Secondo la mistica cattolica austriaca Gabrielle Bitterlich, fondatrice dell'Opus Angelorum, è proprio durante l'agonia del cristiano che l'angelo custode può intervenire efficacemente.
Per la Bitterlich, l'angelo custode è proprio colui che ricorda al moribondo i fatti della sua infanzia, le sue prime preghiere, la sua mamma che gli mostrò la croce e gli richiama i ricordi positivi ... in tal modo in innumerevoli casi si scioglie nell'uomo e nella donna la crosta indurita della lontananza da Dio e in questi minuti egli ritorna bambino e aperto alla grazia.
Soprattutto l'angelo custode allontana le tremende seduzioni dei demoni maligni che tentano di spingere il moribondo alla disperazione.
Un angelo tenta di rivolgere lo sguardo del morente verso la croce e l'immagine della Madonna e verso quelle persone che lo possono aiutare spiritualmente.
Poco prima di morire la persona diventa come un bambino stanco, che cerca solo di tornare a casa.
È questo il momento della lotta diretta tra l'angelo e il demonio per la conquista definitiva di quest'anima, dove l'angelo combatte in sua difesa come una madre combatte per la sua creatura.
Nell'istante in cui l'anima si separa dal corpo e si deve presentare al Giudizio di Dio anche allora l'angelo ha ancora la possibilità di aiutare il suo protetto presentando tutte le opere buone che quell'anima ha fatto in vita.
Che cosa succede all'angelo custode se il suo protetto va in Paradiso?
L'angelo custode accompagna quest'anima tra il giubilo di tutti gli angeli che hanno avuto qualche parte nella salvezza di questa persona fino al trono di Dio.
Il suo servizio di angelo custode è finito, egli non guida più alcun'altra persona. Egli ritornerà ancora alla fine dei tempi, al momento del giudizio universale per lodare in eterno Dio insieme al suo protetto.
Che cosa avviene invece all'angelo custode se il suo protetto va a finire all'inferno? Sempre la Bitterlich nelle sue rivelazioni private, scrive che tale angelo farà parte degli "angeli martiri" cioè farà parte di quella schiera di angeli che nonostante tutti i loro sforzi hanno avuto i loro protetti dannati per sempre.
Dice la Bitterlich che tali angeli portano una striscia rossa sul loro vestito e vengono incaricati di uno speciale servizio alla Madonna.
Che cosa invece accade all'angelo se il suo protetto va in Purgatorio?
L'angelo aspetta fino a che il suo protetto abbia riparato la pena e scontato la pena. Anche in questo caso, dice la Bitterlich, l'angelo viene messo a disposizione di Maria e trasmette e implora per il suo protetto tutti gli aiuti e i soccorsi della chiesa militante, specialmente dei vivi che
offrono le sante messe per le anime del Purgatorio e così riducono la loro purificazione, dopo la quale l'angelo lo accompagna in cielo.
(don Marcello Stanzione)
I santi concordano che i
nostri angeli custodi ci accompagnano anche durante la permanenza nel
Purgatorio, per consolarci, come afferma sant’Agostino (Sermo 46).
Santa Francesca Romana diceva:
«Quando un uomo muore, il suo angelo custode conduce la sua anima nel Purgatorio e si pone alla sua destra. L’angelo presenta a Dio le preghiere che si fanno per lui e intercede per l’abbreviazione delle sue sofferenze».
Santa Maria Maddalena dé Pazzi, collocata in spirito in un luogo del Purgatorio, vide vicino ad ognuna delle anime i loro angeli custodi che la consolavano.
Lo stesso vide Santa Margherita Maria de Alacoque e altri santi.
Spesso il nostro angelo ci ispira a pregare per i nostri familiari defunti o per le anime del Purgatorio in generale, perché è una grande opera di carità.
Santa Veronica Giuliani scrive nel suo diario: «Un mattino il mio angelo custode mi chiese di offrire le mie opere buone in unione con i meriti della Passione di Gesù e della Santissima Vergine per un’anima del Purgatorio… In seguito la vidi libera da tutte le sue pene, tutta bella e gloriosa».
Il servo di Dio Pedro de Basco (+ 1645), dice che una notte si dimenticò di pregare per le anime del Purgatorio; il suo angelo custode lo svegliò e gli disse: «Figlio mio, le anime del Purgatorio aspettano il tuo aiuto e la tua compassione». Per questo non deve meravigliare che nei momenti decisivi dell’agonia, il nostro angelo raddoppi i suoi sforzi per preparare chi gli è stato affidato o l’agonia di altre anime.
Santa Faustina Kowalska, nel suo Diario, parla molto di come il suo angelo le ispirasse di pregare per gli agonizzanti la Coroncina della Misericordia, che Gesù le aveva insegnato per salvarli. Dice: «In modo misterioso il Signore mi fa conoscere che un’anima agonizzante ha bisogno delle mia preghiere, ma spesso è il mio angelo custode che me lo dice» (II 215)
Santa Francesca Romana diceva:
«Quando un uomo muore, il suo angelo custode conduce la sua anima nel Purgatorio e si pone alla sua destra. L’angelo presenta a Dio le preghiere che si fanno per lui e intercede per l’abbreviazione delle sue sofferenze».
Santa Maria Maddalena dé Pazzi, collocata in spirito in un luogo del Purgatorio, vide vicino ad ognuna delle anime i loro angeli custodi che la consolavano.
Lo stesso vide Santa Margherita Maria de Alacoque e altri santi.
Spesso il nostro angelo ci ispira a pregare per i nostri familiari defunti o per le anime del Purgatorio in generale, perché è una grande opera di carità.
Santa Veronica Giuliani scrive nel suo diario: «Un mattino il mio angelo custode mi chiese di offrire le mie opere buone in unione con i meriti della Passione di Gesù e della Santissima Vergine per un’anima del Purgatorio… In seguito la vidi libera da tutte le sue pene, tutta bella e gloriosa».
Il servo di Dio Pedro de Basco (+ 1645), dice che una notte si dimenticò di pregare per le anime del Purgatorio; il suo angelo custode lo svegliò e gli disse: «Figlio mio, le anime del Purgatorio aspettano il tuo aiuto e la tua compassione». Per questo non deve meravigliare che nei momenti decisivi dell’agonia, il nostro angelo raddoppi i suoi sforzi per preparare chi gli è stato affidato o l’agonia di altre anime.
Santa Faustina Kowalska, nel suo Diario, parla molto di come il suo angelo le ispirasse di pregare per gli agonizzanti la Coroncina della Misericordia, che Gesù le aveva insegnato per salvarli. Dice: «In modo misterioso il Signore mi fa conoscere che un’anima agonizzante ha bisogno delle mia preghiere, ma spesso è il mio angelo custode che me lo dice» (II 215)
Preghiera a San Michele Arcangelo per le
anime del Purgatorio
Grande San Michele,
Grande San Michele,
che sei stato incaricato da Dio
d’introdurre in Cielo le anime degli eletti,
ti
prego per tutti coloro che io ho amato
e che non ci sono più.
Degnati di visitarle, di assisterle
Degnati di visitarle, di assisterle
e di soccorrerle in mezzo alle fiamme in cui
bruciano,
nell’oscura prigione in cui piangono.
Fa’ che Dio le ammetta al più presto al suo banchetto celeste,
Fa’ che Dio le ammetta al più presto al suo banchetto celeste,
in quel meraviglioso
luogo di luce e di pace.
E quando verrà per la mia anima
E quando verrà per la mia anima
l’ora di scendere in questo oscuro soggiorno,
ti
scongiuro, intercedi per lei
e vieni a soccorrerla!
Amen.
Amen.
"Svegliatevi figli. Siate consapevoli dell’esistenza
dell’Inferno e abbiate molta paura di varcare le porte della dannazione eterna.
Vi dico questo non per spaventarvi, ma per assicurarMi che abbiate compreso dove vi condurrà il peccato mortale a meno che voi non ritornate ora da Me."
Vi dico questo non per spaventarvi, ma per assicurarMi che abbiate compreso dove vi condurrà il peccato mortale a meno che voi non ritornate ora da Me."
Preghiera
all’angelo custode
"Angelo
Santo, amato da Dio,
ti prego, per amore a Gesù Cristo,
che quando sarò ingrato
e ostinatamente sordo ai tuoi consigli,
tu non voglia, per questo abbandonarmi;
al contrario, riportami subito sulla retta via, se ho deviato;
insegnami, se
sono ignorante;
rialzami, se sono caduto;
sostienimi, se sono in pericolo e
conducimi alla felicità eterna.
Amen."
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