martedì 31 marzo 2020

La vita presente è un viaggio - San Giovanni Crisostomo

Non sai che la vita presente è un viaggio? Sei forse un cittadino di questa terra? 
Sei un viandante. Hai capito ciò che ti ho detto? 
Non sei un cittadino, ma un viandante e un pellegrino. Non dirmi: “Io ho questa, oppure ho quella cittadinanza”. 
Nessuno ha qui la cit­tadinanza. 
La cittadinanza è lassù. La realtà presente è un cammino. 
Camminiamo ogni giorno finché la natu­ra compie il suo corso. C’è chi lungo la via accumula denaro; c’è chi lungo la via sotterra oro. 
Quando entri in una locanda, dimmi: ti preoccupi di adornarla? No, mangi, bevi e ti affretti a uscirne. 
Una locanda è la vita presente; vi siamo entrati, finiamo la vita presente. Cerchiamo di uscirne con buona speranza, non lascia­mo qui nulla affinché nulla sia perduto per noi lassù .... 
Così anche noi nella vita presente: consideriamo la vita come una locanda e non lasciamo niente di qua nella locanda, ma portiamo tutto nella città [dell'alto]. 
Sei un viandante e un pellegrino, anzi sei ancora meno di un viandante. 
In che senso? Te lo dico. Il viandante sa quando entra nella locanda e quando esce: è padrone del suo entrare e del suo uscire; io invece, una volta entrato nella locanda, cioè nella vita presente, non so quando ne uscirò. 
E talvolta mi procuro mezzi di sussistenza per un lungo tempo e il Signore mi chiama improvvisamente: Stolto, ciò che hai preparato di chi sarà? Questa notte prenderanno la tua vita (Lc 12,20). 
Ignota è l’uscita, instabile il possesso, migliaia i preci­pizi, tempeste per ogni dove … 
“Che faremo?”, dici. 
Una cosa sola devi fare: odia il denaro e ama la tua vi­ta … 
Perché ti affanni a depredare beni materiali che sono oggetto di invidia [tra gli uomini]? 
Rapina là dove vi sono le corone. 
Non rapinare la terra, ma il cielo. 
Dei violenti è il regno dei cieli e i violenti lo rapiscono (Mt 11,12).

- san Giovanni Crisostomo -
Omelie su Eutropio 2,5-6




                                           La Preghiera, o dialogo con Dio,
è un bene sommo.
E' infatti, una comunione intima con Dio.
Come gli occhi del corpo
vedendo la luce ne sono rischiarati,
così anche l'anima
che è tesa verso Dio
viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera.
Deve essere, però,
una preghiera non fatta per abitudine
ma che proceda dal cuore.

- San Giovanni Crisostomo - 



Coraggio!!! Ecco .... un poco più in là vediamo la luce .... 
Resistiamo!!! 

Buona giornata a tutti. :-)
Stefania