Ogni tanto incontriamo una persona gentile.
La gentilezza è una virtù difficile da trovare in una società che ammira i comportamenti aggressivi e ruvidi. Veniamo invitati a far sì che le cose siano fatte, e siano fatte rapidamente, anche se qualcuno rimane ferito in questo processo. Contano il successo, la soddisfazione, la produttività. Ma il costo è alto. Non vi è posto, in questo quadro, per la gentilezza.
Gentile è chi "non spezza la canna infranta e non spegne il lucignolo fumigante" (Mt 12,20).
Gentile è chi presta attenzione alle forze e alle debolezze dell'altro e gode più di stare insieme che di realizzare qualcosa.
La persona gentile cammina con passo leggero, ascolta con attenzione, guarda con tenerezza e tocca con rispetto. La persona gentile sa che la vera crescita richiede nutrimento, e non forza.
Rivestiamoci di gentilezza! Nel nostro mondo duro e spesso inflessibile, la nostra gentilezza può ricordare al vivo la presenza di Dio tra noi.
- Henri J.M. Nouwen -
La fede è come una scalata in parete, un percorso difficile di montagna. Ci sono momenti in cui si è presi dalle vertigini, dall'impressione di stare per cadere oppure dalla paura di aver smarrito il sentiero.
Si può entrare improvvisamente in un
banco di nebbia o essere sorpresi da una bufera; ci sono giorni di pesante
oscurità in cui non si sa più bene verso quale meta si sta andando.
A un tratto però tutto si dissolve, proprio come la nebbia in montagna. L'importante è l'essere rimasti saldi, attaccati alla roccia, l'essersi tenuti alla traccia di sentiero che si poteva ancora scorgere, pur se a fatica.
Perché la natura profonda della fede è
il fidarsi di un altro, l'affidarsi alla promessa di chi ti dà la certezza che
non sarai mai deluso.
(Intervista con Alan Elkann. Milano
1993)
Egli mi ha affidato un lavoro che non ha affidato ad un altro. Ho la mia missione. Forse non lo saprò mai in questa vita, ma mi sarà chiaro nella prossima.
Sono un anello di una catena, un legame di collegamento tra le persone. Egli non mi ha creato per nulla. Farò il bene; farò la Sua opera.
Sarò un angelo della pace, un predicatore della verità al mio posto, ma non lo farò se non osserverò i suoi comandamenti. Pertanto, mi fiderò di Lui, in qualunque situazione io sia, non potrò mai essere gettato via.
Se sono nella malattia, la mia malattia può servirLo, nella perplessità, la mia perplessità può servirlo. Se sono nel dolore, il mio dolore può servirlo. Non fa nulla invano. Egli sa cosa fa. Può portare via i miei amici. Può gettarmi tra gli estranei. Può farmi sentire desolato, far affondare il mio spirito, nascondermi il mio futuro.
Eppure, Egli sa cosa fa.
- John Henry Newman -
Buona
giornata a tutti. :-)
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