[…] Dall’ “Io” e dal “tu”, occorre
arrivare al “Noi”: la strada da percorrere per raggiungere un’unità salda, e
rafforzare la reciprocità dei due coniugi, richiede un ascolto profondo.
Attraverso di esso si può cogliere i sentimenti e i desideri dell’altro, fino
ad accorgersi che, talvolta, possono coincidere anche con i propri.
L’empatia è
“camminare con le scarpe dell’altro”.
Essa è scontata quando ci si innamora, ma
poi, col tempo, si rischia di non sentirla più.
A quel punto servirà mettersi
in gioco, tornare a desiderarsi, accogliersi e amarsi. Ed anche imparare a
regolare la distanza reciproca, come fanno i porcospini quando capiscono che
per volersi bene devono avvicinarsi, per trasmettersi a vicenda il calore, ma
non troppo per evitare di pungersi.[…]
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Senza tenerezza non si può vivere
Col nuovo mattino
il mondo mi bacia
sulla tua bocca,
donna.
- Juan Ramòn Jiménez -
"Ti sento nei miei sensi e sento che i miei sensi
non sanno che obbedire alla tua chiamata."
- Gabriele D'Annunzio -
Ti amo di due amori: un amore di desiderio
e un amore perché tu sei degno di essere amato.
L'amore di desiderio è che nel ricordo di te
io mi distolga da chi è altro da te.
L'amore di cui tu sei degno
è che tu tolga i veli perché io ti veda.
Non lode a me né nell'uno né nell'altro,
ma lode a te in questo come in quell' amore!
- Rabi’a al-Adawiyya -
Fonte: I detti di Rabi’a, Milano 1979, p. 33.
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