Eh cosa vuoi che ti dica, sì, mio figlio non studia un
accidenti , ma sai, ha un'insegnante che non sa proprio motivarlo, non è
capace, non lo appassiona...
"...Vanno a scuola e non studiano. E' una specie di avversativa - concessiva: vanno a scuola, ma, ciò nonostante, non studiano.
Una paradossale aberrazione. Sarebbe come sedersi al ristorante e non ordinare niente, dicendo al cameriere: "No, grazie, guardi, stasera non mi va proprio di mangiare. Cosa pensate che direbbe il cameriere?
Invece, di fronte a ciò, noi adulti ce ne stiamo sereni come un cielo primaverile: non diciamo niente, non opponiamo un gesto, una sillaba, nulla, se non un blando disappunto, un pacato "non si fa così", un benevolo "non farlo più":
di fatto accettiamo l'indolenza e la " sfaticataggine" esibita dei nostri studenti.
Forse, in fondo, pensiamo che abbiano ragione, che la scuola sia davvero una pizza, una faccenda molto noiosa, una specie di tormento da cui davvero sarebbe il caso di esentare i nostri amati pargoli.
Pensiamo anche, noi insegnanti, che in fondo sia un po' colpa nostra! Abbiamo oggi maturato uno sconcertante, masochistico senso di colpa legato alla parola "motivazione": pensiamo che se i ragazzi non studiano sia perchè noi non siamo capaci di motivarli.
Paroletta magica che ha fornito un meraviglioso alibi e
ai ragazzi più svogliati e ai genitori più indulgenti: "Eh cosa vuoi che ti
dica, sì, mio figlio non studia un accidenti, ma sai, ha un'insegnante che non
sa proprio motivarlo, non è capace, non lo appassiona..."
Ehi genitore e se fosse che tuo figlio non studia
Ehi genitore e se fosse che tuo figlio non studia
perchè non ne ha voglia,
perchè ha ben altro da fare,
perchè è pieno di soldi,
perchè non ci riesce,
perchè è un fagnano, o perchè semplicemente, non gli
piace?
Queste sono le uniche ragioni che non si adducono mai, di fronte a un ragazzo che non studia. Sono ragioni vietate, indicibili, impronunciabili, sbagliate a priori."
Queste sono le uniche ragioni che non si adducono mai, di fronte a un ragazzo che non studia. Sono ragioni vietate, indicibili, impronunciabili, sbagliate a priori."
(Paola Mastrocola)
Fonte: " Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare"
Fonte: " Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare"
Non pretendo che la vita sia facile.
Non lo è mai stata per me, e non mi aspetto che vada liscia come l'olio nemmeno in futuro.
Non tutti condividono questa filosofia di vita, ma per me è molto importante, perchè quando le cose vanno male non ho bisogno di rivedere radicalmente le mie idee, come capita a quelli che non si lasciano scalfire da nulla e hanno la pretesa che il mondo garantisca loro un'esistenza radiosa.
J. Bauer - tratto da "Padri di carta"
Nella nostra infanzia c'è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l'avvenire.
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