mercoledì 22 aprile 2020

Giobbe è esempio di pazienza e rassegnazione alla volontà divina – a cura di Marcello D’Orta

Per il povero Giobbe la sua vita fu tutto un diciassette. Egli era ricco, aveva mogli e asini, figli e cammelli, buoi e pecore. Non gli mancava niente. 
Era anche buono, generoso e ubbidiente: se gli moriva una moglie o un asino, diceva “non fa niente”.
Dio allora lo mise alla prova. Gli fece morire prima tutti i fratelli, tutti i cognati e tutti i nipoti, poi tutte le mogli e tutti i figli.

Egli rimase solo con le sue bestie, aveva settemila pecore, quattromila buoi e trentamila cammelli: mancavano solo figli e mogli.
Il giorno dopo Dio fece morire in un sol colpo tutti gli animali e Giobbe rimase solo come un cane. Ma Dio, non contento, gli scaricò addosso tutte le malattie di questo mondo: peste, colera, lebbra, rogna, emorroidi. Forse pisciava pure nel pappagallo.

Con tutto questo non si lamentava mai nemmeno per scherzo. Dio allora, vedendo che aveva superato la prova, gli fece resuscitare tutti i figli, i fratelli, le mogli, gli zii e perfino i cammelli.
E a lui tolse tutte le malattie e lo fece campare per altri cento anni.

- Marcello d'Orta -
Fonte: “Dio ci ha creato gratis. Il Vangelo secondo i bambini di Arzano” a cura di Marcello d’Orta, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1992



Giobbe, dipinto su una parete della cascina Galbusera Nera
nel Parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone

L'Antico Testamento Perché Dio ci ha creati? (Pensieri sparsi) 

È accertato che fu Dio a crearci. 
Dio ci ha creati per spedirci con calma in Paradiso. 
Dio ci ha creati perché ci voleva più bene di prima. 
O Dio o un altro, qualcuno ci doveva creare... Dio ci ha creato gratis. 
Dio ha creato pure i negri, solo che loro non lo sanno. 
Se Dio ci ha creati sono cazzi suoi. 
Dio ha fatto bene a crearci, solo che ha esagerato un po'. 
Al Pronto Soccorso uno non ci credeva che Dio ci ha creati. 
Dio prima creò l'uomo e poi lo addomesticò Dio ci creò antichissimi. 

- Marcello d'Orta -
Fonte: “Dio ci ha creato gratis. Il Vangelo secondo i bambini di Arzano” a cura di Marcello d’Orta, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1992


Racconta la creazione del mondo -1 

Dio creò il creato in sette giorni, come la settimana. 
Per prima cosa fece i pesci, poi creò il cielo, la terra, gli animali volanti, il mare, le razze bestiali, le stelle e l'uomo a sua immagine e somiglianza. Il primo uomo preistorico lo chiamò Adamo, e gli domandava se era felice che lo aveva messo nel Paradiso Terrestre, e se gli mancava niente. 
Adamo disse no no, sto benissimo, felice come sono. 
Ma Dio gli creò la donna. 
La donna si chiamava Eva, perché aveva i capelli lunghissimi. Dio gridò: «Potete assaggiare tutti i frutti degli alberi, pere, uva, ciliegie, melloni, ma solo la mela no, che se mangiate la mela avrete il peccato originale». 
Un giorno Eva fu tentata dal serpente che gli diceva: diventerai più grande di Gesù se mangi quella mela. 
Così Eva la mangia e quando torna Adamo ne offre un pezzetto pure a lui. Come Dio vide questo si infuriò e gridò: «Tu Eva partorirai con dolore i tuoi figli Caino e Abele, e d'ora in poi tutti conoscerete il sudore». 
E infatti Eva partorì sudando.

- Marcello d'Orta -
Fonte: “Dio ci ha creato gratis. Il Vangelo secondo i bambini di Arzano” a cura di Marcello d’Orta, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1992


Buona giornata a tutti. :-)







Nessun commento:

Posta un commento