La morte non voleva credere alle
proprie orecchie quando le fu comunicato che il suo dominio universale stava
per finire.
Pur riconoscendosi la più inamabile di tutte le creature, un po' di
riguardo l'avrebbe gradito da parte dell'Arcangelo messaggero. Non era mica
l'ultima delle ancelle di Dio, anzi. Il suo ruolo nei piani del Creatore era
fondamentale.
«E continuerà ad esserlo», le aveva garantito il messo celeste, «per tutte le
creature viventi, tranne che per l'uomo».
«Perché?», gli aveva domandato la Morte, «diventerà immortale?».
«Non fare troppe domande... tu non capiresti».
Era stato a questo punto che la Morte si era gravemente offesa. Che oltre a fare un lavoraccio infame, la si giudicasse imbecille, non lo poteva tollerare!
Di essere perdente non le importava affatto, tanto il suo lavoro le era ingrato, ma come sarebbe avvenuta la metamorfosi?
Le bastò uno sguardo circolare sulla superficie terrestre per individuare il punto. Forse nessuno, davanti alla grotta di Betlemme, provò maggior sbalordimento della Morte. Eppure, ora che lo aveva davanti, il progetto le appariva chiaro e di un'incredibile semplicità: quel batuffolo di carne, per il solo fatto di essere vita, era già sua preda. La Morte desiderò a quel punto che il Creatore avesse scelto un'altra strada, per non essere chiamata in causa.
Ma fu allora che, dal sonno profondo in cui era immerso, il Bimbo le sorrise.
E la Morte si sentì vinta e capì come sarebbe stata vinta: da un amore talmente intenso che proprio attraverso di lei sarebbe passato, per dimostrare all'universo la propria potenza e la propria vastità.
«Perché?», gli aveva domandato la Morte, «diventerà immortale?».
«Non fare troppe domande... tu non capiresti».
Era stato a questo punto che la Morte si era gravemente offesa. Che oltre a fare un lavoraccio infame, la si giudicasse imbecille, non lo poteva tollerare!
Di essere perdente non le importava affatto, tanto il suo lavoro le era ingrato, ma come sarebbe avvenuta la metamorfosi?
Le bastò uno sguardo circolare sulla superficie terrestre per individuare il punto. Forse nessuno, davanti alla grotta di Betlemme, provò maggior sbalordimento della Morte. Eppure, ora che lo aveva davanti, il progetto le appariva chiaro e di un'incredibile semplicità: quel batuffolo di carne, per il solo fatto di essere vita, era già sua preda. La Morte desiderò a quel punto che il Creatore avesse scelto un'altra strada, per non essere chiamata in causa.
Ma fu allora che, dal sonno profondo in cui era immerso, il Bimbo le sorrise.
E la Morte si sentì vinta e capì come sarebbe stata vinta: da un amore talmente intenso che proprio attraverso di lei sarebbe passato, per dimostrare all'universo la propria potenza e la propria vastità.
- Piero Gribaudi -
Da: Fiabe della Notte Santa, Effatà Casa editrice
Noi
ti attendiamo …
Scrutando
nell'oscura notte del nostro tempo,
in cui più insidioso si nasconde il nemico,
noi ti attendiamo, o Cristo,
luce del nuovo giorno!
Vieni, sorgi quale sole di speranza
sugli uomini divorati dall'angoscia!
Dinanzi a te prostrati, ti adoriamo
e dando voce a ogni creatura
a te gridiamo, Signore della vita:
apri i nostri occhi alla tua luce,
i nostri orecchi alla tua voce,
i nostri cuori alla tua pace.
Amen.
(Avvento 2003 – inedito)
in cui più insidioso si nasconde il nemico,
noi ti attendiamo, o Cristo,
luce del nuovo giorno!
Vieni, sorgi quale sole di speranza
sugli uomini divorati dall'angoscia!
Dinanzi a te prostrati, ti adoriamo
e dando voce a ogni creatura
a te gridiamo, Signore della vita:
apri i nostri occhi alla tua luce,
i nostri orecchi alla tua voce,
i nostri cuori alla tua pace.
Amen.
(Avvento 2003 – inedito)
- Madre
Anna Maria Cànopi -
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