Il russo più potente, secondo il Guinness dei primati, è stato registrato al St. Mary’s Hospital di Londra: sessantanove decibel.
Il più potente fino a ieri sera.
Quando mio marito ha battuto il record respirando e assordandomi a settantadue. Settantadue decibel, per chi non lo sapesse, equivalgono al rumore di un cannone che spari nel sedile accanto al vostro al Palazzo dello sport.
«Ehi, Grano», ho gridato io, «svegliati, ci risiamo.»
«Ci risiamo che cosa?» ha chiesto lui.
«Stai russando.»
«E mi svegli per dirmi questo! Te l’ho detto mille volte, io non russo. Se lo facessi, lo saprei.»
«Questa è la logica di quel tizio che diceva, "Se soffrissi di amnesie, me ne ricorderei".»
«Come russavo?»
«Sembravi il dirigibile della Goodyear che perde aria lentamente.»
«Be’, e che cosa ti aspettavi? Un concerto?»
«Credo che farò quello che fece Lucilla Di Maggio dopo che suo marito russando l’aveva quasi fatta impazzire.»
«E che cosa fece?» ha chiesto lui mezzo addormentato.
«Oh, niente. Gli mise un cuscino sulla faccia.»
«Dio buono, donna, così uno smette di respirare, non di russare.»
«Be’, lui smise anche di russare.»
«Perché non mi fai rotolare sul fianco?»
«Ci ho provato. Mi hai dato un cazzotto.»
Andò avanti così tutta la notte.
Sinceramente, non ne posso più dei rimedi degli specialisti - autoipnosi, tappi di cera per le orecchie, girare il disturbatore su un fianco -: non funzionano mai. I soli rimedi da prendere in considerazione sono i seguenti:
- Cambiare letto
- Costringete il disturbatore a trovarsi un altro letto... preferibilmente in un’altra città.
- Rimandare il momento del sonno
Alcuni esperti pensano che sia necessario andare alla radice e scoprire il perché della rumorosa abitudine di certi mariti. Si è detto che le persone russano perché sono preoccupate, perché portano protesi imperfette, perché fumano o bevono troppo, perché hanno le tonsille infiammate o soffrono dei disturbi della vecchiaia.
Non credeteci. Gli uomini russano per una sola ragione... per dar fastidio alle loro mogli.
(Erma Bombeck)
Fonte: "Se la Vita è un piatto di Ciliege, perché a me solo i Noccioli?" di Erma Bombeck