Papa Francesco ha consacrato il suo Pontificato a Nostra Signora Aparecida
O Maria Santissima,
per merito di Nostro Signore Gesù Cristo,
nella Tua amata immagine di Aparecida,
spargi innumerevoli benefici
su tutto il Brasile.
Io, anche se indegno di far parte
dei Tuoi figli e figlie,
ma pieno di desiderio di partecipare
dei benefici della Tua misericordia,
prostrato ai Tuoi piedi,
ti consacro la mia mente,
perché pensi sempre
all’amore che meriti;
ti consacro la mia lingua
perché sempre Ti lodi
e diffonda la Tua devozione;
ti consacro il mio cuore
perché, dopo Dio,
Ti ami sopra ogni cosa.
Accoglimi, o Regina incomparabile,
Tu che Cristo Crocifisso ci ha donato per Madre,
nel beato numero dei tuoi figli e figlie;
accoglimi sotto la tua protezione,
soccorrimi in tutte le mie necessità
spirituali e temporali,
soprattutto nell’ora della mia morte.
Benedicimi, o Cooperatrice Celeste,
e con tutta la tua potente intercessione,
rinfrancami nelle mie debolezze
affinché, servendoTi fedelmente in questa vita,
io possa lodarTi, amarTi e renderTi grazie in cielo,
per l’eternità.
E così sia!
La storia della Nostra Signora di Aparecida comincia nel 1717, quando si seppe che il conte di Assumar, don Pedro di Almeida e del Portogallo, governatore della Provincia di San Paolo e Minas Gerais, si sarebbe fermato nel villaggio di Guaratinguetá, durante il suo viaggio verso Vila Rica, l'odierna Ouro Preto in Minas Gerais. Per questa occasione, alcuni pescatori furono incaricati di fornire il pesce per il banchetto da tenersi il giorno dopo, in occasione della visita del conte. Tre pescatori, Domingos Garcia, Filipe Pedroso e João Alves, andarono a pescare nel fiume Paraíba. Dopo alcuni tentativi infruttuosi, gettarono le reti in un'area chiamata Porto Itaguaçu. João Alves trovò nella sua rete una statua della Madonna, ma le mancava la testa. Gettò nuovamente le reti e questa volta vi era la testa della statua.
In seguito i tre pescatori provarono a gettare le reti e queste si riempirono di pesci. Per 15 anni la statua rimase nella casa di Felipe Pedroso, dove i vicini si riunivano per pregare il rosario. La devozione comincio a diffondersi: alcuni fedeli, che avevano pregato davanti alla statua, affermarono di aver ricevuto delle grazie. Il culto si diffuse in tutto il Brasile.
Nella tradizione brasiliana, la Vergine Aparecida (Apparsa), sotto il nome di Immacolata Concezione, divenne la patrona della città di San Paolo in seguito ad un episodio risalente al XVIII secolo, quando alcuni pescatori, gettando le reti nel fiume Paraiba, portarono in superfice una statua decapitata della Vergine Nera e in un secondo momento la testa.
La devozione alla Vergine Immacolata Concezione “Aparecida”, con il passare degli anni divenne sempre più grande, e furono ottenute molte grazie. Nel 1737 venne così costruita una cappella per accogliere i numerosi fedeli.
Nel luglio del 1980 fu Giovanni Paolo II il primo pontefice a visitare il Santuario di Aparecida; durante il Pellegrinaggio Apostolico il Papa devoto a Maria disse: “Sono noti i pellegrinaggi, ai quali nel corso dei secoli prendono parte persone di tutte le classi sociali e delle più diverse e lontane regioni del paese. […] Che cosa cercavano gli antichi pellegrini? Che cosa cercano i pellegrini di oggi? Proprio quello che cercavano nel giorno, più o meno remoto, del battesimo: la fede e i mezzi per alimentarla. Cercano i sacramenti della Chiesa, soprattutto la riconciliazione con Dio e l’alimento eucaristico. E ripartono fortificati e riconoscenti alla Signora, Madre di Dio e nostra”.
Nel corso di quella storica visita, durante la quale Giovanni Paolo II consacrò la Basilica alla Vergine Aparecida, il Pontefice pregò con queste parole:
Nel luglio del 1980 fu Giovanni Paolo II il primo pontefice a visitare il Santuario di Aparecida; durante il Pellegrinaggio Apostolico il Papa devoto a Maria disse: “Sono noti i pellegrinaggi, ai quali nel corso dei secoli prendono parte persone di tutte le classi sociali e delle più diverse e lontane regioni del paese. […] Che cosa cercavano gli antichi pellegrini? Che cosa cercano i pellegrini di oggi? Proprio quello che cercavano nel giorno, più o meno remoto, del battesimo: la fede e i mezzi per alimentarla. Cercano i sacramenti della Chiesa, soprattutto la riconciliazione con Dio e l’alimento eucaristico. E ripartono fortificati e riconoscenti alla Signora, Madre di Dio e nostra”.
Nel corso di quella storica visita, durante la quale Giovanni Paolo II consacrò la Basilica alla Vergine Aparecida, il Pontefice pregò con queste parole:
Nostra Signora Aparecida!
In questo momento così solenne,
così eccezionale, voglio aprire davanti a voi,
o Madre, il cuore di questo popolo,
in mezzo al quale avete voluto
dimorare in un modo tanto speciale […].
Desidero aprire davanti a voi il cuore della Chiesa
e il cuore del mondo al quale questa Chiesa fu mandata dal vostro Figlio.
Desidero aprirvi anche il mio cuore […].
Maria!
Io vi saluto e vi dico “Ave”!
In questo santuario, dove la Chiesa del Brasile
vi ama, vi venera e vi invoca come Aparecida.
Come a lei rivelata e data in modo particolare!
Come sua Madre e Patrona! […]
Come modello di tutte le anime
che possiedono la vera sapienza e,
nello stesso tempo, la semplicità
del bimbo e quell’intima fiducia
che supera ogni debolezza e ogni sofferenza! [...]
Non cessate, o Vergine Aparecida,
con la vostra stessa presenza,
di manifestare in questa terra
che l’amore e più forte della morte,
più potente del peccato!
Non cessate di mostrare a noi Dio,
che ha amato il mondo tanto
da dargli il Figlio suo Unigenito,
perché nessuno di noi si perda,
ma abbia la vita eterna!
Amen!.
Desidero aprirvi anche il mio cuore […].
Maria!
Io vi saluto e vi dico “Ave”!
In questo santuario, dove la Chiesa del Brasile
vi ama, vi venera e vi invoca come Aparecida.
Come a lei rivelata e data in modo particolare!
Come sua Madre e Patrona! […]
Come modello di tutte le anime
che possiedono la vera sapienza e,
nello stesso tempo, la semplicità
del bimbo e quell’intima fiducia
che supera ogni debolezza e ogni sofferenza! [...]
Non cessate, o Vergine Aparecida,
con la vostra stessa presenza,
di manifestare in questa terra
che l’amore e più forte della morte,
più potente del peccato!
Non cessate di mostrare a noi Dio,
che ha amato il mondo tanto
da dargli il Figlio suo Unigenito,
perché nessuno di noi si perda,
ma abbia la vita eterna!
Amen!.
(papa Giovanni Paolo II)
Nel 2007 fu Papa Benedetto XVI a venerare il simulacro della Vergine Maria Brasiliana.
“Considero un dono speciale della Provvidenza – affermò il Pontefice – che questa Santa Messa venga celebrata in questo tempo e in questo luogo. Il tempo è quello liturgico di Pasqua, giunto alla sesta Domenica: è ormai vicina la Pentecoste, e la Chiesa è invitata ad intensificare l’invocazione allo Spirito Santo.
Il luogo è il Santuario nazionale di Nostra Signora Aparecida, cuore mariano del Brasile: Maria ci accoglie in questo Cenacolo e, quale Madre e Maestra, ci aiuta ad elevare a Dio una preghiera unanime e fiduciosa”.
“Com’è bello – sottolineò inoltre Papa Ratzinger – stare qui riuniti nel nome di Cristo, nella fede, nella fraternità, nella gioia, nella pace e «nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù» (At 1,14). Come è bello, […] essere qui nel Santuario Nazionale di Nostra Signora della Concezione Aparecida, che è Dimora di Dio, Casa di Maria e Casa dei Fratelli, […].
Come è bello essere qui in questa Basilica Mariana verso la quale, in questo tempo, convergono gli sguardi e le speranze del mondo cristiano, in modo speciale dell’America Latina e dei Caraibi!”.
Buona giornata a tutti :-)
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