domenica 13 ottobre 2019

da: "Le ore" - Michael Cunningham

Viviamo le nostre vite, facciamo qualunque cosa e poi dormiamo – è così semplice e ordinario. 
Pochi saltano dalle finestre o si annegano o prendono pillole; più persone muoiono per un incidente; e la maggior parte di noi, la grande maggioranza, muore divorata lentamente da qualche malattia o, se è molto fortunata, dal tempo stesso. 
C’è solo questo come consolazione: un’ora qui o lì, quando le nostre vite sembrano, contro ogni probabilità o aspettativa, aprirsi completamente e darci tutto quello che abbiamo immaginato, anche se tutti tranne i bambini (e forse anche loro) sanno che queste ore saranno inevitabilmente seguite da altre molto più cupe e difficili. 
E comunque amiamo la città, il mattino; più di ogni altra cosa speriamo di averne ancora.

da: Le Ore
di Michael Cunningham, editore Bompiani



La nostra vita è fatta da un susseguirsi di ore; ce ne saranno di piacevoli che quasi sicuramente saranno poi seguite da altre spiacevoli, consapevolezza dalla quale non si può fuggire, forse neppure quando siamo bambini.

Immagina di voltarti indietro, di tirare fuori la pietra dalla tasca, di tornare a casa. 
Potresti continuare a vivere; potresti compiere questo atto finale di gentilezza.

Eppure questo amore indiscriminato è totalmente serio per lei, come se ogni cosa del mondo fosse parte di un intento vasto e imperscrutabile e ogni cosa del mondo avesse il suo nome segreto, un nome che non può essere incanalato in una lingua, ma è semplicemente il vedere e sentire le cose in sé.
Non amiamo forse i bambini in parte perché vivono al di fuori del regno del cinismo e dell'ironia? 
È così terribile per un uomo volere più giovinezza, più piacere?
Le sembra di aver iniziato in quel momento a vivere nel mondo, a capire le promesse implicite in uno schema che è più grande della felicità umana, sebbene contenga la felicità umana insieme a ogni altra emozione.
Non mangiare è un vizio, un tipo di droga – con lo stomaco vuoto si sente veloce e pulita, lucida di mente, pronta per una battaglia.
Ha capito che avrebbe avuto problemi a credere in se stessa, nelle stanze della casa, e quando ha gettato uno sguardo a questo nuovo libro sul comodino, impilato sull'altro che ha finito la scorsa notte, lo ha preso automaticamente, come se leggere fosse il solo e naturale compito con cui iniziare la giornata, la sola via praticabile per gestire il passaggio dal sonno al dovere.
Inspira profondamente. È così bello. È molto più di... Be', di quasi tutto, in realtà. In un altro mondo, avrebbe potuto trascorrere tutta la vita a leggere.
Una pagina, decide: solo una. 
Non è ancora pronta.

da: Le Ore
di Michael Cunningham, editore Bompiani



Buona giornata a tutti. :-)


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