Chiamando
il signor X "il re della risata", e attribuendogli un titolo quasi
usurpato, gli avevo permesso di esprimere un lato di se stesso che nessuno di
solito percepiva e affermava in lui. Per un equivoco casuale io avevo visto il
suo humour, la sua qualità nascosta, e l'avevo attivata. Se avessi cercato di
vedere in lui la possibilità di volare o di parlare persiano antico, non si
sarebbe messo a volare o a parlare persiano antico. Io ho visto qualcosa che
era possibile, e che per il fatto di essere visto è diventato reale.
Può
sembrare strano che, cambiando un pensiero nella mia mente, cambi qualcosa in
un'altra persona. Ma questo è strano solo se sottovalutiamo l'importanza della
nostra mente, e se non teniamo conto dei mille modi in cui interagiamo di
continuo. Svariate ricerche già da parecchi anni hanno dimostrato che esiste un
"effetto Pigmalione": se io cambio la mia percezione di te, anche tu
cambierai.
Gli
alunni, se considerati i più intelligenti dall'insegnante, diventano più intelligenti.
Gli impiegati, se percepiti più competenti ed efficienti dai superiori,
diventano più competenti ed efficienti. Il nostro sguardo è come un raggio di
luce che cade su una pianta in ombra, la rende visibile, la nutre, la stimola a
crescere.
- Piero Ferrucci -
da: La forza della gentilezza, Oscar Mondadori 2005
È il momento di usarle."
"Non le ho più... Me le hanno tagliate. Tanti anni fa."
"Che sciocchezza... le ali sono come i capelli. Se vengono tagliate loro mica spariscono. Si rafforzano."
"Ma io da allora non le ho più."
"Perché le hai nascoste. Sotto abiti pesanti.
Prova a spogliarti e loro spunteranno."
"Dopo tanto tempo dici che sono ancora lì sotto?"
"Di sicuro. Fanno parte di te. Non potresti vivere senza. Puoi nasconderle ma non eliminarle."
"Se mi spoglio di tutti gli strati non mi riconoscerò più."
"Proprio così devi essere. Libero da qualsiasi identificazione. È l'unico modo per poter volare."
"Ho paura di perdermi..."
"Accadrà. È la sola via per ritrovarti. E per iniziare ad usare le tue potenti ali."
"Allora inizio a spogliarmi. Ma c'è il rischio che fuggirai se mi vedrai nudo."
"Amo le tue ali, non i tuoi abiti."
"Amerai anche il mio volo se mi porterà lontano da te?"
"Soprattutto quello. Siamo nati per aprire le nostre ali, non per immobilizzarle. Vola! Dovunque il tuo cuore ti condurrà.
E se anch'io riuscirò a compiere il mio volo magari ci ritroveremo là, nel regno della libertà. Allora sarà un incontro sacro, non formato da contratti e catene. Ma da preziosi tocchi d'anima”.
Elena Bernabè
“A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari,
a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,
ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene…
a tutti i teatranti.”
(Miguel de Ivan Cervantes, “Don Chisciotte”)
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