lunedì 14 agosto 2023

L' Amore alla Madonna - Padre Pio da Pietralcina

 Era il 14 agosto 1958, vigilia dell'Assunzione.

All'imbrunire mi trovavo ancora nel convento e avevo già salutato padre Pio. Mi accingevo a dare la buona notte al Guardiano, padre Carmelo da Sessano, quando questi, uscito dalla sua cella, mi venne incontro incitandomi a recarmi con lui nella cella del Padre per chiedergli un pensierino sulla Madonna.

Il Padre Guardiano entrò e io dietro di lui.
...

Padre Pio era seduto su di una poltrona, con la corona del Rosario in mano. «Padre Spirituale» chiese il Guardiano; «domani è l'Assunta, diteci un pensierino».

Padre Pio abbassò il capo e incominciò a singhiozzare e, a tratti, prese a dire: «La Madonna...». Il singhiozzo diventò pianto; poi, con sforzo, riprese: «La Madonna...».

Forti fremiti fecero sussultare tutto il Padre che continuò a piangere. «La Madonna», ripeté per la terza volta, «è la Mamma nostra!».

Un pianto dirotto e irrefrenabile scosse il Padre il quale, a stento, riuscì a prendere il fazzoletto per asciugarsi le lacrime che, oramai, avevano bagnato tutto il suo viso.

Non ebbe nemmeno il tempo e la forza di asciugarsi, tanto le lacrime erano incalzanti e continue. Egli allora abbandonò le mani sulle ginocchia e, piangendo, gridava: «La Madonna è la Mamma nostra, la Madonna è la Mamma nostra».

Io ero in ginocchio davanti a lui. Poggiai le mani sulle sue ginocchia e sussultavo con lui. Non me ne accorsi se piansi, ma certo mi sentii morire.

Il Guardiano subito intervenne: «Padre, grazie, ma non piangete».

Padre Pio piangeva ancora. Allora il Guardiano, con voce forte e accorata, disse: «Padre, per favore, non piangete più, ci sentiamo morire!».

Io mi avvicinavo sempre più alle ginocchia del Padre che tremava. Poi, ecco, dolcemente finì di piangere.

Ancora pochi sussulti. Gli baciammo la mano, ci benedisse e, allontanandoci dalla cella, ci sentivamo tanto bruciare il cuore d'amore alla Madonna, da dirci l'uno all'altro: «Io non riesco a contenere il fuoco d'amore alla Madonna che il Padre mi ha messo nel cuore. Abbiamo chiesto una parola ed egli ci ha donato un fuoco d'amore».

- Dal libro: Padre Pio, mio padre - 


"Esiste una scorciatoia per il Paradiso? Sì è la Madonna. Essa è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni. Vorrei avere una voce così forte per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna. Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario.
 Questa preghiera è la nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l’esplosione della nostra carità. 
Maria è tutta la ragione della mia speranza".

- San Padre Pio - 


Il quadro austero e penitenziale degli Uffici, che precedono le grandi solennità, lascia spesso intravvedere la gioia, contenuta ma gustosa, di un’attesa. Letture e canti della vigilia dell’Assunzione portano questa caratteristica, che lascia indovinare il travaglio di una grazia premurosa. Né parole, né riti però provocano per primi questa serenità, ma la gioia zampilla dal profondo del cuore e si gusta in silenzio, nell’intimo dell’anima.

Il cristiano oggi si prepara alla festa della Madre. Sì, davvero, la Madre, perché Maria è vera Madre per ogni fratello del suo Figlio. Mediatrice e tesoriera della grazia, Maria è lo strumento docile e perfetto, che gli trasmette la vita soprannaturale, con le sue ricchezze incomparabili. Ma Maria è inoltre la Madre per eccellenza, la Madre unica e perfetta, Madre verginale e in senso pieno e, in una parola, che dice tutto, la Madre di Dio. Vedremo domani come la pietà cristiana fu portata a celebrare questo giorno natalizio della Madonna e a ricordare il suo trionfale ingresso, in corpo e anima, nel Regno della gloria celeste. Ora dobbiamo pensare alla Madre, dobbiamo prepararci insieme con i Santi tutti del cielo e della terra e con Dio stesso a onorarla degnamente.

Una madre di quaggiù si festeggia, onorandola nel giorno dedicato al Santo o alla Santa di cui porta il nome, ma per Maria la cosa è diversa. La sua festa non è festa di un’altra Santa sua Patrona, è festa soltanto sua, e ciò che la Chiesa vuole celebrare è la pienezza della sua santità. Un solo omaggio salirà a Colei, che è insieme la Madre e la Santa.

La santità personale di Maria sta nell’essere la Madre perfetta, voluta da Dio per il Figlio suo e per noi: è questa la sua vocazione meravigliosa. In Essa, la perfezione della carità, che in ciascuno di noi costituisce la santità, per privilegio mai udito e commovente, diventa perfezione dell’amore materno e amare Dio è amare suo Figlio. Festeggiare in Maria la Madre e la Santa è perciò lodare una identica perfezione, un solo amore: e un unico slancio di lode esprimerà in noi e la pietà religiosa e la pietà filiale.

L’anima, che vuole onorare Maria, deve, in questa vigilia di festa, porre prima di tutto due condizioni: essere pura e ricca di amore. La grazia dei sacramenti le realizzerà e la Chiesa, immagine visibile e vivente della Regina del cielo, guiderà gli affetti con i pensieri suggeriti dallo Spirito di Dio.

da: dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico. – II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 969


Buona Vigilia dell'Immacolata! :-)










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