Molti sono i modi per tornare a casa: alcuni profani, alcuni divini. (...) Rileggere brani di libri o poesie che ci hanno commosse.
Per alcune, casa è un bosco, un deserto, un mare.
In verità, la casa è olografa. E si realizza in tutta la sua potenza anche in un solo albero, in un cactus solitario nella vetrina di un fiorista, in una pozza d'acqua ferma, nella foglia gialla caduta sull'asfalto, nel vaso di argilla rossa in attesa di un ciuffetto di radici, in una goccia d'acqua sulla pelle.
Se vi concentrerete con gli occhi dell'anima, vedrete la casa in moltissimi posti.
Passare anche soltanto pochi minuti in riva a un fiume, accanto a un corso d'acqua o in una caletta.
Sdraiarsi per terra nella luce che filtra tra gli alberi.
Stare con la persona amata senza i bambini attorno.
Sedere sotto il portico a sgranare, sbucciare o rammendare qualcosa. Camminare o guidare per un'ora, senza meta, e poi tornare.
Prendere un autobus con destinazione ignota. Tamburellare con le dita ascoltando musica.
Salutare il sole che sorge. Raggiungere un posto dove le luci non interferiscono con il cielo notturno.
Pregare. Stare con un amico speciale.
Sedere su un ponte lasciando ciondolare le gambe. Tener in braccio un bambino piccolo.
Sedere in un bar, accanto alla finestra, e scrivere. Sedere in una radura tra gli alberi.
Asciugarsi i capelli al sole. Aprire le mani sotto la pioggia. Curare le piante e sporcarsi ben bene le mani di terra.
Contemplare la bellezza, la grazia, la commovente fragilità degli esseri umani. (...)
Casa è un umore o un senso sostenuto che ci consente di esperire sensazioni non necessariamente assecondate nel mondo profano: meraviglia, visione, pace, libertà dalle preoccupazioni, libertà dalle richieste, libertà dal continuo ciarlare. (...) Tanti sono i veicoli attraverso o con i quali le donne raggiungono casa: musica, arte, bosco, spuma dell'oceano, levarsi del sole, solitudine. (...)
Per alcune, casa è la ripresa di un'antica impresa abbandonata. Ricominciano a cantare dopo aver trovato per anni ottime ragioni per non farlo. Si impegnano nell'apprendimento di qualcosa che un tempo avevano amato di cuore. Ricercano le persone e le cose perdute nella vita. Ritrovano la voce e scrivono. Si riposano. Si appropriano di un angolino del mondo. Mettono in atto decisioni immense o intense. Fanno cose che lasciano un'impronta.
Per alcune, casa è un bosco, un deserto, un mare.
In verità, la casa è olografa. E si realizza in tutta la sua potenza anche in un solo albero, in un cactus solitario nella vetrina di un fiorista, in una pozza d'acqua ferma, nella foglia gialla caduta sull'asfalto, nel vaso di argilla rossa in attesa di un ciuffetto di radici, in una goccia d'acqua sulla pelle.
Se vi concentrerete con gli occhi dell'anima, vedrete la casa in moltissimi posti.
(Clarissa Pinkola Estès)
fonte: Tratto dal libro "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estès
Abbellisci la tua casa di modestia e umiltà mediante la
pratica della preghiera. Rendi splendida la tua abitazione con la luce della
giustizia; orna le tue pareti con le opere buone come di una patina di oro puro
e al posto dei muri e delle tante cose, utili e inutili, colloca la fede e la
soprannaturale magnanimità, ponendo sopra ogni cosa, in alto sul fastigio, la
preghiera a decoro di tutto il complesso. Così prepari per il Signore una degna
dimora, così lo accogli in splendida reggia. Egli ti concederà di trasformare
la tua anima in tempio della sua presenza. (San Giovanni Crisostomo)
Buona giornata a tutti. :-)