domenica 16 settembre 2012

In Cristo Verità – Chiara Lubich

Se la Scrittura insegna a far bene le cose piccole,
questa è proprio la caratteristica di chi altro non fa,
con tutto il cuore, ciò che Dio gli chiede nel presente.

Se uno vive il presente,
Dio vive in lui e se Dio è in lui,
in lui è la carità.

Chi vive il presente è paziente, è perseverante,
è mite, è povero di tutto, è puro,
è misericordioso perchè ha l’amore
nella sua espressione più alta e genuina;
ama veramente Dio con tutto il cuore,
tutta l’anima, tutte le forze;
è illuminato interiormente,
è guidato dallo Spirito Santo
e quindi non giudica, non pensa male,
ama il prossimo come sè stesso,
ha la forza della pazzia evangelica
di “porgere l’altra guancia”,
di “andare per due miglia…”

È nell’occasione spesso
di “rendere a Cesare quel che è di Cesare”
perchè in molti momenti
dovrà vivere pienamente
la sua vita come cittadino…
E così via.

Insomma, se chi vive il presente è nella Via
e nella Vita, è anche nel Cristo Verità.
E ciò sazia l’anima,
che sempre anela a possedere tutto
in ogni attimo della sua esistenza.

(Chiara Lubich)

Fonte: Ogni momento è un dono


''Non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta (cfr Mt 5,13-16). Anche l’uomo di oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita a credere in Lui e ad attingere alla sua sorgente, zampillante di acqua viva (cfr Gv 4,14). Dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (cfr Gv 6,51)'' (Benedetto XVI, Lettera Porta Fidei).



''L'impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo animati dalla speranza, ma, parimente, spesso travagliati dalla paura e dall'angoscia, è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta l'umanità. Di qui il dovere di confermare i fratelli, che Noi abbiamo ricevuto dal Signore con l'ufficio di Successore di Pietro, e che è per Noi un "assillo quotidiano", un programma di vita e d'azione, e un impegno fondamentale del Nostro Pontificato; questo dovere Ci sembra ancora più nobile e necessario allorché si tratta di incoraggiare i nostri fratelli nella missione di evangelizzatori, affinché, in questi tempi d'incertezza e di disordine, essi la compiano con amore, zelo e gioia sempre maggiori'' (Servo di Dio Papa Paolo VI).