mercoledì 5 aprile 2017

Da “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson

Il Panteismo, come egli lo intendeva, era la sua fede. 
Iddio era per lui l'insieme degli esseri viventi, in perpetua evoluzione; sua essenza, l'unità impersonale. Quindi la rivalità individuale costituiva la grande eresia che metteva l'uno contro l'altro arrestando il progresso, che, secondo lui, consisteva nell'assorbimento dell'individuo nella famiglia, della famiglia nella nazione, della nazione nel continente, del continente nel mondo. Ed il mondo stesso, in ogni suo momento, non era più che la manifestazione d'una vita impersonale.
Era questa in realtà l'idea cattolica, meno l'elemento soprannaturale; era l'unione dei beni terreni l'abbandono del soprannaturalismo da una parte e dell'individualismo dall'altra: era un tradimento appellare da un Dio immanente ad un Dio trascendente; non esisteva Iddio trascendente: Dio, in quanto poteva esser conosciuto, era l'uomo.

Da “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson (Città Armoniosa, 1979)




Ma poi, condizione unica del progresso, della edificazione di Gerusalemme su questo pianeta, toccato in sorte all'uomo per sua dimora, doveva essere la pace, non la spada che Cristo aveva portata e Maometto abbrutita; pace che nasce dall'intendimento, invece di sorpassarlo, pace che proviene dal sapere che l'uomo è tutto e che solo può evolversi mediante la cooperazione dei suoi simili. Ad Oliviero ed a sua moglie l'ultimo secolo era apparso come una rivelazione. 
Morte a poco a poco le vecchie superstizioni, si diffondeva, già la nuova luce; lo Spirito del mondo s'era svegliato.

Da “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson (Città Armoniosa, 1979)




Ecco: alla Chiesa occorreva un nuovo ordine religioso. 
Quelli antichi furono regole-limiti per correggere e non commetter difetti; ora si richiedeva un ordine senza tonsura od abito speciale, senza tradizioni o costumi; un ordine, i cui membri non dovevano distinguersi se non per l'intero e cordiale sacrificio di se medesimi, un ordine alieno dal menar vanto dei privilegi anche più santi e senza un passato storico più o meno glorioso in cui trovare compiacente rifugio. Doveva costituire come i franchi-tiratori dell'Esercito del Cristo, come erano stati i Gesuiti, ma senza quella reputazione fatale, dovuta non alle loro colpe.... 
Ma, occorreva un fondatore... 
- Quale, in nome di Dio? - 
Un fondatore nudus sequens Christum nudum... sì, dei franchi tiratori, preti, vescovi, laici e donne con i tre voti ed una clausola speciale che vietasse soprattutto e per sempre il possedimento della ricchezza in comune. 
Ogni donazione doveva consegnarsi al Vescovo di quella diocesi in cui era stata fatta, al quale spettava di provvedere a tutti il necessario alla vita ed al lavoro. Oh! un ordine simile, che cosa non avrebbe potuto fare?

Da “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson (Città Armoniosa, 1979)



.... il regno della guerra è finito. «Non la pace, ma la spada» disse Cristo; e come furono amaramente vere le di lui parole! 
«Non la spada, ma la pace» possono finalmente ritorcere tutti coloro che hanno rinunciato alle pretese di Cristo o non le hanno mai accettate. 
I principi dell'amore e della solidarietà, timidamente annunciati durante l'ultimo secolo in Occidente, hanno avuto buon seguito in Oriente; non sarà più alle armi che si farà appello, ma alla giustizia; né ci indirizzeremo più ad un Dio che si tiene nascosto, ma all'uomo che ha finalmente appreso la sua divinità. 
Il soprannaturale, in ultima analisi, è morto: o piuttosto, noi sappiamo che non fu mai vivo. Ciò che resta a fare è di mettere in opera la nuova lezione, e deferire ogni pensiero, parola ed opera al tribunale dell'Amore e della Giustizia. 
Sarà questo, senz'alcun dubbio, il compito degli anni avvenire. 
- Ogni codice dovrà esser distrutto, ogni barriera rovesciata; dovrà unirsi partito a partito, paese a paese, continente a continente. Non vi sarà più paura d'aver paura, il timore del futuro che ha paralizzato l'attività delle precedenti generazioni: l'uomo ha pianto abbastanza nei dolori del suo nascere, il suo sangue si è sparso come acqua attraverso le proprie follie! Finalmente è arrivato il giorno in cui egli ha potuto conseguire la pace, per aver compreso se stesso. quel premio promesso da un uomo che non sapeva quel che diceva e negava ciò che asseriva: «Beati i mansueti, i pacifici, i misericordiosi, poiché essi saranno eredi della terra, saranno chiamati i figli di Dio, e troveranno misericordia»

Da “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson (Città Armoniosa, 1979)






Buona giornata a tutti. .-)