far finire prima la Seconda guerra mondiale ma che esso non avrebbe ottenuto la pace nel mondo.

Papa Pio XII, in una lettera apostolica del 7 luglio 1952 consacrò dunque la Russia al Cuore immacolato di Maria. Il pontefice scrisse:

"Parecchi anni fa abbiamo consacrato l'intera razza umana alla Vergine Maria, Madre di Dio, così anche oggi noi la consacriamo ed in particolare affidiamo tutta la popolazione di Russia al suo cuore immacolato".

"Se Maria interpone il suo valido patrocinio, le porte dell'inferno non potranno prevalere. È la buona madre, la madre di tutti, e non si è mai sentito dire che chi ha cercato in lei protezione sia rimasto deluso. Con questa certezza il papa affida l'intero popolo di Russia al cuore immacolato della Vergine. Lei li aiuterà! Errore e ateismo non prenderanno il sopravvento contro la sua grazia e assistenza".

Il 4 maggio 1944, la Santa Sede istituì la Festa del Cuore Immacolato di Maria e due anni dopo il cardinale, Benedetto Aloisi Masella, in veste di legato papale, incoronò la Madonna di Fatima “Regina del mondo”. L’intero episcopato Portoghese e più di 600.000 pellegrini si riunirono a Fatima per partecipare all’evento.



Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima. … Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico. … Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata a credere che l’uomo sia diventato Dio ... Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: “Dove Lo hanno portato?”

(Citazione da: Pius XII Devant L'Histoire, Editions du Jour/Robert Laffont (1972), pp. 52, 53.)

 


Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio!

Supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto e difesa nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l'immensa bontà del vostro materno Cuore.

A Voi, al vostro Cuore Immacolato, in quest'ora tragica della storia umana, ci affidiamo e ci consacriamo, non solo in unione con la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribolata, ma anche con tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima della propria iniquità.

Vi commuovano tante rovine materiali e morali; tanti dolori, tante angosce di padri e di madri, di sposi, di fratelli, di bambini innocenti; tante vite in fiore stroncate; tanti corpi lacerati nell'orrenda carneficina; tante anime torturate e agonizzanti, tante in pericolo di perdersi eternamente!

Voi, o Madre di misericordia, impetrateci da Dio la pace! E anzitutto quelle grazie che possono in un istante convertire i cuori umani, quelle grazie che preparano, conciliano, assicurano la pace!

Regina della pace, pregate per noi e date al mondo in guerra la pace che i popoli sospirano, la pace nella verità, nella giustizia, nella carità di Cristo. Dategli la pace delle armi e la pace delle anime, affinché nella tranquillità dell'ordine si dilati il regno di Dio.

Accordate la vostra protezione agli infedeli e a quanti giacciono ancora nelle ombre della morte; concedete loro pace e fate che sorga per essi il Sole della verità, e possano, insieme con noi, innanzi all'unico Salvatore del mondo ripetere: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in Terra agli uomini di buona volontà! (Luc. II, 14).

Ai popoli separati per l'errore o per la discordia, e segnatamente a coloro che professano per Voi singolare devozione, e presso i quali non c'era casa ove non si tesse in onore la vostra veneranda icone (oggi forse occultata e riposta per giorni migliori), date la pace e riconduceteli all'unico ovile di Cristo, sotto l'unico e vero Pastore.

Ottenete pace e libertà completa alla Chiesa santa di Dio; arrestate il diluvio dilagante del neopaganesimo; fomentate nei fedeli l'amore alla purezza, la pratica della vita cristiana e lo zelo apostolico, affinché il popolo Dio, di coloro che servono Dio aumenti in meriti e in numero.

Finalmente, siccome al Cuore del vostro Gesù furono consacrati la Chiesa e tutto il genere umano, perchè, riponendo in Lui ogni speranza, Egli fosse per loro segno e pegno di vittoria e salvezza; così parimenti noi in perpetuo consacriamo anche a Voi, al vostro Cuore Immacolato, Madre nostra e Regina del mondo: affinché il vostro cuore e patrocinio affrettino il trionfo del Regno di Dio, tutte le genti, pacificate tra loro e con Dio, Vi proclamino beata, e con Voi intonino, da un'estremità all'altra della terra, l'eterno Magnificat di gloria, amore, riconoscenza al Cuore di Gesù, nel quale solo possono trovare la Verità Vita e la Pace.

(papa Pio XII)
 
 

"Noi apparteniamo alla chiesa militante, ed essa è militante, poiché sulla terra le potenze delle tenebre non si danno pace nel volerla distruggere – Papa Pio XII, 1953

Buona giornata a tutti :-)



 

giovedì 11 maggio 2023

Prima apparizione dell'Angelo e Prima preghiera di Fatima

Nella primavera 1916, mentre Lucia (9 anni) e i suoi cuginetti, Francesco Marto di 8 anni e Giacinta Marto di 6 anni, sono al pascolo sulla collina del Cabeço, videro in lontananza un giovane, come se fosse di luce.

Si stava giocando da qualche momento ed ecco che un vento forte scuote gli alberi e ci fa alzare gli occhi per vedere cosa succedeva, perché il giorno era sereno. Vediamo allora che sopra l' uliveto viene verso di noi quella figura di cui ho già parlato. Giacinta e Francesco non l' avevano mai vista e io non gliene avevo mai parlato. A mano a mano che si avvicinava, riuscivamo a scorgerne le fattezze: un giovane di 14 o 15 anni, più bianco che se fosse stato di neve, e il sole lo rendeva trasparente come se fosse stato di cristallo e di una grande bellezza. Arrivato vicino a noi ci disse:

- Non abbiate paura. Sono l' angelo della pace. Pregate con me. - E, inginocchiatosi per terra, curvò la fronte fino al suolo e ci fece ripetere tre volte queste parole: - Mio Dio, io credo, adoro, spero e vi amo! Io vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano.

Poi, alzandosi disse loro:

- Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alla voce delle vostre suppliche.

Quindi scomparve. Francesco vide l’apparizione ma non udì le parole, che gli saranno riferite da Lucia e da Giacinta.

IL PERIODO DI PREPARAZIONE CHE PRECEDE LE APPARIZIONI DELL'ANGELO

Le apparizioni dell'Angelo, nel 1916, furono precedute da tre altre visioni, dall'aprile all'ottobre del 1915 nelle quali Lucia e altre tre pastorelle Maria Rosa Matias, Teresa Matias e Maria Justino, videro, sempre sul colle del Cabeço, sospesa nell'aria sull'albereto della valle «come una nuvola più bianca della neve, qualcosa di trasparente, con forma umana».

Era «una figura come se fosse una statua di neve, che i raggi del sole rendevano in qualche modo trasparente».

La descrizione è della stessa suor Lucia.


Le sue parole s' impressero talmente nel nostro spirito, che noi non le scordammo mai più. E da allora noi trascorrevamo lunghi periodi di tempo, così prosternati, ripetendole a volte fino a cadere dalla stanchezza. Raccomandai subito che era necessario mantenere il segreto e, questa volta, grazie a Dio, fecero come volevo io.

Passò un bel po' di tempo e un giorno d' estate, che eravamo andati a passare la siesta a casa, stavamo giocando in cima a un pozzo, che i miei avevano in fondo al giardino e che si chiamava Arneiro. (Nello scritto su Giacinta, ho già parlato anche di questo pozzo). Improvvisamente, vediamo vicino a noi la stessa figura, o angelo, come mi pare che doveva essere e dice:

- Che fate? Pregate, pregate molto! I Cuori santissimi di Gesù e di Maria hanno sopra di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all' Altissimo orazioni e sacrifici.

- E come dobbiamo sacrificarci? - domandai.

- Offrite a Dio il sacrificio di tutto quello che vi sarà possibile, in atto di riparazione dei peccati, con cui Lui viene offeso e per impetrare li conversione dei peccatori. Attirate così, sopra la nostra patria, la pace. Io sono il suo angelo custode, l' angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà.

Passò parecchio tempo e andammo a pascolare il gregge in una proprietà dei miei genitori situata sul pendio del monte di cui ho parlato, un po' sopra Valinhos. È un uliveto chiamato Pregueira. Finito lo spuntino, decidemmo di andare a pregare nella grotta che restava dall' altra parte del monte. Perciò si fece un mezzo giro sul pendio e dovemmo arrampicarci su per alcune rocce, situate proprio in cima alla Pregueira. Le pecore riuscirono a passare con molta difficoltà.

Appena arrivati ci mettemmo in ginocchio con la faccia a terra e cominciammo a ripetere l' orazione dell' angelo: «Mio Dio, io credo, adoro, spero e vi amo ecc.». Non so quante volte avevamo ripetuto questa preghiera, quando vediamo che sopra di noi brilla una luce sconosciuta. Ci alziamo per vedere che cosa stava succedendo e vediamo l' angelo che aveva nella mano sinistra un calice, sopra il quale stava sospesa un' ostia, dalla quale cadevano alcune gocce di sangue dentro al calice. L' angelo lascia sospeso il calice per aria, s' inginocchia vicino a noi e ci fa ripetere tre volte:

- Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, io vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione di tutti gli oltraggi, sacrilegi e indifferenze, con i quali Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore immacolato di Maria, vi domando la conversione dei poveri peccatori.

Poi si alza, prende nelle mani il calice e l' ostia. Dà a me l' ostia santa e il calice lo divise tra Giacinta e Francesco, dicendo nello stesso tempo:

- Prendete e bevete il corpo e il sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro crimini e consolate il vostro Dio.

E, prostrandosi nuovamente in terra, ripeté con noi altre tre volte la medesima orazione: «Santissima Trinità ecc.», e scomparve.

Noi rimanemmo nella stessa posizione, ripetendo sempre le stesse parole e quando ci alzammo, vedemmo che s' era fatto sera e perciò era ora che ce ne andassimo a casa.

 


Vediamo ora come la fede nella presenza reale può influenzare il modo di ricevere la Comunione, e viceversa. Ricevere la Comunione sulla mano comporta indubbiamente una grande dispersione di frammenti; al contrario, l’attenzione alle più piccole bricioline, la cura nel purificare i vasi sacri, non toccare l’Ostia con le mani sudate, diventano professioni di fede nella presenza reale di Gesù, anche nelle parti più piccole delle specie consacrate: se Gesù è la sostanza del Pane Eucaristico, e se le dimensioni dei frammenti sono accidenti soltanto del pane, ha poca importanza quanto un pezzo di Ostia sia grande o piccolo! La sostanza è la medesima! È Lui! Al contrario, la disattenzione ai frammenti fa perdere di vista il dogma: pian piano potrebbe prevalere il pensiero: “Se anche il parroco non fa attenzione ai frammenti, se amministra la Comunione in modo che i frammenti possano essere dispersi, allora vuol dire che in essi non c’è Gesù, oppure c’è ‘fino a un certo punto’”.

Prefazione al libro di Don Federico Bortoli,
La distribuzione della comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali 

“Bisogna ripensare il modo di distribuire la comunione” 
del Cardinale Robert Sarah
Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti


Buona giornata a tutti :-)



 




venerdì 13 maggio 2022

13 Maggio 1982 - Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II di Affidamento e di Consacrazione alla Vergine di Fatima

 “Sotto la tua protezione 
cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio”!

1. Pronunciando le parole di questa antifona, 
con la quale la Chiesa di Cristo 
prega da secoli, 
mi trovo oggi in questo luogo 
da te scelto e da te, Madre, 
particolarmente amato.
Sono qui, unito con tutti i Pastori della Chiesa 
in quel particolare vincolo, 
mediante il quale costituiamo 
un corpo e un collegio, 
così come Cristo volle gli Apostoli 
in unità con Pietro.
Nel vincolo di tale unità, 
pronunzio le parole del presente Atto,
in cui desidero racchiudere, 
ancora una volta, 
le speranze e le angosce della Chiesa 
nel mondo contemporaneo.
Quaranta anni fa 
e poi ancora dieci anni dopo 
il tuo servo, il Papa Pio XII, 
avendo davanti agli occhi 
le dolorose esperienze 
della famiglia umana, 
ha affidato e consacrato 
al tuo Cuore Immacolato 
tutto il mondo 
e specialmente i popoli 
che erano particolare oggetto 
del tuo amore 
e della tua sollecitudine.
Questo mondo degli uomini 
e delle nazioni 
ho davanti agli occhi anch’io oggi, 
nel momento in cui desidero rinnovare 
l’affidamento e la consacrazione 
compiuta dal mio predecessore 
nella Sede di Pietro: 
il mondo del secondo millennio 
che sta per terminare, 
il mondo contemporaneo, 
il nostro mondo odierno!
La Chiesa memore delle parole del Signore: 
“Andate . . . e ammaestrate tutte le nazioni . . . 
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, 
fino alla fine del mondo” (Mt 28, 19-20), 
ha rinnovato, nel Concilio Vaticano II, 
la coscienza della sua missione 
in questo mondo.
E perciò, o Madre degli uomini e dei popoli, 
tu che “conosci tutte le loro sofferenze 
e le loro speranze”, 
tu che senti maternamente tutte le lotte 
tra il bene e il male, 
tra la luce e le tenebre, 
che scuotono il mondo contemporaneo, 
accogli il nostro grido che, 
come mossi dallo Spirito Santo, 
rivolgiamo direttamente 
al tuo Cuore e abbraccia, 
con l’amore della Madre e della Serva, 
questo nostro mondo umano, 
che ti affidiamo e consacriamo, 
pieni di inquietudine 
per la sorte terrena ed eterna 
degli uomini e dei popoli.
In modo speciale 
ti affidiamo e consacriamo 
quegli uomini e quelle nazioni, 
che di questo affidamento 
e di questa consacrazione 
hanno particolarmente bisogno.
“Sotto la tua protezione 
cerchiamo rifugio, 
santa Madre di Dio”!
Non disprezzare le suppliche 
di noi che siamo nella prova! 
Non disprezzare!
Accogli la nostra umile fiducia 
e il nostro affidamento!


2. “Dio infatti ha tanto amato il mondo 
da dare il suo Figlio unigenito, 
perché chiunque crede in lui non muoia, 
ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16). 
Proprio questo amore ha fatto sì che il Figlio di Dio 
abbia consacrato se stesso: 
“Per loro io consacro me stesso, 
perché siano anch’essi consacrati 
nella verità” (Gv 17, 19).
In forza di quella consacrazione
i discepoli di tutti i tempi 
sono chiamati a impegnarsi 
per la salvezza del mondo, 
ad aggiungere qualcosa 
ai patimenti di Cristo 
a favore del suo Corpo 
che è la Chiesa (cf. 2 Cor 12, 15; Col 1, 24).
Davanti a te, 
Madre di Cristo, 
dinanzi al tuo Cuore Immacolato,
io desidero oggi, 
insieme con tutta la Chiesa, 
unirmi col Redentore nostro 
in questa sua consacrazione 
per il mondo e per gli uomini, 
la quale solo nel suo Cuore divino 
ha la potenza di ottenere il perdono 
e di procurare la riparazione.
La potenza di questa consacrazione 
dura per tutti i tempi 
ed abbraccia tutti gli uomini, 
i popoli e le nazioni, 
e supera ogni male, 
che lo spirito delle tenebre 
è capace di ridestare 
nel cuore dell’uomo 
e nella sua storia e che, 
di fatto, ha ridestato nei nostri tempi.
A questa consacrazione 
del nostro Redentore, 
mediante il servizio 
del successore di Pietro, 
si unisce la Chiesa, 
Corpo mistico di Cristo.
Oh, quanto profondamente 
sentiamo il bisogno 
di consacrazione per l’umanità 
e per il mondo: 
per il nostro mondo contemporaneo, 
nell’unità con Cristo stesso! 
L’opera redentrice di Cristo, infatti, 
deve essere partecipata dal mondo 
per mezzo della Chiesa.
Oh, quanto ci fa male, quindi, 
tutto ciò che nella Chiesa 
e in ciascuno di noi si oppone 
alla santità e alla consacrazione! 
Quanto ci fa male 
che l’invito alla penitenza, 
alla conversione, alla preghiera, 
non abbia riscontrato quell’accoglienza 
che doveva!
Quanto ci fa male 
che molti partecipino così freddamente 
all’opera della Redenzione di Cristo! 
Che così insufficientemente si completi 
nella nostra carne “quello che manca 
ai patimenti di Cristo” (Col 1, 24).
Siano quindi benedette tutte le anime, 
che obbediscono alla chiamata 
dell’eterno Amore! 
Siano benedetti coloro che, 
giorno dopo giorno, 
con inesausta generosità 
accolgono il tuo invito, 
o Madre, 
a fare quello che dice il tuo Gesù (cf. Gv 2, 5) 
e danno alla Chiesa e al mondo
una serena testimonianza di vita 
ispirata al Vangelo.
Sii benedetta sopra ogni cosa tu, 
Serva del Signore, 
che nel modo più pieno 
obbedisci alla Divina chiamata!
Sii salutata tu, che sei interamente unita 
alla consacrazione redentrice del tuo Figlio!
Madre della Chiesa! 
Illumina il Popolo di Dio 
sulle vie della fede, 
della speranza e della carità! 
Aiutaci a vivere 
con tutta la verità 
della consacrazione di Cristo 
per l’intera famiglia umana 
del mondo contemporaneo.


3. Affidandoti, o Madre, 
il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, 
ti affidiamo anche la stessa consacrazione per il mondo, 
mettendola nel tuo Cuore materno.
Oh, Cuore Immacolato! 
Aiutaci a vincere la minaccia del male, 
che così facilmente si radica 
nei cuori degli stessi uomini d’oggi 
e che nei suoi effetti incommensurabili 
già grava sulla nostra contemporaneità 
e sembra chiudere le vie verso il futuro!
Dalla fame e dalla guerra, liberaci!
Dalla guerra nucleare, 
da una autodistruzione incalcolabile, 
da ogni genere di guerra, liberaci!
Dai peccati contro la vita dell’uomo sin dai suoi albori, liberaci!
Dall’odio e dall’avvilimento della dignità dei figli di Dio, liberaci!
Da ogni genere di ingiustizia nella vita sociale, 
nazionale e internazionale, liberaci!
Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci!
Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberaci! liberaci!

Accogli, o Madre di Cristo, 
questo grido carico della sofferenza di tutti gli uomini! 
Carico della sofferenza di intere società!
Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo l’infinita potenza dell’Amore misericordioso! 
Che esso fermi il male!
Trasformi le coscienze!
Nel tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della Speranza!

Una speciale preghiera 
voglio ancora rivolgerti, 
o Madre che conosci le ansie 
e le preoccupazioni dei tuoi figli.
Con invocazione accorata 
ti supplico di interporre la tua intercessione 
per la pace nel mondo, 
tra i popoli che, in diverse regioni, 
contrasti di interessi nazionali 
o atti di ingiusta prepotenza 
oppongono sanguinosamente fra di loro.
Ti supplico, in particolare, 
perché abbiano fine 
le ostilità che dividono 
ormai da troppi giorni 
due grandi Paesi 
nelle acque dell’Atlantico meridionale, 
cagionando dolorose perdite di vite umane. 
Fa’ che si trovi finalmente 
una soluzione giusta e onorevole 
fra le due parti, 
non solo per la controversia 
che le divide e minaccia 
con imprevedibili conseguenze, 
ma anche e soprattutto 
per il ristabilimento fra esse 
della più alta e profonda armonia, 
quale conviene alla loro storia, 
alla loro civiltà, 
alle loro tradizioni cristiane.

- San Giovanni Paolo II, papa - 
Fatima - Giovedì, 13 maggio 1982


Fatima, Portogallo, 13 luglio 1917

Lucia levò gli occhi sgranati al cielo e vide scendere la Signora. 
L'apparizione proveniva da oriente, come le due volte precedenti: un puntino luminoso che emergeva dalla profondità di un cielo ricoperto di nubi. 
Si avvicinò veloce, planando senza fluttuazioni, e la sua figura risplendette di luce non appena si fu posata sul leccio, a un paio di metri da terra.
La Signora stava in piedi, la sua immagine cristallizzata avvolta in un bagliore che sembrava risplendere più del sole. 
Di fronte a quella bellezza accecante, Lucia abbassò lo sguardo. 

- Steve Berry -




Lascia registrato su carta Suor Lucia: «un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra,  con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo (…) un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. 
Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarci, attraversò una grande città mezza in rovina e tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. 
Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio».




O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.
Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi.

Buona giornata a tutti :-)

venerdì 25 marzo 2022

7 luglio 1952 - La consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria

Il 13 giugno 1929, suor Lucia ebbe una splendida visione della santissima Trinità e del Cuore Immacolato di Maria, durante la quale la Madonna le comunica che “era giunto il momento in cui voleva che partecipasse alla santa Chiesa il suo desiderio della consacrazione della Russia, e la sua promessa di convertirla”. La stessa suor Lucia scrive:

“Avevo chiesto e ottenuto dalle mie superiore e dal confessore il permesso di fare l’ora di adorazione dalle undici a mezzanotte, dal giovedì al venerdì. Una notte, sola, mi inginocchiai alla balaustra, in mezzo alla cappella, a recitare prostrata le preghiere dell’Angelo. Sentendomi stanca, mi alzai e continuai a recitare con le braccia incrociate.
“L’unica luce era quella della lampada. Improvvisamente tutta la cappella si illuminò di una luce soprannaturale, e sull’altare apparve una croce di luce che arrivava fino al tetto. In una luce più chiara, nella parte superiore della croce, si vedeva un volto di uomo con il corpo fino alla cintola [l'eterno Padre], sul petto una colomba di luce [il divino Spirito Santo], e inchiodato sulla croce il corpo di un altro uomo [Nostro Signore Gesù Cristo]. Un poco sotto la cintola, sospesi nell’aria, si vedevano un calice e una grande Ostia, sulla quale cadevano alcune gocce di sangue, che scorrevano sul volto del Crocifisso e da una ferita del costato.
“Scivolando sull’Ostia, queste gocce cadevano nel calice. Sotto il braccio destro della croce stava la Madonna (era la Madonna di Fatima con il suo Cuore Immacolato nella mano sinistra, senza spada né rose, ma con una corona di spine e fiamme)…
“Sotto il braccio sinistro [della croce], alcune grandi lettere, come fossero di acqua cristallina che scorreva sull’altare formavano queste parole: “Grazia e Misericordia”.
“Compresi che mi veniva mostrato il mistero della santissima Trinità, e ricevetti su questo mistero lumi che non mi è permesso rivelare”.
Quindi la Madonna mi disse: “E’ giunto il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo in questo modo di salvarla. Sono tante le anime che la giustizia di Dio condanna per peccati commessi contro di me, e perciò vengo a chiedere riparazione: sacrificati con questa intenzione e prega”. 

(Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, pp. 462 e 464)


29 Attraverso i suoi confessori e il vescovo di Leiria, la veggente fece in modo che la richiesta della Madonna giungesse, in quello stesso anno, a conoscenza di Papa Pio XI, che promise di prenderla in considerazione. 
(Cfr. G. De Marchi, p. 386; W. T. Walsh, pp. 329-330)

In una lettera del 29 maggio 1930 al suo confessore, padre José Bernardo Gonçalves S.J., suor Lucia riferisce che Nostro Signore, dopo averle fatto sentire in fondo al cuore la sua divina presenza, insistette perché chiedesse al Santo Padre la approvazione della devozione riparatrice dei primi sabati. Ecco le parole della veggente: “Se non mi inganno, il buon Dio promette di porre termine alla persecuzione in Russia se il Santo Padre si degnerà di fare, e di ordinare che lo facciano anche i vescovi del mondo cattolico, un atto solenne e pubblico di riparazione e di consacrazione della Russia ai santissimi Cuori di Gesù e di Maria, promettendo, Sua Santità, con la fine di questa persecuzione, di approvare e raccomandare la pratica della già indicata devozione riparatrice”. (Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia, p. 404)

Più tardi, attraverso un’altra comunicazione interiore, Nostro Signore si lamentò con suor Lucia perché la consacrazione della Russia non era stata fatta: “Non hanno voluto ascoltare la mia richiesta!… Come il re di Francia, se ne pentiranno, e la faranno, ma sarà tardi.

30. La Russia avrà già sparso i suoi errori nel mondo, provocando guerre, persecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre dovrà soffrire molto”. 
(Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, p. 464)

Il 21 gennaio 1935, in una lettera a padre José Bernardo Gonçalves S.J., suor Lucia dichiara che “Nostro Signore era molto scontento perché non si era realizzata la sua richiesta”. 
(Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, p. 412)

In una lettera allo stesso padre Gonçalves, del 18 maggio1936, suor Lucia chiarisce: “Quanto all’altra domanda, e cioè se sarà conveniente insistere per ottenere la consacrazione della Russia, rispondo quasi lo stesso che ho detto altre volte. Mi spiace che non sia già stato fatto; ma Dio stesso, che l’ha chiesta, ha permesso che sia andata così. [...] Se è conveniente insistere? Non so. Mi pare che, se il Santo Padre la facesse ora, Nostro Signore la accetterebbe e darebbe compimento alla sua promessa; e, senza, dubbio, darebbe un piacere a Nostro Signore e al Cuore Immacolato di Maria.

“Interiormente, ho parlato del problema a Nostro Signore; e poco tempo fa gli chiedevo perché non convertiva la Russia senza che Sua Santità facesse questa consacrazione. “Perché voglio che tutta la mia Chiesa riconosca questa consacrazione come un trionfo del Cuore Immacolato di Maria, per poi estendere il suo culto e porre la devozione a questo Cuore Immacolato accanto alla devozione al mio divino Cuore “. Ma, mio Dio, il Santo Padre non mi crederà, se voi stesso non lo muovete con una speciale ispirazione. “Il Santo Padre! Prega molto per il Santo Padre. Egli la farà, ma sarà tardi. Tuttavia, il Cuore Immacolato di Maria salverà la Russia. Le è affidata” 
” (Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, pp. 412 e 414)

Ancora a padre Gonçalves, ella scrive il 24 aprile 1940:
“Egli, [Nostro Signore], se vuole, può fare si che la causa proceda rapidamente. Ma, per castigo del mondo, lascerà che vada lentamente. La sua giustizia, provocata dai nostri peccati, vuole così. Si spiace, talora, non solo per i grandi peccati, ma anche per la nostra svogliatezza e per la nostra negligenza nell’ottemperare alle sue richieste.
” [...] I delitti sono molti, ma, soprattutto, è ancora molto maggiore la negligenza delle anime da cui si aspettava ardore nel suo servizio. Il numero di quelle con cui egli si incontra è molto limitato”

31. (Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, pp. 420 e 422)
Suor Lucia ritorna sugli stessi pensieri in una lettera del 18 agosto 1940, sempre a padre Gonçalves:
“Suppongo che piaccia a Nostro Signore che vi sia chi si interessi, presso il suo vicario sulla terra alla realizzazione dei suoi desideri. Ma il Santo Padre non lo farà più. Dubita della realtà e ha ragione. Il nostro buon Dio poteva, per mezzo di qualche prodigio, mostrare chiaramente che è lui a chiederlo; ma si serve di questo tempo per punire il mondo di tanti delitti con la sua giustizia, e prepararlo a un ritorno più completo a lui.

32. La prova che ci concede è la protezione speciale del Cuore Immacolato di Maria sul Portogallo, in vista della consacrazione che gli hanno fatto.

33. “La gente di cui mi parla ha ragione di essere spaventata. Tutto questo ci accadrebbe, se i nostri prelati non avessero ascoltato le richieste del nostro buon Dio, e implorato così di cuore la sua misericordia e la protezione del Cuore Immacolato della nostra buona Madre celeste. Ma nella nostra patria vi sono ancora molti delitti e peccati; e siccome adesso è l’ora della giustizia di Dio sul mondo, è necessario che si continui a pregare. Perciò mi pareva bene che instillassero nelle persone, accanto a una grande confidenza nella misericordia del nostro buon Dio e nella protezione del Cuore Immacolato di Maria, la necessità della preghiera, accompagnata dal sacrificio, soprattutto di quello che bisogna fare per evitare il peccato”. 
(Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, p. 426)

In una lettera datata 2 dicembre 1940, suor Lucia si rivolse direttamente a Papa Pio XII, per ordine dei suoi direttori spirituali, chiedendo che Sua Santità si degnasse benedire la devozione dei primi sabati ed estenderla a tutto il mondo, aggiungendo:
“Nel 1929, la Madonna, per mezzo di un’altra apparizione, ha chiesto la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, promettendo, in questo modo, di impedire la propagazione dei suoi errori, e la sua conversione.

” [...] In diverse comunicazioni interiori Nostro Signore non ha cessato di insistere su questa richiesta, promettendo ultimamente, se Vostra Santità si degna di fare la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, con speciale menzione della Russia, e di ordinare che, in unione con Vostra Santità e nello stesso tempo, la facciano anche tutti i vescovi del mondo, di abbreviare i giorni di tribolazione con cui ha deciso di punire le nazioni dei loro delitti, attraverso la guerra, la fame e diverse persecuzioni alla santa Chiesa e a Vostra Santità“. 
(Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, p. 436; G. De Marchi, p. 385; J. Galamba de Oliveira, p. 153)

Il 31 ottobre 1942, nel radiomessaggio al Portogallo in occasione della chiusura dell’anno giubilare delle apparizioni di Fatima, Pio XII consacrò la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria.

Nel 1943 suor Lucia ebbe un’altra rivelazione di Nostro Signore, che riferisce in questi termini in una lettera a padre Gonçalves, il 4 maggio dello stesso anno: “Per ordine di Sua Eccellenza Reverendissima [il vescovo titolare di Gurza, mons. Manuel Maria Ferreira da Silva], ho dovuto rivelare a S. E. l’arcivescovo di Valladolid un messaggio di Nostro Signore per i Signori vescovi di Spagna, e un altro per quelli del Portogallo. Dio vuole che tutti ascoltino la voce del buon Dio. Desidera che quelli di Spagna si riuniscano in ritiro e determinino una riforma nel popolo, nel clero e negli ordini religiosi; che alcuni conventi!… e molti membri di altri!… capisce? Vuole che si faccia capire alle anime che l’autentica penitenza che ora vuole ed esige consiste, anzitutto, nel sacrificio che ciascuno deve imporsi per compiere i propri doveri religiosi e materiali. Promette la fine della guerra entro breve tempo, per riguardo all’atto che si è degnato fare Sua Santità. Ma siccome è stato incompleto, la conversione della Russia è rimandata. Se i Signori vescovi della Spagna non ascolteranno i suoi desideri, essa sarà ancora una volta il flagello con cui Dio li punirà“. 
(Cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, p. 446)

Il 7 luglio 1952, con la lettera apostolica Sacro Vergente Anno, Pio XII consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria.

In occasione del Concilio Ecumenico Vaticano II, 510 arcivescovi e vescovi di 78 paesi sottoscrissero una petizione nella quale chiesero al vicario di Cristo di consacrare il mondo intero, e in modo speciale ed esplicito la Russia e le altre nazioni dominate dal comunismo, al Cuore Immacolato, ordinando che, in unione con lui e nello stesso giorno, lo facessero tutti i vescovi dell’orbe cattolico. Il documento fu presentato personalmente al Santo Padre Paolo VI da S. E. Rev.ma mons. Geraldo de Proença Sigaud, arcivescovo di Diamantina (Brasile), nel corso di un'udienza privata, il 3 febbraio 1964.
Papa Paolo VI, chiudendo la III Sessione del Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964, “affidò il genere umano” al Cuore Immacolato di Maria, nella stessa cerimonia in cui, applaudito in piedi dai Padri Conciliari, proclamò la Madonna “Mater Ecclesiae” 
(cfr. Insegnamenti di Paolo VI, vol. II, 1964, p. 678)

Giovanni Paolo II fece due consacrazioni del mondo al Cuore Immacolato di Maria, una a Fatima, il 13 maggio 1982, e l’altra a Roma, il 25 marzo 1984. Entrambe le consacrazioni furono precedute da un invito del Pontefice ai Vescovi perché si unissero a lui in questi atti. Ma non vi sono dati positivi per valutare fino a che punto i Vescovi del mondo intero hanno realizzato la consacrazione in unione con il Papa, né nel 1982, né nel 1984. Pure, in nessuna delle due la Russia fu ricordata nominatamente.
Così, suor Lucia sostenne sempre, fino alla metà del 1989, che nessuna delle consacrazioni ricordate sarebbe stata “valida”, prendendo questa parola nel senso di ottemperanza dei requisiti illustrati dalla Madonna alla veggente. Ma da allora in avanti suor Lucia viene riconoscendo la validità della consacrazione fatta da Papa Giovanni Paolo Il il 25 marzo 1984.
Sulla posizione di suor Lucia discutono ora gli esperti di Fatima, aderendo gli uni alla nuova posizione, preferendo gli altri attenersi ai suoi pronunciamenti precedenti. L’argomento è troppo complesso per essere illustrato in questa sede. Al momento basti osservare che, pronunciandosi sull’eventuale rapporto di questa consacrazione con gli spettacolari accadimenti avvenuti nell’Est europeo a partire dall’uscita di scena del comunismo di stampo classico, soprattutto dal secondo semestre del 1989 – rapporto che sembra essere all’origine del mutamento di posizione della veggente – suor Lucia lascia chiaramente intendere che sta emettendo un’opinione personale, e non sta trasmettendo una rivelazione soprannaturale.
Sull’interessante problema stiamo preparando uno studio, che verrà pubblicato al momento opportuno.

Note: “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, pp. 462 e 464. Appunti di p. José Bernardo Gonçalves S.J., copiati da un manoscritto di suor Lucia che, sembra, non esiste più (cfr. le edizioni brasiliana e portoghese delle “Memórias” di suor Lucia, p. 193).

30. Allusione alla promessa di Nostro Signore a Luigi XIV, attraverso santa Margherita Maria Alaccoque, di dargli la vita della grazia e la gloria eterna, come pure la vittoria su tutti i nemici, se il re si fosse consacrato al Sacro Cuore e lo avesse fatto regnare nella sua reggia, dipingere sui suoi stendardi e incidere sul suo stemma. La richiesta così formulata dal Signore non era stata ancora accolta quando, nel 1792, prigioniero nella Torre del Tempio, Luigi XVI fece voto di consacrare solennemente al cuore di Gesù la sua persona, la sua famiglia e il suo regno, se avesse recuperato la libertà, la corona e il potere regale. Ormai era tardi: il re usci dalla prigione soltanto per andare al patibolo.

31. Come si vede, suor Lucia segue da vicino quanto accade nel mondo relativamente alle richieste di Nostro Signore e della Madonna. Ma non sempre viene a conoscenza dei fatti attraverso le normali vie di informazione. Ella dice a p. Gonçalves, in una lettera del 21 gennaio 1940: “Cose di questo genere [alcuni articoli di rivista che volevano vedesse] sono solita leggerle solo se me lo ordinano specificamente i superiori. (…) Del resto le mie superiore gradiscono che rimanga nella ignoranza di quanto succede, e io sono contenta, non sono curiosa.
Quando Nostro Signore vuole che sappia qualcosa, si incarica di farmela conoscere. A questo fine ha tanti mezzi!” 
(cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, p. 420).

32. Nella seconda parte del segreto la Madonna annunciò il trionfo del suo Cuore Immacolato, che si realizzerà dopo il castigo con cui Dio punirà il mondo per i suoi delitti. In questo documento, suor Lucia allude a “un ritorno più completo” del mondo a Dio nostro Signore. Ciò conferma quanto detto nella nota 15 a commento della scena finale del terzo Segreto, sul Grande Ritorno della umanità a Dio come condizione sine qua non per rendere fattibile il Regno di Maria profetizzato da san Luigi Maria Grignion di Montfort nel suo celebre Trattato della vera devozione a Maria e nella sua non meno famosa “Preghiera infuocata”. Nel Regno di Maria, secondo questo santo, la Madonna avrà una posizione centralissima in tutta la vita della società religiosa e temporale, esercitando uno speciale impero sulle anime; così si realizzerà una splendida rifioritura della santa Chiesa e della civiltà cristiana. Il messaggio di Fatima è una magnifica promessa di realizzazione di questa visione profetica ancora ai nostri giorni.

33. Nel maggio 1936 l’episcopato portoghese riunito a Fatima fece voto di ritornarvi in assemblea plenaria, se il paese fosse rimasto libero dal pericolo rosso così paurosamente prossimo, dal momento che la rivoluzione comunista in Spagna avrebbe potuto facilmente propagarsi nel paese vicino. Scongiurato insperatamente questo pericolo, i vescovi portoghesi ritornarono alla Cova da Iria il 13 maggio 1938 e mantennero la loro promessa, con una solenne cerimonia di ringraziamento per quella che esplicitamente riconoscevano essere una miracolosa protezione della santissima Vergine sulla loro patria. Nella stessa occasione rinnovarono la consacrazione della nazione portoghese al Cuore Immacolato di Maria, fatta sette anni prima (cfr. don Moreira das Neves, “As grandes jornadas de Fatima”, in “Fatima, altar do mundo”, vol. II, pp. 249-257). In segno di gradimento per questa consacrazione, Nostro Signore promise al Portogallo una speciale protezione durante la seconda guerra mondiale, aggiungendo che questa sarebbe stata la prova delle grazie che avrebbe concesso alle altre nazioni se, come il Portogallo, gli fossero state consacrate 
(cfr. “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia”, pp. 436 e 438). 

Queste grazie concesse al Portogallo negli anni Trenta e Quaranta non significavano, però, che il pericolo rosso e il castigo delle guerre si fossero definitivamente allontanati da questo paese, come per altro si evince da quanto poi si legge nella lettera del 18 agosto 1940 a p. Gonçalves, e in altre che si trovano nel volume “Memórias” e “Cartas da Irmã Lúcia” (pp. 438, 440 e 442), e anche dalle visioni di Giacinta, che abbiamo riferito nella parte III di questo studio.




Venerdì 25 marzo 2022, alle ore 17:00, nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco presiederà la Celebrazione Penitenziale di apertura della tradizionale iniziativa “24 ore per il Signore.”

L’iniziativa di conversione e di preghiera si ispira al motto: “Per mezzo di Lui abbiamo il perdono” (cfr. Col 1,13-14).

Durante la Celebrazione il Santo Padre consacrerà la Russia e l’Ucraina all’Immacolato Cuore di Maria.

#24oreperilSignore 


qui i links:

mercoledì 13 ottobre 2021

Miracolo della Madonna di Fatima, 13 ottobre 1917

Il 13 ottobre del 1917, vicino a Fatima, a Cova di Iria, capitò un evento epocale.

Migliaia di persone, 70 mila per l'esattezza, assisterono ad un fenomeno sovrannaturale. Il sole si mosse, ballando nel cielo. Era il miracolo del sole, che concluse le apparizioni della Madonna a Fatima, che rivelarono all'umanità segreti e visioni tragiche sull'Inferno e sull'avvenire.
Quel miracolo,  coinvolse un numero enorme di persone, che riferirono di esso nei giorni seguenti, oltre a dei giornalisti che riportarono la notizia sui loro quotidiani (vedi la prima foto). Quel miracolo avvenne veramente ed è provato dalle foto e dalle testimonianze. 




“Noi guardavamo senza difficoltà il sole e non accecava. Pareva che si spegnesse e si accendesse un po’ in un modo, un po’ in un altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall’altro e colorava ogni cosa di differenti colori, gli alberi e il popolo, la terra e l’aria. Ma la cosa più stupefacente è che il sole non faceva male alla vista.

Tutto era quieto e tranquillo. Tutti tenevano gli occhi rivolti verso il cielo, quando ad un certo punto il sole si fermò e poi cominciò a danzare e a saltare: si fermò un’altra volta e un’altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò staccarsi dal cielo e venire sopra di noi. Fu un momento terribile!…”.

testimonianza del padre di Giacinta

                                                                          La folla guarda il cielo

Sesta e ultima apparizione: 13 ottobre 1917

Era già autunno inoltrato. Il mattino era freddo. Una pioggia persistente ed abbondante aveva trasformato la Cova da Iria in un immenso pantano ed infradiciava anche le ossa della moltitudine di 50 o 70 mila pellegrini che era accorsa sul posto da tutti gli angoli del Portogallo. Verso le undici e mezza, quel mare di gente aprì il passaggio ai tre veggenti che si avvicinavano, vestiti con i loro abiti della domenica.

E’ Suor Lucia che ci racconta ciò che seguì:

“Giunti alla Cova da Iria, vicino al leccio, spinta da un moto interiore, chiesi alla gente che chiudesse gli ombrelli, per recitare il Rosario. Poco dopo, vedemmo il riflesso della luce e, subito, Nostra Signora sul leccio.

— Che cosa vuole da me Vostra Signoria?

— Voglio dirti che costruiscano qui una cappella in mio onore perché io sono la Signora del Rosario e che continuiate sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire ed i militari ritorneranno presto alle loro case.

— Io avrei molte cose da chiederVi. Se guarirà degli ammalati e se convertirà dei peccatori, ecc…

— Alcuni sì, altri no. E’ necessario che facciano ammenda, chiedano perdono per i loro peccati.

E assumendo un aspetto triste (la Madonna aggiunse): non offendano più Dio Nostro Signore che è già molto offeso.

Aprendo le mani, le fece riflettere nel Sole e, mentre si alzava, il riflesso della sua luce continuava a proiettarsi al suolo”.

Quando la Madonna scomparve in questa luce che Ella stessa irradiava, si successero in Cielo tre nuove visioni, come quadri che simboleggiavano i Misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del Rosario.

Vicino al sole apparve la Sacra Famiglia: San Giuseppe, con il Bambino Gesù tra le braccia, e la Madonna del Rosario. La Vergine vestiva una tunica bianca e un manto azzurro, San Giuseppe era anche lui vestito di bianco ed il Bambino Gesù di rosso. Tracciando tre volte nell’aria una croce, San Giuseppe benedisse il popolo ed il Bambino Gesù fece lo stesso.

Le due scene che seguirono furono viste soltanto da Lucia. Dapprima, Gesù, pervaso di sofferenza, come sulla via del Calvario, e la Madre Dolorosa, ma senza la spada nel petto. Anche il Divino Redentore benedisse il popolo.

Successivamente apparve gloriosa la Madonna del Carmine incoronata Regina del Cielo e dell’Universo, con il Bambino Gesù al collo.

Mentre i tre pastorelli contemplavano i celesti personaggi, si operò davanti agli occhi della moltitudine il miracolo annunciato.

Durante tutta l’apparizione aveva continuato a piovere. Lucia alla fine del colloquio con la Santissima Vergine gridò alla gente: “Guardate il sole!” Si aprirono le nuvole ed il sole apparve come un immenso disco d’argento. Nonostante il suo intenso splendore, poté essere guardato direttamente senza che la vista ne fosse ferita. La gente lo contemplava assorta, quando subitamente, l’astro si pose a “ballare”. Girò rapidamente come una gigantesca ruota di fuoco. Si fermò d’un tratto, per ricominciare poco dopo il giro su se stesso con stupefacente velocità. Finalmente, in un vertiginoso turbine, i suoi bordi assunsero un colore scarlatto, lanciando fiamme rosse in tutte le direzioni. Queste fiaccole si riflettevano sul suolo, sugli alberi, sugli arbusti, sulle facce rivolte al Cielo, rilucendo con tutti i colori dell’arcobaleno. Il disco di fuoco roteò follemente tre volte, con colori ogni volta più intensi, tremò spaventosamente e, descrivendo uno zigzag non comune, si precipitò in direzione della moltitudine terrorizzata. Un unico ed immenso grido sfuggì da tutte le bocche. Tutti caddero in ginocchio nel fango pensando di essere bruciati dal fuoco. Molti pregavano ad alta voce l’atto di dolore. A poco a poco il sole cominciò ad alzarsi tracciando lo stesso zigzag, fino al punto dell’orizzonte dal quale era disceso. Allora divenne impossibile guardarlo ad occhio nudo. Era di nuovo il normale sole di tutti i giorni.

Il ciclo delle visioni di Fatima era concluso. I prodigi durarono circa 10 minuti e fu possibile osservarli fino a 40 chilometri di distanza dal luogo delle apparizioni. Tutti si guardavano turbati. Quindi esplose la gioia: “Il miracolo! I ragazzi avevano ragione!” Le grida d’entusiasmo echeggiavano lungo le colline vicine e molti notarono che i loro abiti, inzuppati qualche minuto prima, erano completamente asciutti.

Estratto dal libro “Fatima, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!” di Mons. João Scognamiglio Clá Dias.



La folla

Preghiera alla Madonna di Fatima per chiedere una Grazia

O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita.
In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.
Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.
Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia.

 

– 7 Ave Maria
– Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.


Giornale dell'epoca

Buona giornata a tutti :-)