domenica 6 maggio 2012

Lettera ai giovani sulla sessualità (3) - Padre Andrea Gasparino

2 • EDUCARSI AL PULITO

Chi non è educato al pulito, non comprende la sessua­lità. Occorrono: linguaggio pulito, occhi puliti, pensieri puliti, azioni pulite. Vediamo insieme.

Linguaggio pulito. Ragazzo, devi imparare ad aver orrore del discorso impuro, e a guardarti dalle bocche sporche. Ti lasciano sempre qualcosa dentro che ti insu­dicia. Se frequenti con tanta libertà gente pidocchiosa, si capisce che presto o tardi prendi i pidocchi anche tu.

Oggi il turpiloquio è salito di grado: vedi gente che sembra educata e colta, e quando apre bocca è una cloa­ca di parolacce.

Chi è facile al discorso sporco, alla barzelletta lurida, stai certo che è impigliato in disordini sessuali preoccu­panti. Non è capace di pensieri grandi chi è sempre im­pantanato in discorsi depravati.

Occhi puliti. Se agli occhi concedi tutto ciò che chie­dono, tu non arrivi alla vera, profonda educazione ses­suale.

Oggi la battaglia è spietata. Non c'è più misura nella pornografia. La pubblicità commerciale è spesso un ap­parato pornografico. Se hanno da spiattellarti un cartoc­cio di patatine, c'è bisogno di una figura pornografica se no le patatine non arrivano a destinazione.

Come difenderci dalla pornografia? Non ho mai sa­puto rispondere. La cosa più semplice è rifiutare con ra­dicalità gli spettacoli di cinema e tv che guazzano nel por­no. Si può, e come! Quando invece comandi ai tuoi oc­chi, l'educazione sessuale prende consistenza, perché fa­cilmente arrivi a essere padrone anche dei tuoi pensieri.

Pensieri puliti. Il mondo dei pensieri sembra im­possibile da controllare. È come imprigionare il vento. Eppure devi avere il coraggio di ammettere a te stesso che tu diventi quello che pensi. Se non comandi ai tuoi pensieri, tu non comandi a nulla dentro di te.

I pensieri preparano i desideri, i desideri maturano le azioni, e tu diventi quello che pensi. Se pensi sensuale di­venti un sensuale. Se diventi un sensuale, il tuo cuore si inquina e prepara le debolezze.

I pensieri sono il tuo respiro: se respiri aria malsana, certo i tuoi polmoni si riempiono di microbi micidiali.

Azioni pulite. Qui siamo approdati a un campo deli­cato. Parliamo un poco della masturbazione. È egoismo che ripiega e chiude su se stessi. È la piaga tremenda di tanti adolescenti, e anche di tanti adulti. È una catena pe­sante che certi giovani non riescono più a spezzare. E si scoraggiano.

La masturbazione è una droga

Ricordati di una cosa: non puoi andare al matrimonio con questo vizio addosso, anzi, non puoi fidanzarti con questa schiavitù: condizionerebbe dal primo momento il tuo rapporto.

Chi ha il vizio della masturbazione ha dentro di sé una carica pesante di debolezza, che spezza ogni ideale. Chi ha questo vizio non è capace di grandi ideali.

Ma da questo vizio si può uscire, se si lotta. Dalla ma­sturbazione si esce con la forza di Cristo, e con una lotta disciplinata.

Bisogna affrettarsi subito a precisare che il vizio della masturbazione si ferma e si sradica quando tu lo vuoi. Se hai il vizio di fumare dicono che sia tremendo smettere; del vizio della masturbazione è più facile venirne a capo.

Cristo te lo comanda: vuole che tu bandisca ogni disor­dine: «Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo! Se la tua ma­no ti è causa di peccato, tagliala!». Questo linguaggio dra­stico di Cristo devi applicarlo a ogni disordine sessuale.

Cristo ti chiama a una vita armoniosa. Dunque, se tu lotti e Cristo è con te, è impossibile che non vinca tu.

Che cosa fare? Eccoti una buona ricetta, ben prova­ta da una lunga esperienza.

• Schiettezza sanguinante: occorre schiettezza asso­luta con se stessi, e con un sacerdote. Scegli un sacerdo­te con cui aprirti, stendi un rapporto scritto sulla gravità del tuo vizio, poi va' da lui con regolarità. La tua schiet­tezza e la forza del sacramento del perdono faranno mi­racoli.

• Sii onesto a non alimentare in te il fuoco della sensualità: proteggiti da spettacoli, pensieri, fantasie, di­scorsi, letture sensuali.

Se concedi ai tuoi occhi tutto ciò che essi chiedono, se indugi sulle fantasie impure, si capisce che poi sei de­bole, che la volontà è sempre più fragile. Se un malato si espone alle correnti d'aria, si capisce che si prende i ma­lanni.

• Non perdere tempo a piagnucolare, ripara, fallo subito. A ogni festa di Maria SS.ma chiedi il miracolo del­la guarigione. L'intercessione di Maria, e la tua voglia di lottare, presto o tardi faranno il miracolo.

• Ripara con prontezza ogni caduta, buttandoti in qualche atto generoso di carità. La masturbazione è egoi­smo allo stato puro, la medicina infallibile è la carità. Si vince con la carità.

Ricorda: Dio ci vuole liberi e maturi, la masturbazione rende schiavi e infantili.


(continua)
(Padre Andrea Gasparino)
per leggere la prima parte: http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/04/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita.html

per leggere la seconda parte: http://leggoerifletto.blogspot.it/2012/04/lettera-ai-giovani-sulla-sessualita-2.html

La nostra paura più profonda, non è quella d'essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di esser potenti oltre misura. È la no­stra luce, non le tenebre che più di tutto ci spaventa. Chiediamo a noi stessi: «Chi... sono io per essere brillante, formidabile, pieno di ta­lento e risorse?» Ma di fatto chi siamo noi per non esserlo? Siamo figli e figlie di Dio. Il nostro giocare "al ribasso" non serve al mon­do. Non c'è niente d'illuminato nel ridurre noi stessi per far sì che gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo nati per rende­re manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non è che sia so­lo in alcuni di noi, è in ognuno di noi. Quando permettiamo alla no­stra Luce propria di risplendere inconsciamente, accordiamo il per­messo ad altre persone di fare lo stesso. Nel liberarci dalle paure, la nostra presenza, automaticamente, libera gli altri. (Nelson Mandela)