Signore, Tu sei la mia lampada,
Ti prego, Signore
di rischiarare la mia lampada che è la
preghiera:
preghiera che fa fatica ad accendersi,
che non è splendente come vorrei.
di rischiarare la mia lampada che è la
preghiera:
preghiera che fa fatica ad accendersi,
che non è splendente come vorrei.
Ti chiedo Signore di rischiararla
e però vorrei con più audacia,
fare mie le parole di Davide: tu sei la mia lampada.
e però vorrei con più audacia,
fare mie le parole di Davide: tu sei la mia lampada.
Non voglio quindi preoccuparmi troppo
della mia preghiera nella certezza che tu sei
la mia lampada, il sole dalla mia vita.
la mia lampada, il sole dalla mia vita.
Donaci, o Signore Dio nostro, di capire il mistero
della preghiera.
Donami di coltivare la terra con umiltà e
semplicità di cuore, a imitazione della Vergine Maria.
Donami di coltivare la terra con umiltà e
semplicità di cuore, a imitazione della Vergine Maria.
(Cardinale Carlo Maria Martini)
…….vorrei specialmente
ringraziare Dio in questo Tempio, nel quale tante volte lo abbiamo supplicato,
anche in tempi di dure calamità, di lutti e di tragedie.
Gli anni
che abbiamo vissuto insieme sono stati pieni di incontri, di gioie e di
fatiche, di angosce e di speranze e l'aiuto di Dio non ci è mai mancato. Vorrei
ringraziare Dio per mezzo di Maria che dall'alto del Duomo ha sempre vegliato
con amore su questa città e su questo territorio.
Alla Madonnina sulla guglia
più alta ho guardato spesso in questi anni dal terrazzo della mia abitazione
affidando con speranza a lei me e ciascuno di voi.
Di me posso dire che ho sempre avuto molto forte il
senso dei miei limiti e sono consapevole delle mie lacune e delle mie
unilateralità.
Ho sempre avvertito come superiore alle mie forze il peso di
così tante responsabilità.
Per le mie mancanze, omissioni e inadeguatezze
chiedo perdono a tutti: ai credenti perché possa contare sulla loro
intercessione nel giorno del giudizio, e a tutti i non credenti perché è
importante poter far leva sul perdono reciproco per guardare al futuro con
rinnovata fiducia e servire insieme la giustizia e la pace.
Come mi scriveva
recentemente una giovane "sentinella del mattino": "ora mi rendo
conto che la mia povertà è una grande ricchezza perché lì incontro l'amore del
Padre…il senso della mia vita l'ho trovato nello scoprirmi bisognosa del suo
perdono, ricca solo del suo amore, un amore che basta davvero a colmare tutta
la nostra esistenza" (Lettera del 3 giugno 2002).
Sono conscio di avere confidato soprattutto sulla
parola di Dio, di essermi buttato fin dall'inizio in questa perigliosa impresa
con la coscienza sì dei miei limiti e delle mie inadeguatezza ma pure con
fiducia totale nella sua Parola. E questo perché sono cristiano e so di essere
nato e sostenuto dalla Parola. E a tutti, credenti e non credenti, vorrei
ripetere che la sorgente del mio pensare e del mio agire ha voluto essere
sempre, almeno nell'intenzione, la parola di Dio, in particolare a partire
dalle Scritture.
Ho anche cercato sinceramente di ascoltare la storia, gli
eventi, le persone, tutti voi che incrociavo nel mio cammino: ho desiderato
incontrare almeno idealmente tutti, ma soprattutto gli ultimi, i poveri, i
bisognosi, coloro che sono nella sofferenza, i feriti della vita, i carcerati,
gli umiliati e gli offesi. Avrei voluto fare molto di più e chiedo perdono a
coloro che si fossero sentiti trascurati.
(.....)
Ai miei fedeli raccomando in particolare l'amore della
Scrittura e la pratica della lectio divina, mentre ai cristiani di tutte le
confessioni affido la speranza dell'unità della Chiesa e di una ritrovata
comunione nella molteplicità dei doni di Dio, che permetta un dialogo fruttuoso
tra le religioni e una rinnovata amicizia col popolo delle promesse.
A tutti dico: amatevi gli uni gli altri, così vivrete
nella giustizia, nel perdono e nella pace. Il nostro maggiore contributo alla
pace in un mondo gravido di conflitti e di minacce di nuovi assurdi conflitti
nascerà da un cuore che anzitutto vive in se stesso il perdono e la pace.
Servitevi con amore a vicenda facendovi prossimi a tutti, perché chi rende il
più piccolo servizio al minimo di tutti i fratelli lo rende non solo al mistero
della dignità umana ma a ciò che la fonda, cioè al mistero di Gesù.
E ora mi rivolgo a Maria "dalla quale è nato Gesù
chiamato Cristo" (Mt 1,16). La madre di Gesù, di cui celebriamo oggi la nascita,
è stata vicina con discrezione e senza interferenze alla vita della Chiesa
primitiva specialmente con la sua preghiera di intercessione. Mi ottenga ora di
continuare con lei questo servizio per tutti voi nella Gerusalemme terrena,
nell'attesa della Gerusalemme celeste, quando tutti saremo palesemente una cosa
sola nel mistero del Padre.
(+Card. Carlo Maria Martini)
Duomo 8 settembre 2002
Leggi il testo
integrale Vi porto nel cuore Omelia per la
Natività della Beata Vergine Maria - Duomo di Milano, 8 settembre 2002
Preghiera per la sera
Perdonami, Signore,
tutto il male che ho
commesso nel corso della giornata.
Con la tua grazia, disperdi le tenebre dei
miei peccati,
perché io li veda, me ne penta e non li commetta più.
Fa' anche,
Dio di misericordia,
che perfino il mio sonno ti glorifichi,
e che io sia
pronto a partire con te,
se vieni a cercarmi questa notte.
So che la porta del
tuo regno è la croce.
La croce è l'amore, e amarti è portare la propria croce.
Buona giornata a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it
Buona giornata a tutti. :-)
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