sabato 27 novembre 2010

Due uomini, entrambi molto malati...- anonimo

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano
la stessa stanza d'ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul
letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio
dei fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle  loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra
poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo
compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore
nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le
cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini
facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di
ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei
minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza
chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una
parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda,
poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.
Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro
l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo
vicino alla  finestra, morto pacificamennte nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti
per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese
se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata
che stesse bene,lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito
per vedere per la prima volta il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra
vicino al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo
amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di fuori
da quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva
nemmeno vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio.." disse.

epilogo: Vi è una straordinaria felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
L'oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.



Vincent Van Gogh - 1888
La stanza di Vincent Arles
Amsterdam - Van Gogh Museum

 Grazie ad  Arcobaleno per l'invio di questa bella storia