Era cresciuto sui fianchi del monte e si era inebriato
di aria e di sole.
Ma dopo i primi tempi in cui era un germoglio verde tenero,
i suoi rametti contorti e sgraziati
si erano coperti di spine sgradevoli ed appuntite...
Era detestato dagli uccelli e dalle pecore, alle quali senza volerlo
strappava bioccoli di lana quando lo sfioravano.
Perfino le capre, che non sono schizzinose
e brucherebbero anche le pietre, lo evitavano.
Gli altri cespugli e gli arbusti sfoggiavano fiori e foglie,
e taluni perfino frutti.
Il povero cespuglio spinoso produceva solo spine...
Il vento della sera gli portava il disprezzo e la derisione delle altre piante.
Ma quando Dio volle parlare a Mosè,
scelse l'umile cespuglio spinoso sui fianchi della montagna.
E il cespuglio divenne il trono di Dio, splendente più del sole,
ardente di luce e di fuoco,
come se ognuna delle sue spine si fosse trasformata
in una pietra preziosa dai mille riflessi di luce purissima.
Ma dopo i primi tempi in cui era un germoglio verde tenero,
i suoi rametti contorti e sgraziati
si erano coperti di spine sgradevoli ed appuntite...
Era detestato dagli uccelli e dalle pecore, alle quali senza volerlo
strappava bioccoli di lana quando lo sfioravano.
Perfino le capre, che non sono schizzinose
e brucherebbero anche le pietre, lo evitavano.
Gli altri cespugli e gli arbusti sfoggiavano fiori e foglie,
e taluni perfino frutti.
Il povero cespuglio spinoso produceva solo spine...
Il vento della sera gli portava il disprezzo e la derisione delle altre piante.
Ma quando Dio volle parlare a Mosè,
scelse l'umile cespuglio spinoso sui fianchi della montagna.
E il cespuglio divenne il trono di Dio, splendente più del sole,
ardente di luce e di fuoco,
come se ognuna delle sue spine si fosse trasformata
in una pietra preziosa dai mille riflessi di luce purissima.
(Don Bruno Ferrero)
Fonte: A volte basta un raggio di sole.
Chi ama
protegge. Proteggere è la più bella voce del verbo amare.
(don Bruno
Ferrero)
"Non disprezzare il peccatore, poiché tutti siamo colpevoli. Se,
per amore di Dio, ti alzi contro di lui, piangi piuttosto su di lui. Perché lo
disprezzi? Disprezza piuttosto i suoi peccati, e prega per lui, per essere
simile a Cristo, che non si è irritato contro i peccatori, bensì ha pregato per
loro (cfr Lc 23,24). Non vedi forse come egli ha pianto su Gerusalemme? Infatti
anche noi, più di una volta, siamo stati giocati dal diavolo. Perché
disprezzare colui che, come noi, è stato giocato dal diavolo che si burla di
noi tutti? Perché, tu che sei soltanto un uomo, disprezzi il peccatore? Sarà
forse perché non è stato giusto come te? Ma dov'è la tua giustizia, se non hai
l'amore? Perché non hai pianto su di lui? Al contrario lo perseguiti. Per
ignoranza si irritano, coloro che ritengono di possedere il discernimento delle
opere dei peccatori."