domenica 18 settembre 2022

Brani estratti del libro: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün (2)

Il sacrificio di Gesù ci dona la vita eterna, la vera vita. «Io do loro vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano» (Gv 10,28). Gesù non ha soltanto chiamato i discepoli per nome in un lontano passato, anche oggi pronuncia il tuo nome.
Gesù ti conosce personalmente.
Conosce i tuoi sentimenti, i pericoli che ti minacciano, le tue doti.
Desidera una relazione personale con te. Se entri in relazione con Lui, ti donerà la vita eterna, una vita degna di questo nome. Vita eterna significa vita autentica, un'esistenza in cui cielo e terra, Dio e essere umano sono uniti tra di loro. Quando Gesù ti chiama per nome, nessuno ti può rapire dalla sua mano, nessuno ti può sciogliere dal tuo legame con Lui. La sua mano ti protegge, ti dona un riparo e ti sostiene. Dopo la risurrezione Gesù chiamò Maria Maddalena per nome. Ciò penetrò fin nel profondo del suo cuore. Maria cadde in ginocchio e disse:«Rabbuni= Maestro mio». 
Nel momento in cui udì il suo nome dalle labbra di Colui a cui doveva la vita, avvenne in lei la risurrezione.
Il suo lutto venne trasfigurato, le lacrime smisero di scorrere. Si sentì di nuovo amata, risollevata alla sua dignità inviolabile. Nel proprio nome percepì l'amore di quel Gesù che aveva scacciato da lei sette demoni. Maria Maddalena era infatti così lacerata al suo interno da poter ritrovare se stessa solo con l'accettazione totale di Gesù. Poiché Gesù le si era rivolto con tanto amore riuscì ad accettare se stessa. Nel momento in cui Gesù nomina il suo nome dopo la risurrezione, Maria sperimenta la dolcezza risanatrice dell'amore di Gesù. Era un nuovo nome quello datole da Cristo, un nome che la rigenerava.
Le cose vecchie si staccarono da lei. La malattia era guarita. Era solamente Maria, l'amata da Dio, l'amica di Gesù, a cui era destinato il suo amore. L'amore di Gesù l'ha rigenerata nel pronunciare il suo nome.

Brani estratti del libro: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün



Quando pensi al tuo nome, immagina che Gesù in questo momento ti stia chiamando. Gesù rigenera anche te quando pronuncia il tuo nome. Si rivolge a te, rivolge a te il suo sguardo. La sua voce e il suo sguardo ti trasformano nell'immagine unica che Dio ha di te, nell'immagine bella e nuova che rispecchia la gloria di Dio in modo puro.
Quando Egli pronuncia il tuo nome vuole dirti: «E’ bene che tu esista. E’ bene che tu sia qui. Puoi essere come sei. Sei unico. Io ti sostengo. Ti amo. Ora accettati a tua volta. Chiama te stesso con il tuo nome e ricolmalo di tutta la dolcezza di cui sei capace». Il tuo nome ha un significato. Ti sei già occupato del significato del tuo nome? Qual è la sua radice? Sarebbe bene che approfondissi lo studio dell'etimologia del tuo nome.
L'etimologia è l'analisi del significato originario autentico di una parola. Riconoscendo il significato letterale del tuo nome scoprirai allo stesso tempo un progetto per la tua esistenza.
Il tuo nome ti offre una forma in cui puoi crescere. Il tuo nome crea uno spazio al cui interno puoi penetrare, nel quale scoprire la tua complessità e la tua bellezza.
Il mio nome, Anselmo, significa «colui che è protetto dagli dei». E’ un nome che mi conforta.
Non sono solo al mondo. Dio tiene la sua mano protettiva su di me. Nel corso della mia vita l'ho sperimentato spesso.
Giovanni significa «Dio è misericordioso». Chi porta questo nome vive sotto il segno della promessa che Dio lo circonda sempre e in ogni luogo della sua presenza d'amore risanatrice, che la grazia divina assorbe, trasformandoli, tutti i suoi fallimenti e le sue colpe.
Prendendo in considerazione il tuo nome potrai comprendere esperienze che hai già vissuto.
Ti apri a ciò che è già presente in te e nella tua persona, che però spesso, nella routine quotidiana, non vedi. Il nome ti mostra il tuo potenziale nascosto, ti mostra sotto il segno di quale promessa stia la tua vita.
Consulta un dizionario specifico per conoscere l'etimologia del tuo nome. Cosa ti fa venire in mente? Che cosa ti colpisce?
Dai fiducia al significato nascosto del nome. Fallo tuo attraverso la meditazione e poi osserva te stesso. Che cosa scopri di nuovo che finora non avevi notato? Come ti senti a confidare nel fatto che il tuo nome non è soltanto un suono vuoto, ma esprime la tua essenza, e che in esso si cela una promessa? Anche se ti sembra di essere lontano da quanto esprime il tuo nome, puoi crescere nella sua realtà, scoprendo così per la prima volta quanto è nascosto in te.
Il tuo nome ti rimanda al tuo santo patrono.
Il giorno del tuo onomastico la Chiesa celebra la festa del santo di cui porti il nome. Se ti occupi del tuo santo protettore, scoprirai in te alcune cose che non noti badando solo alla tua storia familiare.
Hai delle capacità che non derivano esclusivamente dai genitori.
Il santo patrono vuole indicarti le possibilità celate dentro di te. Se osservi la sua figura, puoi crescere attraverso di essa e scoprire l'immagine unica che Dio si è formato di te. Nella figura del santo protettore puoi riconoscere l'immagine autentica e non deformata di te che nasce dalla mano creatrice di Dio.
Per me l'onomastico è sempre un giorno prezioso, non solo perché i miei confratelli e amici mi fanno gli auguri. Il giorno del mio onomastico riacquisto la consapevolezza di chi sono veramente e di quale sia la traccia indelebile che vorrei lasciare in questo mondo. Il giorno del mio onomastico mi sento in comunione con sant'Anselmo. Questo mi fa bene. Mi fa sentire a casa, al sicuro, con un compagno di strada che percorre con me ogni via e che mi svela la ricchezza della mia esistenza. 

Brani estratti del libro: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün


Buona giornata a tutti :-)

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