Oggi è la festa dei santi Innocenti,
martirizzati a Betlemme per ordine di Erode.
Ecco una donna alza le braccia, evocando "Rachele che piange i suoi figli". Il gesto prefigura quello di una delle pie donne nella Deposizione di Cristo nel sepolcro, come nell' espressionistico bassorilievo scolpito da Donatello per l'altar maggiore del Santo a Padova.
Dai santi Innocenti a Cristo Agnello innocente: un dolore immedicabile per natura, per grazia salvato dalla prospettiva della resurrezione.
“Quando qualcuno si rivolge a me e mi
fa domande difficili – ‘ma Padre, perché soffrono i bambini?’ – davvero io non
so cosa rispondere”. papa Francesco, poi cita proprio il testo di Geremia in cui si
descrive Rachele che piange i suoi figli, brano poi ripreso da Matteo e
applicato alla strage degli innocenti. Francesco ha ricordato che tale testo
“ci mette di fronte alla tragedia dell’uccisione di esseri umani indifesi,
all’orrore del potere che disprezza e sopprime la vita. I bambini di Betlemme morirono
a causa di Gesù. E Lui, Agnello innocente, sarebbe poi morto, a sua volta, per
tutti”. “Il Figlio di Dio è entrato nel dolore degli uomini, lo ha condiviso e
ha accolto la morte”, ha proseguito il Papa: “La sua Parola è definitivamente
parola di consolazione, perché nasce dal pianto”. “Non dimenticate questo”.
E di fronte alla mia domanda sul dolore innocente, il Pontefice risponde: “Guarda il Crocifisso, Dio ci ha dato suo Figlio e Lui ha sofferto, e forse lì troverai la risposta. Ma risposte di qua non ci sono. Soltanto guardare l’amore di Dio che dà suo Figlio che offre la sua vita per noi, può indicare qualche strada di consolazione. Per questo si dice che Dio è entrato nel dolore degli uomini ... E sulla croce sarà Lui, il Figlio morente, a donare una nuova fecondità a sua madre, affidandole il discepolo Giovanni e rendendola madre del popolo dei credenti. La morte è vinta, e giunge così a compimento la profezia di Geremia. Anche le lacrime di Maria, come quelle di Rachele, hanno generato speranza e nuova vita”.
4 gennaio 2017
Ecco: c'è la possibilità di un punto
di luce a cui guardare perché il dramma non precipiti in tragedia, ma diventi
travaglio del parto.
Preghiera
ai Santi Innocenti Martiri