nella Santa famiglia di Nazareth.
Aiutaci, Padre amabile, a fare della nostra famiglia
un’altra Nazareth, dove amore, pace e gioia regnino;
che sia profondamente contemplativa,
totalmente eucaristica e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme nella gioia e nel dolore
attraverso la preghiera in famiglia.
Insegnaci a vedere Gesù nei membri
della nostra famiglia,
specialmente a scoprire il Tuo Volto
nascosto nella loro povertà.
Che il Cuore Eucaristico di Gesù renda i nostri cuori
miti e umili come il Suo e aiutaci a fare
i nostri doveri nella famiglia in santità.
Fa che possiamo amarci l’un l’altro
come Dio ama ognuno di noi di più ogni giorno,
perdonarci scambievolmente
come Tu perdoni i nostri peccati.
Aiutaci, o Padre amabile, ad accettare tutto quello
che Tu ci dai e a donare tutto quello che Tu ci prendi,
con un grande sorriso.
Cuore Immacolato di Maria, causa della nostra gioia,
prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Angeli Custodi, siate sempre con noi, guidateci
e proteggeteci. Amen.
Per la sua funzione sociale
fondamentale, la famiglia ha diritto a essere riconosciuta nella sua libertà e
a non essere confusa con altre forme di convivenza, e anche a poter contare
sulla dovuta tutela culturale, giuridica, economica, sociale, sanitaria e, in
modo particolare, su un sostegno che, tenendo conto del numero dei figli e
delle risorse economiche disponibili, sia sufficiente a permettere la libertà
di educazione e di scelta della scuola.
Benedetto XVI – Messaggio alle famiglie, 17 gennaio 2012
Benedetto XVI – Messaggio alle famiglie, 17 gennaio 2012
La mia
Comunità sono i poveri. La loro sicurezza è la mia. La loro salute è la mia
salute. La mia casa è la casa dei poveri: non dei poveri, ma di quelli che tra
i poveri sono i più poveri. Di quelli ai quali la gente cerca di non
avvicinarsi per paura del contagio e dei sudiciume, perché sono coperti di
microbi e di insetti. Di quelli che non vanno a pregare, perché non possono
uscire di casa nudi. Che non mangiano più perché non hanno nemmeno più la forza
di mangiare. Che cadono per le strade, sapendo che stanno per morire e accanto
ai quali i vivi passano senza prestare loro attenzione. Di quelli che non
piangono più, perché non hanno più lacrime. Degli intoccabili".
(Beata Madre Teresa di Calcutta)
Buona giornata a tutti :-)