giovedì 8 dicembre 2011

L'Annuncio a Maria – Cardinale Gianfranco Ravasi -

Quale dev'essere la nostra risposta al dono supremo?  Nel rac­conto dell'annunciazione la risposta è formulata attraverso una autodefinizione di Maria: "Io sono la serva del Signore". L'a­spetto di umiltà in quella parola "serva" è stato spesso sottoli­neato e non sempre felicemente, dirottato spesso verso consa­pevoli o inconsce conclusioni antifemminili: l'umiltà, il nascon­dimento, la discrezione devono essere le doti della donna che vuole imitare Maria.

In realtà il titolo è solenne, è quello che esprime dignità della sposa ed è anche il titolo classico dei per­sonaggi che devono espletare una funzione decisiva nella storia della salvezza: servo del Signore è Abramo, è Mosè, Giosuè, è Davide, sono i profeti e "Servo del Signore" per eccellenza sarà il Messia: Maria ha la coscienza che in lei, donna semplice e co­mune, Dio ha realizzato l'intervento grandioso e definitivo del­la salvezza "attesa da tutte le generazioni".

Maria afferma, quin­di, la piena coscienza della sua vocazione e del suo destino: E da questo momento in avanti la sua missione è quella di acco­gliere il dono sublime di quel figlio: "avvenga di me quello che hai detto".

Con questa adesione nella fede e nell'amore Maria diventa l'emblema del vero discepolo di Dio.


(Card. Gianfranco Ravasi)

Annunciazione
Affresco  Cappella Ravacaldi
Cattedrale  di Parma, Italy
Immacolata Concezione: E’ così che si appella la Madre di Dio Maria SS. apparendo a Santa Bernadette il 25 marzo del 1858 a Lourdes.
Alla giovane che Le chiedeva quale fosse il Suo nome, la “Bella Signora” rispose:“Io Sono l’Immacolata Concezione”.
Questa rivelazione costituì certamente un evento eclatante in quanto fu una conferma del dogma proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854.
Con tale dogma viene dichiarato, affermato e definito che “la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli”. 
(Papa Pio IX, Ineffabilis Deus, 8 dicembre 1854)
L’Immacolata Concezione è quindi una Donna di nome Maria che per particolare privilegio di Dio e grazie ai meriti di Gesù Cristo, fu preservata dal peccato originale fin dal Suo concepimento.

Questa Donna fu destinata ad essere la “tutta pura e tutta santa”, la “piena di grazia”, la “Benedetta tra tutte le donne”, la “Madre di Dio”.