E’ che mi sembra tutto-tutto-tutto importante.
Magari mi sbaglio, magari non è vero, magari niente è veramente degno di nota, degno di tempo, degno di attenzione. Solo che io non ce la faccio, forse sono venuta al mondo per perdermi dietro a quei particolari che nessuno nota più, per dare spiegazioni che non interessano a nessuno, per fare caso a mondi che ad altri sembrano idiozie.
Magari dovrei fare più attenzione al disegno, alla meta, al “grande” e non all’insignificante.
Oggi non interessa a nessuno se mentre stavi andando a lavoro hai visto un prato di cui non ti eri mai accorto, l’importante è che tu arrivi.
Oggi non importa a nessuno se un giorno ti sei svegliato e hai sentito la necessità di indossare cinque colori diversi solo per mostrarti più allegro, per non morire dentro. L’importante è che tu faccia quello che devi.
Sono pesante, sono permalosa.
Non ricordo date, non ricordo le capitali, non ricordo i nomi dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Non ricordo i nomi delle strade e non ricordo mai che lavoro fa la gente.
Ricordo bene se qualcuno mi ferisce, però.
Ricordo bene se qualcuno ha gli occhi tristi, o se li ha pieni di gioia infinita.
Ho sempre paura di essere fraintesa, è vero.
E’ che credo, credo fermamente, che tutto questo pressapochismo, tutta questa “leggerezza” di cui in tanti dicono di aver bisogno, tutto questo “ne riparleremo poi”, tutto questo “le cose stanno così, pace!” non faccia per me.
Io sanguinerei, mi farei sanguinare le labbra pur di essere precisa in quello che dico e faccio.
Io, perché io so che basta una parola, una piccola parola a far piangere una persona per notti e notti intere.
Non io, io non lascio perdere.
Io cercherò di far piangere meno persone possibili, perché sono i particolari ad uccidere.
- Susanna Casciani
11 dicembre 2012 alle ore 17.11
“Come si fa a capire se è amore? Quando va tutto male, ma male male, e non si sopporta più l’altro, e lo vorremmo picchiare, lo vorremmo far sparire, lo vorremmo cambiare, lo vorremmo mandare via, via, più lontano possibile, però non lo facciamo.
Quando, per una volta, ce ne freghiamo di aver ragione e pensiamo alla nostra storia. Ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di sistemare le cose. Questo è amore: finire nello schifo insieme e uscirne insieme.
Nessuno è immune alle crisi, alla scarsa sopportazione, alla noia, ai dubbi, ai problemi. Nessuno. Solo alcuni ce la fanno. Amore è resistere, fino alla fine. E’ una sfida.”
- Susanna Casciani -
- Susanna Casciani -
"Lui era un bravo ragazzo e con me, solo con me, la sua faccia era diversa. Baciava come un ragazzo di quelli da evitare.
Toccava come un ragazzo di quelli da evitare.
Faceva l’amore come un ragazzo di quelli da evitare. Però era un bravo ragazzo, perché dopo certi baci mi accarezzava, dopo certe notti mi richiamava, e poi mi guardava in un modo, in quel modo in cui ti guardano quando non sanno cosa fare, cosa dire, ma capisci che vogliono solo stare con te. Noi eravamo due bravi ragazzi che facevano un sacco di cose che non si possono raccontare, insieme. Cose che non l’avresti mai detto, con quelle espressioni dolci, che ne potessimo essere capaci.
Lui era un bravo ragazzo, e io, io l’ho amato tanto. Soprattutto quando fingeva di essere un duro e poi mi prendeva la mano senza accorgersene e non la lasciava più.”