domenica 14 luglio 2013

Le fiamme e la caldaia – Leonardo da Vinci

In mezzo alla tiepida cenere era rimasto un tizzo di carbone ancora acceso. Con grande penuria e con molta parsimonia consumava le sue ultime energie, nutrendosi del minimo indispensabile per non morire.
Ma giunse l'ora di mettere la minestra sul fuoco, e perciò il focolare fu rifornito di nuova legna.
Uno zolfanello, con la sua piccola fiamma, resuscitò il tizzo che pareva ormai spento; e una lingua di fuoco guizzò fra la legna, sopra alla quale era stata appesa la caldaia.
Rallegrandosi per i ceppi ben secchi che gli erano stati appoggiati sopra, il fuoco cominciò ad innalzarsi, cacciando via l'aria che sonnecchiava fra un legno e l'altro; e scherzando con la nuova legna, e divertendo si a correre di sopra e di sotto, come un tessitore di se stesso, si allargava sempre di più.
Cominciò, quindi, a far spuntare le sue lingue fuori della legna, aprendosi molte finestre, dalle quali sprizza va manciate di rutilanti faville: le tenebre che invadevano la cucina si allontanarono e fuggirono; mentre, sempre più gioiose, le fiamme crescevano scherzando con l'aria circostante, e incominciavano a cantare con un soave e dolce crepitio.
Il fuoco, vedendosi ormai così cresciuto sopra alla legna, incominciò a mutare il suo animo, di solito mansueto e tranquillo, in gonfia e antipatica superbia, illudendosi di esser lui ad attirare su quei pochi legni il dono della fiamma.
Si mise a sbuffare, a riempire di scoppi e di sfavillamenti tutto il focolare; drizzò le sue grandi fiamme verso l'alto, deciso a partire per un volo sublime.... e andò a sbattere nel fondo nero della caldaia.
 

(Leonardo da Vinci)
 
Painting Evgeni Gordiets


Sette principi che ti renderanno la vita migliore: 

1- Fai pace con il tuo passato, così non rovinerai il tuo presente
2- Quello che gli altri pensano di te non ti riguarda
3- Il tempo guarisce quasi tutto, dai al tempo del tempo
4- Nessuno è la ragione della tua felicità, eccetto te stesso
5- Non paragonare la tua vita a quella degli altri, non hai idea di cosa è fatto il loro viaggio.
6- Smettila di pensare troppo va bene non saper tutte le risposte.
7- Sorridi, non possiedi tutti i problemi del mondo.


Paint, E. Manet , Olympia

Tutti gli imbecilli della Borghesia che pronunciano continuamente le parole: immorale, immoralità, moralità nell’ arte e altre bestialità mi fanno pensare a Louise Villedieu, puttana da cinque franchi, che accompagnandomi una volta al Louvre, dove non era mai stata, si mise ad arrossire, a coprirsi la faccia, e tirandomi a ogni momento per la manica, mi domandava davanti alle statue e ai quadri immortali come si potesse esporre pubblicamente simili indecenze.

C.Baudelaire, Diari intimi
 


Troppo rapidamente il solitario
tende la mano a colui che incontra.
A taluni non devi porger la mano, ma solo la zampa:
e voglio che la tua zampa abbia anche gli artigli.

-F.W. Nietzsche, Così parlò Zarathustra