Amate la vostra città come parte integrante, per così dire, della vostra personalità.
Voi siete piantati in essa, in essa saranno piantate le generazioni future che avranno da voi radice: è un patrimonio prezioso che voi siete tenuti a tramandare intatto, anzi migliorato ed accresciuto, alle generazioni che verranno.
Ogni città racchiude in sé una vocazione e un mistero.
Voi lo sapete: ognuna di esse è da Dio protetta da un angelo custode, come avviene per ciascuna persona umana.
Amatela come si ama la casa comune destinata a noi ed ai nostri figli.
Custoditene le piazze, i giardini, le strade, le scuole: fate che il volto di questa vostra città sia sempre sereno e pulito.
Sentitevi, attraverso di essa, membri di una stessa famiglia. Non vi siano fra voi divisioni essenziali che turbino la pace e l'amicizia: ma la pace, l'amicizia, la cristiana fraternità, fioriscano in questa città vostra. Ogni vostra casa sia come un giardino che ha terreno buono e che produce fiori e frutti; sono i fiori e i frutti delle virtù familiari, religiose e civili.
Un vivaio di grazia, di purezza, di affetto e di pace amorevole dove i germogli nuovi – i bambini – saranno custoditi come la pupilla dei vostri occhi e come la ricchezza suprema della città intera! E dove gli anziani trovino conforto sereno, amoroso tramonto!
(Giorgio La Pira)
6 novembre 1954, Discorso ai fiorentini
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9 gennaio 1904 Pozzallo (Ragusa)-5 novembre 1977 Firenze
Professore universitario, si consacra divenendo terziario domenicano. Critica il fascismo e condanna l’invasione della Polonia; ricercato dovrà fuggire e trovare rifugio in diverse città italiana. Tornerà a Firenze solo nel 1945, anno in cui diviene deputato dell’Assemblea Costituente. Per tre volte viene eletto sindaco di Firenze. Forte il suo impegno nella lotta contro gli sfrattati, per creare un’edilizia popolare pubblica, contro la disoccupazione e i licenziamenti. Anche in campo internazionale si fa riconoscere per il suo impegno per la pace. Nel 1959 invitato a Mosca, parla al Soviet Supremo in difesa della distensione e del disarmo. Nel 1965 si reca in Vietnam e incontra personalmente Ho Chi Minh battendosi per la fine della guerra. Tra il 1967 e il 1975 viene eletto presidente della Federazione Mondiale delle Città Unite impegnandosi per il dialogo fra le nazioni europee e per la decolonizzazione del Medio Oriente. La Pira pone la figura di Cristo vivente come riconciliatore di Dio. Importante la dimensione contemplativa nella vita interiore di cui, a causa dei suoi impegni politici, sente La mancanza. Chiede continuamente alle suore del Carmelo di pregare affinchè il suo impegno politico sia accompagnato dall’impegno spirituale. Papa Giovanni Paolo II, nel 1986, avvia la causa di beatificazione. Nell’ottobre 2007 le sue spoglie sono state traslate nella chiesa fiorentina di San Marco.
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