sabato 27 agosto 2022

“Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün (1)

I tuoi genitori ti hanno dato un nome. Dal giorno della tua nascita ti hanno chiamato con quel nome. Il nome è parte essenziale di te. Attraverso di esso trovi la tua identità. Quando venivi chiamato con il tuo nome, sapevi che si riferiva solo a te. Conti nella tua qualità di persona unica. Hai un nome. Attraverso questo nome ti differenzi dagli altri. Non sei un numero interscambiabile. Il nome diventa parte integrante della tua identità. Nel tuo nome è riassunta tutta la storia della tua vita.
I tuoi genitori ti hanno chiamato con quel nome, ma nel corso della tua esistenza gli hai dato un significato con il tuo modo di sentire e di pensare, con la tua azione.
Anche in bocca ai tuoi amici il tuo nome assume un sapore particolare. Altre persone possono chiamarsi come te, ma il tuo ha un suono totalmente diverso, unico, speciale.
Quando si chiama il tuo nome, esso si riferisce a te, a te e alla tua inconfondibile persona. Il modo in cui percepiamo il nostro nome è legato alle persone che ci chiamano così.
Quando le persone care ci chiamano con questo nome, tutto il loro affetto e il loro amore si condensa in esso.
Sento il mio nome e già si risveglia il ricordo di come mio padre, mia madre, i miei fratelli, i miei zii lo hanno pronunciato. Il loro amore è condensato in questo nome.
Mi raggiunge ogni volta che si fa il mio nome. Forse la tua ragazza o il tuo ragazzo, tua moglie o tuo marito hanno donato al tuo nome un nuovo suono. Forse in esso hai udito qualcosa che prima non avevi mai collegato al tuo nome.
Quando i tuoi compagni di scuola ti hanno preso in giro per il tuo nome, lo hanno abbreviato o storpiato, lo hai forse trovato brutto. Ma è bene che ti ricordi di tutte le persone che hanno riversato il loro amore nel tuo nome. Il modo in cui percepisci il tuo nome dipende anche da chi altro lo porta. Se tuo padre o tua madre si chiamano come te o se ti è stato dato il nome di tuo nonno o di tua nonna o di un tuo zio, tutto ciò ti riempie di orgoglio. Continui la tradizione familiare. Ti senti in dovere di rappresentare su questa terra un po' dello spirito dei tuoi genitori o dei tuoi nonni, di tramandarlo.
Nel tuo nome sopravvive una parte di quanto hanno vissuto i tuoi antenati. Tutti coloro che pronunciano il tuo nome indicano te così come sei.
Connotano il nome attraverso il significato del rapporto che hanno con te, attraverso i loro sentimenti, attraverso il loro amore e il loro affetto, talvolta purtroppo attraverso i loro pregiudizi e il loro risentimento.
Lascia i pregiudizi a quelli che li hanno. Isola nel tuo nome solo l'amore e la dolcezza che gli attribuiscono Dio e gli uomini.

Brani estratti del libro: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün


Pronuncia il tuo nome lentamente e ad alta voce.
Assaporalo e gustalo. Com'è? Quali sensazioni lascia?
Che immagini fa scaturire dentro di te?
Non solo gli uomini ti hanno chiamato per nome, bensì anche Dio. Nel libro del profeta Isaia Dio dice a Israele: «Non temere perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni» (Is. 43,1). Ciò vale anche per te. Quando Dio ti chiama per nome esprime con questo il fatto che per Lui sei  importante.
Davanti a Dio sei unico. Dio stesso ti ha creato.
Tu gli appartieni. Nessun essere umano ha potere su di te.
Dio riversa il suo amore divino nel tuo nome.
Dio si rivolge a te, Dio ti conosce per nome, conosce il tuo cuore, sa che cosa provi.
Si rivolge a te personalmente. Ha una relazione individuale con te.
Non sei solo uno tra i tanti. Sei unico.
Per Dio hai un'importanza tale che si rivolge personalmente a te per prometterti qualcosa di bello, qualcosa destinato a essere un sostegno per la tua vita, qualcosa che costituisce le fondamenta su cui edificare la tua esistenza.
Il nome con cui Dio ti chiama ti dimostra la tua inconfondibile dignità di essere umano. Quando la Chiesa celebra la festa di San Giovanni Battista canta nell'antifona la sua nascita con le parole tratte dal libro del profeta Isaia: «Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome» (Is 49,1).
Dal momento della tua nascita in poi il Signore ti ha chiamato per nome. E ti ha chiamato a fare qualcosa. Hai una missione in questo mondo. La tua vocazione è quella di contribuire a far sì che questo mondo appaia più umano e più degno di essere vissuto.
Attraverso di te, qualcosa che può farsi visibile solo grazie a te vuole risplendere in questo mondo. Dio ti dice: «Mio servo tu sei, sul quale manifesterò la mia gloria» (Is 49,3).
Dio ha un progetto speciale per te. In te deve rifulgere la sua gloria. In te deve apparire un po' della bellezza divina. Sei un prisma attraverso il quale Dio appare in questo mondo in modo unico e irripetibile. Gesù come buon pastore «chiama le sue pecore una per una» (Gv 10,3). Ogni singola persona è per lui così importante che dona la sua vita per lei. Poiché intercede per ognuno di noi, ciascuno si sente protetto. 

Brani estratti del libro: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün


Buona giornata a tutti :-)





Nessun commento:

Posta un commento