giovedì 18 ottobre 2012

Preghiera a Sant’Anna per la protezione dei figli

Gloriosa Sant'Anna, protettrice delle famiglie cristiane, a te affido i miei figli.
So che li ho ricevuti da Dio e che a Dio appartengono.
Pertanto ti prego di concedermi la grazia di accettare ciò che la Divina Provvidenza ha disposto per loro.
Benedicili, o misericordiosa Sant’Anna e mettili sotto la tua protezione.
Non ti chiedo per loro privilegi eccezionali.
Solamente desidero consacrarti le loro anime e i loro corpi, affinché tu ci possa preservare da ogni male.

A te affido le loro necessità temporali e la loro salvezza eterna.
Imprimi nei loro cuori, o mia buona Sant'Anna, l'orrore del peccato, allontanali dal vizio, preservali dalla corruzione, conserva nelle loro anime la Fede, la rettitudine e i sentimenti cristiani ed insegna loro ad amare Dio sopra ogni cosa, come lo hai insegnato alla tua purissima Figlia, l'immacolata Vergine Maria.

Sant'Anna, tu che sei stata specchio di pazienza, concedimi la virtù di affrontare con pazienza e amore le difficoltà che si presentano nell'educazione dei miei figli.

Per loro e per me, chiedo la tua benedizione, o madre celeste piena di bontà.
Che ti onoriamo sempre, come Gesù e Maria, che viviamo conformemente alla volontà di Dio e che dopo questa vita incontriamo la beatitudine nell'altra, riunendoci a te nella gloria per tutta l'eternità.
Così sia.

 

Don Bosco chiamava il Rosario «la bancarotta del diavolo». Diceva: "L'opera salesiana riposa sulla corona: da questa pratica nessuno può dispensarsi. Su questa recitazione quotidiana l'opera è fondata. Sono deciso ad abbandonare molte altre pratiche, ma non questa". Una volta Massimo d'Azeglio disse a don Bosco che era tempo di finirla di far recitare ogni giorno il Rosario ai suoi ragazzi e ai suoi educatori: -  non ci tengo affatto, sa, a questa anticaglia di cinquanta Ave Maria infilzate! E’ una pratica noiosa e del tutto inefficace per l'educazione. -
- Io ci sto molto, invece, a tale pratica - rispose il Santo - e su di essa potrei dire che è fondata la mia istituzione: sarei disposto a lasciare piuttosto tante altre cose ben più importanti, ma non questa. -Aggiunse poi. - Se anche facesse d'uopo, rinunzierei alla sua preziosa amicizia, ma non mai alla recita del S. Rosario! -
Il biografo del Santo conclude: «Trovato don Bosco irremovibile nel suo principio, il nobiluomo se ne partì, e da quel giorno non ebbe più alcuna relazione con lui».

(Da "Esempi catechistici Jesus - Jesus rosarii" - Editrice domenicana italiana, Napoli)