domenica 24 dicembre 2023

La storia del pungitopo

 Era la notte di Natale e i pastori portavano i doni a Gesù. 

Un povero pastorello, che aiutava i pastori a custodire le greggi, ma non possedeva nemmeno un agnellino, era molto triste perché non poteva portare al Bambino un solo bioccolo di lana. 

Non voleva andare alla capanna a mani vuote e per la strada guardava attentamente di qua e di là, sperando di trovare almeno un fiore. 

Nulla… trovò solamente una pianta con tante foglioline verdi. “Non ho altro… porterò a Gesù qualche rametto verde” pensò. Ma le foglie della pianta avevano tante spine, che entravano nelle sue mani e le facevano sanguinare. Il pastorello sentiva un gran dolore, ma continuava a staccare rametti verdi. Ripreso il cammino, giunse alla capanna e s’inginocchiò davanti al Bambino, Gesù gli sorrise e il pastorello offrì i rametti che avevano ferito le sue mani. 

Meraviglia!!! 

Erano diventati bellissimi perché le goccioline di sangue si erano trasformate in tante palline rosse che risaltavano tra il verde delle foglie. Da quella volta a Natale, le piante di pungitopo hanno tante tante palline rosse, proprio del colore del sangue.



In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Giunse la notte di Natale e tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Gesù”. 

Solo Altea rimase a casa perché non aveva nulla da donargli, quando all’improvviso le apparve un Angelo. “Perché sei così triste?” chiese l’Angelo alla bambina. “Perché non ho nulla da portare a Gesù!” rispose Altea. 

Allora l’angelo le disse: “Tu hai una cosa molto importante da donare a Gesù: il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sarà il più bello di tutti.” 

Altea fece come le aveva detto l’Angelo, andò in chiesa e depose un mazzo di frasche davanti all’altare. Mentre la bambina pregava le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale.

Anonimo


Vi ricordate quando eravamo piccoli? Che felicità e che ansia... eravamo stati abbastanza buoni per ricevere i doni di Natale? Allora oggi  lasciamoci trasportare come quando eravamo piccoli, lasciamo che nel nostro cuore entri la gioia, la felicità di stare insieme ai nostri cari… 

Felice Natale a tutti.

- Stefania - 


 

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