Signore Gesù,
come nell’Ultima Cena con i “tuoi”.
Ora sei in mezzo a noi come colui che serve.
Tu, l’Altissimo, ci onori del tuo servizio.
Umile ai nostri piedi,
ce li lavi, ce li baci, ce li profumi di crisma,
ce li calzi di mansuetudine e di pace,
per farci camminare dietro di te
fino alla Casa del Padre.
Sappiamo che la strada del ritorno
passa per l’orto degli Ulivi,
sale sul monte della Croce,
scende nella grotta del Sepolcro,
sbocca nel Giardino rifiorito.
Signore Gesù,
pur essendo stolti e lenti di cuore,
desideriamo saperti imitare
e, nel tuo nome, di servirci a vicenda,
per rendere visibile nei nostri gesti
la tua immensa carità divina
ed essere un giorno introdotti
alla cena della Pasqua eterna
dove tu stesso, come ci hai promesso,
ancora passerai a servirci,
saziandoci di gioia
con la luce radiosa del tuo Volto.
Amen.
(Madre Anna Maria Cànopi)
Fonte: Il respiro dell'Anima di Anna Maria Cànopi)
Inchiodato alla Croce, il tuo abbraccio, Gesù, mai si richiude. Immane solitudine di un dono senza contraccambio... Con le mie mani fragili oggi ti raccolgo, mio Signore, e ascolto il tuo morire in silenzio, il tuo morire per me di folle amore. scritta dalle monache benedettine dell'Abbazia Mater Ecclesiae Isola di San Giulio - Orta (No) Silenzio......... www.leggoerifletto.it |